Capitolo
1 1 | orecchie. A me voleva un gran bene, perché diceva ch’io non
2 1 | Nonna e mamma mi volevano bene; ma i compagni che mi vedevano
3 1 | Lombardi, a cui volevo un gran bene, ed era un nostro vicino
4 2 | di Ciccillo? Come conosce bene la storia!” E D. Nicola
5 3 | Fatto sta ch’io volevo un bene a questa zia poco meno che
6 3 | ordinario in cucina, una stanza bene arieggiata e provvedeva
7 5 | Non fu possibile uscirne a bene con quel metodo meccanico
8 5 | con cravatta nera, tutto bene spolverato. Parlava spedito,
9 5 | sulla lavagna; io ripeteva bene, perché aveva memoria, ma
10 5 | solida. Facevo le figure bene; ma quando cominciavo con
11 5 | luogo comune, girato assai bene in quattordici versi, con
12 5 | numerosa gioventú, vecchi papà bene azzimati. L’uscio di faccia
13 5 | abatino in guanti faceva assai bene gli onori di casa, di su
14 8 | presenza, bella voce; leggeva bene, interrotto dalle esclamazioni
15 8 | sulle finali, a spiccar bene la voce, ad accentuare e
16 9 | cose di casa non andavano bene. Zio Carlo invecchiava;
17 9 | non mi volesse piú quel bene. Una sera, mentre io gli
18 10| miopia m’impediva di veder bene il cadavere tra quella folla,
19 10| Schmücher, e che la cosa era bene avviata, e che fra poco
20 10| erano il mio secreto, il mio bene. Peggio è che non potevo
21 10| facessero le beffe. Mi guardai bene di dirne motto in casa.
22 10| signori e ci trattassero bene. Tutto andò per lo meglio.
23 11| anno, e dopo di avermi ben bene sfruttato, a me che gli
24 11| Quest’amicizia mi fece molto bene in quello stato solitario
25 11| romano, conosceva assai bene il latino e scriveva l’italiano
26 11| marchese, che mi voleva bene. Notai, tra parecchi errori
27 11| compagnia dei giovani fa sempre bene agli spiriti solitari. Parecchi
28 12| come volessi mettermela bene in mente. Ah! povera mamma,
29 12| povera mamma, come le volevo bene! E ora m’intenerisco che
30 14| zio Peppe, che mi voleva bene e credeva a quelle fole.
31 14| veniva, e gli veniva sempre bene, perché parlava con abbondanza
32 14| mi faceva animo coi suoi “bene!”, e anche i giovani mi
33 14| io me ne promettevo molto bene. Il marchese si trovava
34 14| l’aria della fretta. “Va bene”, disse a me, sorridendo,
35 14| lí piantato e teso. “Va bene, – replicò egli, calcando
36 15| stare in guardia, essere bene apparecchiato, non andare
37 15| ne sa nulla!” Io leggevo bene; la mia voce andava al cuore;
38 15| pronunziavo il francese poco bene, ma l’intendeva benissimo,
39 16| Io mi ci preparavo per bene, e tutto il dí non facevo
40 17| favorito, la mia corsa andava bene. Ma mi cascava l’asino,
41 18| grammaticali o di lingua, e che era bene che tutti sentissero. Questa
42 19| Isernia, e mi sfogai ben bene con donna Rosa e donna Maddalena,
43 19| non t’ho visto mai cosí bene, – disse lui, toccandomi
44 20| francese, e, sfogatasi ben bene nei caffè a chiacchiere
45 20| numero 24. La casa era bene aerata e piena di luce;
46 20| primo moto. Portava assai bene la sua sessantina: alto
47 21| all’uso vivo, e mi erano bene accette anche parole nuove
48 21| marchese, che mi vedeva bene e conosceva la mia modestia
49 22| ripulite, e vedo la via bene spazzata. “Manco male, –
50 22| e con un filo la legai bene, e la lanciai di gran forza,
51 22| un par d’ore sarò qui”. “Bene, t’aspetto. È la prima volta
52 22| non l’aveva mai vista cosí bene. Aveva un bel cappellino
53 22| discorso cosí chiaro e cosí bene ordito, ch’io potei riprodurne
54 22| che la era una giovane per bene, e purissima e virtuosissima,
55 23| meglio che trecento persone, bene aerata, piena di luce. Lí
56 23| onore, e tutti gli volevano bene. Una sera che la lezione
57 24| Nondimeno gli volevano bene, conversavano volentieri
58 24| raccogliermi e a studiar bene. Non era in verità cosa
59 24| da un gran desiderio del bene, tentai un corso speciale
60 25| mie spese, che a parlar bene d’una materia è mestieri
61 25| forse non m’ero spiegato bene. Feci dunque un’ultima lezione,
62 25| espressione. Dissi ch’era bene studiare le forme con la
63 26| mese non mi trovavo mai bene a quattrini. Guadagnavo
64 26| cuore, e si faceva voler bene da tutti. Cosí, finiti quei
65 27| e tutto finí. Io volevo bene alla Caterina, ma non era
66 27| Manzoni. E fin qui andava bene. Ma, visto che la gioventú
67 27| di sentimenti. E questo è bene, come esercizio di scrivere
68 27| Savarese ch’era scritta assai bene, ma che c’era non so che
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