Capitolo
1 2 | storia romana. Zio aveva fatto molte lodi del mio sapere,
2 3 | orecchio, e passava subito. Fatto sta ch’io volevo un bene
3 3 | poco, e zio disse: “Chi è?” Fatto ardito dalla paura, inventai
4 5 | professore aveva a sue spese fatto un magnifico gabinetto,
5 6 | braccia, dicendo: “Come sei fatto brutto!” Era un piccolo
6 7 | nuova corrente. Il re stesso fatto accorto del pericolo, toglieva
7 8 | e posi là il teatro del fatto. Dissi poi: “Che nome darò
8 9 | pure non ben sicuro di aver fatto la mia pace con Dio, e mi
9 9 | Lucignani, – diceva lui, – ha fatto solo qualche cosa che valga;
10 9 | rimasto percosso, s’era fatto piú curvo, e rompeva spesso
11 10| le piastre, e che avrebbe fatto, avrebbe detto. Ma quelle
12 10| è questo? ma che abbiamo fatto?” E l’uomo dal lanternino
13 10| al marchese, narrando il fatto e dichiarando tutti innocenti.
14 10| breve, verso sera che s’era fatto scuro, venne l’ordine per
15 10| una pasqua, e raccontai il fatto ai cugini e a zio Pietro,
16 11| studente di legge, aveva fatto buoni studi di diritto romano,
17 11| Giambattista Vico; gli aveva fatto molta impressione quell’
18 11| ci vedemmo e conoscemmo; fatto è che nacque tra noi quella
19 12| sentirne a parlare, s’era fatto taciturno e solitario. Giunsi
20 13| contro il babbo, che aveva fatto un debito garantito da zio
21 13| che il povero zio aveva fatto la quarantena. Quando fu
22 13| Quando zio Carlo seppe il fatto, mi scrisse: “Evviva la
23 14| quella gente, papa s’era fatto un cervello morrese, voglio
24 14| la mia vita.~Raccontai il fatto al marchese Puoti, che ne
25 14| aveva piena la bocca. Fui fatto entrare in una camera addobbata
26 14| quel bravo marchese s’era fatto di fuoco per me.~Un giorno
27 15| condizione nuova e ignota. Il fatto è che, quando venne il tempo,
28 16| a poco quello che s’era fatto nel suo studio, salvo che,
29 16| della mia età. Quando s’era fatto numero, salivo su di una
30 17| aria di filosofo. Cosí ero fatto io, quando il marchese mi
31 17| dimostrare la conformità del fatto grammaticale con la logica,
32 18| rovistato in tutti i sensi il fatto grammaticale, mi divertivo
33 18| quando vi ci mettete!...” Il fatto è che in quella scuola non
34 18| quei componimenti. Avevo fatto l’occhio ai diversi caratteri,
35 19| quando mi si parlava del fatto, mi era trafittura. Al terzo
36 19| appresso di mal sottile. Il fatto mi contristò assai. Non
37 19| stai? Io sto benissimo”.~Il fatto è ch’io era malato per davvero,
38 19| mare. In altri tempi avrei fatto il poeta, e cavate fantasie
39 21| informato. Dicono che tu hai fatto le lodi dei puristi”. Io
40 21| malizia; il mio intelletto era fatto cosí, e pareva arte quello
41 22| della mia temerità, m’ero fatto un po’ indietro.~Quel dí
42 22| po’ di disegno, e aveva fatto anche la sua grammatica. “
43 22| qualche storiella. Io aveva fatto di lei il mio confidente,
44 22| componimenti. S’era già fatto un progresso; non si stava
45 22| è ben munita”. Non aveva fatto ancora cosa che tirasse
46 22| ma dell’autore, che ha fatto questa mirabile orditura,
47 22| pazienza e di garbo ti avrei fatto mia vittima. Del resto,
48 22| quel brutto zio Peppe mi ha fatto il tiro”. ~Cosí finí l’avventura.~ ~ ~
49 23| delle forme. Cosí avevo fatto per la grammatica e per
50 23| Via, siate buono; avete fatto il piú, fate il meno, solo
51 24| casa. La natura lo aveva fatto a grandi cose, ma i quattrini
52 25| vive e in atto, avevano fatto di quelle un morto repertorio.
53 25| al di fuori, come avevo fatto con le forme grammaticali,
54 25| quale la religione rimane un fatto interiore, senza espressione.
55 26| Dicevano: “Cosí avremmo fatto noi”.~Quell’anno cominciarono
56 26| nella scuola. Avevo già fatto una lezione sopra l’origine
57 26| buoni avevano a base un fatto concreto e una situazione
58 26| mio. D’altra parte avevo fatto molto progresso nell’arte
59 26| e ben pronunziare, e il fatto comincia nei fanciulli,
60 26| nessuno mi badava.~Poco fatto alla conversazione, sgraziato
61 27| voce commossa che l’era un fatto grave, senza esempio nella
62 27| sapevo come, e ci avevo fatto il callo, sicuro che venivano
63 28| basse contumelie di cui era fatto segno.~La conclusione fu
64 28| sogno del terzo libro e il fatto d’Eurialo e Niso, tirandone
65 28| eletta del suo poema: il fatto di Sofronia, la morte di
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