Capitolo
1 2 | diss’io incapricciato e non sentivo lo zio che mi toccava i
2 2 | fantasmi come persone vive, e sentivo le loro parole distintamente.
3 2 | dimorando tutto dentro, non sentivo e non vedevo niente intorno
4 3 | levava senz’altro. Quando sentivo il campanello, correvo,
5 3 | bevvi piú caffè, perché ci sentivo dentro un odore d’ipecacuana.
6 5 | latino mi seccava; e mi sentivo pur nelle ossa non so che
7 6 | di postillare. Talora mi sentivo dolere il magro braccio
8 6 | dal troppo scrivere; mi sentivo gli occhi secchi e abbacinati;
9 6 | mezzo ai compagni non mi sentivo nessuna voglia di sciorinare
10 6 | aria, in piena luce, mi sentivo rivivere. Dopo il pranzo
11 7 | assalto della parola mi sentivo soverchiato, e stavo lí
12 7 | stavo lí stizzoso, perché sentivo che avrei risposto meglio
13 8 | mi pareva troppo alto; ma sentivo per lui una grande antipatia.
14 9 | vita. Seguii l’andazzo. Non sentivo piú messa, non mi confessavo
15 10| semplicità che vantava il Puoti. Sentivo che c’era una certa contraddizione
16 10| proviene da infiammazione. Sentivo zio Pietro a bocca aperta;
17 10| via come un accusato; mi sentivo involto in un’atmosfera
18 10| fretta, e mi parlavano e non sentivo, ero assorto nel mio dolore,
19 11| volo. Quella casa dove mi sentivo poco amato, mi pareva una
20 11| schiariva la faccia, mi sentivo il respiro piú libero. Traevo
21 11| cosí buon garbo, ch’io mi sentivo soggiogato, e pendevo dalle
22 11| ch’io fossi. Una sera mi sentivo cosí tristo, che non volli
23 11| poche ore il primo atto. Ci sentivo un gusto che mi alleggeriva
24 11| spesso in casa sua, e mi ci sentivo piú tranquillo, piú disposto
25 11| core qualche puntura, mi sentivo alleggerire sfogandomi con
26 12| contraffatte dalla paura. Sentivo talora che facevo male,
27 12| pedagogo o un pedante, e mi sentivo vile al mio cospetto. Questa
28 12| volermi baciare la mano, mi sentivo nella gerarchia sociale
29 12| parteciparono. Innanzi a loro sentivo anche piú vergogna di fare
30 12| un culto letterario, e mi sentivo disposto a piegar le ginocchia
31 15| che non c’era tornata, mi sentivo infelice. I miei eroi erano
32 15| conquistare i suoi uditori. Sentivo in lui confusamente qualche
33 16| parlava parlava, e io non sentivo niente che mi si aggirava
34 17| Ma la vanità mi prese. Mi sentivo rodere quando mi chiamavano “
35 17| coscienza chiara, ma che pur sentivo nelle ossa. Mi venivano
36 17| preparatoria; ma quando mi sentivo lontano dagli occhi del
37 17| miei discepoli; anzi mi sentivo loro compagno e uno con
38 19| nervi, sí che sempre mi sentivo esule dalla società, e cercavo
39 19| mi levai turbato, che mi sentivo bruciare le mani, e corsi
40 19| sangue non ci arriva”. La sentivo con ammirazione. Poi guardai
41 20| scuola, e nella scuola mi sentivo appagato e felice. Del resto,
42 20| ad aprirmi; del resto, lo sentivo assai volentieri. Enrico
43 20| primeggiava Poerio. Nei primi anni sentivo imprecazioni contro i Carbonari,
44 21| componimento da criticare, sentivo piú diletto e piú sicurezza
45 22| altra via: tanto, non mi sentivo stanco, e le gambe volevano
46 22| scritta la stessa canzone, e sentivo di là dentro venire una
47 22| Era la prima volta che sentivo parlare della mia miopia.
48 22| cavarmela dinanzi, e mi sentivo mormorare all’orecchio quel
49 22| del beffardo. Ma io non la sentivo e tiravo innanzi e rinforzavo
50 25| meditare e ad osservare. Sentivo un giubilo, quando quel
51 26| di parola e di modi, mi sentivo piccolo dirimpetto a lui;
52 27| per quei giovani un culto, sentivo con desiderio le loro osservazioni
53 27| ispirazione. Senza di loro mi sentivo nel buio, essi erano lo
54 27| un amico di famiglia, e sentivo le grandi lodi di mamma
55 27| recitarmi la sua orazione. Io sentivo di ciò una fiera noia, ma
56 27| sulla letteratura francese: sentivo disputare di madame de Staël,
57 28| del marchese, ma ne’ quali sentivo piú piacere che in que’
58 28| impressioni e i miei giudizi. Sentivo nelle sottigliezze del Castelvetro
59 28| del Bettinelli, del Monti sentivo leggerezza e superficialità,
60 28| principio e senza fine, e ci sentivo quella pedanteria che lo
61 28| sfere. La verità è ch’io mi sentivo sempre il maestro, sempre
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