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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

fatto

   Capitolo
1 2 | storia romana. Zio aveva fatto molte lodi del mio sapere, 2 3 | orecchio, e passava subito. Fatto sta ch’io volevo un bene 3 3 | poco, e zio disse: “Chi è?” Fatto ardito dalla paura, inventai 4 5 | professore aveva a sue spese fatto un magnifico gabinetto, 5 6 | braccia, dicendo: “Come sei fatto brutto!” Era un piccolo 6 7 | nuova corrente. Il re stesso fatto accorto del pericolo, toglieva 7 8 | e posi il teatro del fatto. Dissi poi: “Che nome darò 8 9 | pure non ben sicuro di aver fatto la mia pace con Dio, e mi 9 9 | Lucignani, – diceva lui, – ha fatto solo qualche cosa che valga; 10 9 | rimasto percosso, s’era fatto piú curvo, e rompeva spesso 11 10| le piastre, e che avrebbe fatto, avrebbe detto. Ma quelle 12 10| è questo? ma che abbiamo fatto?” E l’uomo dal lanternino 13 10| al marchese, narrando il fatto e dichiarando tutti innocenti. 14 10| breve, verso sera che s’era fatto scuro, venne l’ordine per 15 10| una pasqua, e raccontai il fatto ai cugini e a zio Pietro, 16 11| studente di legge, aveva fatto buoni studi di diritto romano, 17 11| Giambattista Vico; gli aveva fatto molta impressione quell’ 18 11| ci vedemmo e conoscemmo; fatto è che nacque tra noi quella 19 12| sentirne a parlare, s’era fatto taciturno e solitario. Giunsi 20 13| contro il babbo, che aveva fatto un debito garantito da zio 21 13| che il povero zio aveva fatto la quarantena. Quando fu 22 13| Quando zio Carlo seppe il fatto, mi scrisse: “Evviva la 23 14| quella gente, papa s’era fatto un cervello morrese, voglio 24 14| la mia vita.~Raccontai il fatto al marchese Puoti, che ne 25 14| aveva piena la bocca. Fui fatto entrare in una camera addobbata 26 14| quel bravo marchese s’era fatto di fuoco per me.~Un giorno 27 15| condizione nuova e ignota. Il fatto è che, quando venne il tempo, 28 16| a poco quello che s’era fatto nel suo studio, salvo che, 29 16| della mia età. Quando s’era fatto numero, salivo su di una 30 17| aria di filosofo. Cosí ero fatto io, quando il marchese mi 31 17| dimostrare la conformità del fatto grammaticale con la logica, 32 18| rovistato in tutti i sensi il fatto grammaticale, mi divertivo 33 18| quando vi ci mettete!...” Il fatto è che in quella scuola non 34 18| quei componimenti. Avevo fatto l’occhio ai diversi caratteri, 35 19| quando mi si parlava del fatto, mi era trafittura. Al terzo 36 19| appresso di mal sottile. Il fatto mi contristò assai. Non 37 19| stai? Io sto benissimo”.~Il fatto è ch’io era malato per davvero, 38 19| mare. In altri tempi avrei fatto il poeta, e cavate fantasie 39 21| informato. Dicono che tu hai fatto le lodi dei puristi”. Io 40 21| malizia; il mio intelletto era fatto cosí, e pareva arte quello 41 22| della mia temerità, m’ero fatto un po’ indietro.~Quel 42 22| po’ di disegno, e aveva fatto anche la sua grammatica. “ 43 22| qualche storiella. Io aveva fatto di lei il mio confidente, 44 22| componimenti. S’era già fatto un progresso; non si stava 45 22| è ben munita”. Non aveva fatto ancora cosa che tirasse 46 22| ma dell’autore, che ha fatto questa mirabile orditura, 47 22| pazienza e di garbo ti avrei fatto mia vittima. Del resto, 48 22| quel brutto zio Peppe mi ha fatto il tiro”. ~Cosí finí l’avventura.~ ~ ~ 49 23| delle forme. Cosí avevo fatto per la grammatica e per 50 23| Via, siate buono; avete fatto il piú, fate il meno, solo 51 24| casa. La natura lo aveva fatto a grandi cose, ma i quattrini 52 25| vive e in atto, avevano fatto di quelle un morto repertorio. 53 25| al di fuori, come avevo fatto con le forme grammaticali, 54 25| quale la religione rimane un fatto interiore, senza espressione. 55 26| Dicevano: “Cosí avremmo fatto noi”.~Quell’anno cominciarono 56 26| nella scuola. Avevo già fatto una lezione sopra l’origine 57 26| buoni avevano a base un fatto concreto e una situazione 58 26| mio. D’altra parte avevo fatto molto progresso nell’arte 59 26| e ben pronunziare, e il fatto comincia nei fanciulli, 60 26| nessuno mi badava.~Poco fatto alla conversazione, sgraziato 61 27| voce commossa che l’era un fatto grave, senza esempio nella 62 27| sapevo come, e ci avevo fatto il callo, sicuro che venivano 63 28| basse contumelie di cui era fatto segno.~La conclusione fu 64 28| sogno del terzo libro e il fatto d’Eurialo e Niso, tirandone 65 28| eletta del suo poema: il fatto di Sofronia, la morte di


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