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belloccia 1
bembo 2
ben 39
bene 68
benedetto 1
benedicendo 1
benefica 1
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68 bene
68 sulla
68 uomo
67 nei
Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

bene

   Capitolo
1 1 | orecchie. A me voleva un gran bene, perché diceva ch’io non 2 1 | Nonna e mamma mi volevano bene; ma i compagni che mi vedevano 3 1 | Lombardi, a cui volevo un gran bene, ed era un nostro vicino 4 2 | di Ciccillo? Come conosce bene la storia!” E D. Nicola 5 3 | Fatto sta ch’io volevo un bene a questa zia poco meno che 6 3 | ordinario in cucina, una stanza bene arieggiata e provvedeva 7 5 | Non fu possibile uscirne a bene con quel metodo meccanico 8 5 | con cravatta nera, tutto bene spolverato. Parlava spedito, 9 5 | sulla lavagna; io ripeteva bene, perché aveva memoria, ma 10 5 | solida. Facevo le figure bene; ma quando cominciavo con 11 5 | luogo comune, girato assai bene in quattordici versi, con 12 5 | numerosa gioventú, vecchi papà bene azzimati. L’uscio di faccia 13 5 | abatino in guanti faceva assai bene gli onori di casa, di su 14 8 | presenza, bella voce; leggeva bene, interrotto dalle esclamazioni 15 8 | sulle finali, a spiccar bene la voce, ad accentuare e 16 9 | cose di casa non andavano bene. Zio Carlo invecchiava; 17 9 | non mi volesse piú quel bene. Una sera, mentre io gli 18 10| miopia m’impediva di veder bene il cadavere tra quella folla, 19 10| Schmücher, e che la cosa era bene avviata, e che fra poco 20 10| erano il mio secreto, il mio bene. Peggio è che non potevo 21 10| facessero le beffe. Mi guardai bene di dirne motto in casa. 22 10| signori e ci trattassero bene. Tutto andò per lo meglio. 23 11| anno, e dopo di avermi ben bene sfruttato, a me che gli 24 11| Quest’amicizia mi fece molto bene in quello stato solitario 25 11| romano, conosceva assai bene il latino e scriveva l’italiano 26 11| marchese, che mi voleva bene. Notai, tra parecchi errori 27 11| compagnia dei giovani fa sempre bene agli spiriti solitari. Parecchi 28 12| come volessi mettermela bene in mente. Ah! povera mamma, 29 12| povera mamma, come le volevo bene! E ora m’intenerisco che 30 14| zio Peppe, che mi voleva bene e credeva a quelle fole. 31 14| veniva, e gli veniva sempre bene, perché parlava con abbondanza 32 14| mi faceva animo coi suoi “bene!”, e anche i giovani mi 33 14| io me ne promettevo molto bene. Il marchese si trovava 34 14| l’aria della fretta. “Va bene”, disse a me, sorridendo, 35 14| piantato e teso. “Va bene, – replicò egli, calcando 36 15| stare in guardia, essere bene apparecchiato, non andare 37 15| ne sa nulla!” Io leggevo bene; la mia voce andava al cuore; 38 15| pronunziavo il francese poco bene, ma l’intendeva benissimo, 39 16| Io mi ci preparavo per bene, e tutto il non facevo 40 17| favorito, la mia corsa andava bene. Ma mi cascava l’asino, 41 18| grammaticali o di lingua, e che era bene che tutti sentissero. Questa 42 19| Isernia, e mi sfogai ben bene con donna Rosa e donna Maddalena, 43 19| non t’ho visto mai cosí bene, – disse lui, toccandomi 44 20| francese, e, sfogatasi ben bene nei caffè a chiacchiere 45 20| numero 24. La casa era bene aerata e piena di luce; 46 20| primo moto. Portava assai bene la sua sessantina: alto 47 21| all’uso vivo, e mi erano bene accette anche parole nuove 48 21| marchese, che mi vedeva bene e conosceva la mia modestia 49 22| ripulite, e vedo la via bene spazzata. “Manco male, – 50 22| e con un filo la legai bene, e la lanciai di gran forza, 51 22| un par d’ore sarò qui”. “Bene, t’aspetto. È la prima volta 52 22| non l’aveva mai vista cosí bene. Aveva un bel cappellino 53 22| discorso cosí chiaro e cosí bene ordito, ch’io potei riprodurne 54 22| che la era una giovane per bene, e purissima e virtuosissima, 55 23| meglio che trecento persone, bene aerata, piena di luce. 56 23| onore, e tutti gli volevano bene. Una sera che la lezione 57 24| Nondimeno gli volevano bene, conversavano volentieri 58 24| raccogliermi e a studiar bene. Non era in verità cosa 59 24| da un gran desiderio del bene, tentai un corso speciale 60 25| mie spese, che a parlar bene d’una materia è mestieri 61 25| forse non m’ero spiegato bene. Feci dunque un’ultima lezione, 62 25| espressione. Dissi ch’era bene studiare le forme con la 63 26| mese non mi trovavo mai bene a quattrini. Guadagnavo 64 26| cuore, e si faceva voler bene da tutti. Cosí, finiti quei 65 27| e tutto finí. Io volevo bene alla Caterina, ma non era 66 27| Manzoni. E fin qui andava bene. Ma, visto che la gioventú 67 27| di sentimenti. E questo è bene, come esercizio di scrivere 68 27| Savarese ch’era scritta assai bene, ma che c’era non so che


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