Capitolo
1 1 | faccende del 21, ed erano zio Peppe e zio Pietro, il quarto
2 6 | D. Nicola del Buono, D. Peppe Manzi, D. Domenico Cicirelli
3 13| tredicesimo~ZIO CARLO E ZIO PEPPE~Il colera aveva ripreso
4 13| volta per settimana con zio Peppe, ch’era in paese e governava
5 13| il suo mal umore con zio Peppe, e gli chiedeva non belle
6 13| manca il bisognevole”. Zio Peppe s’ingegnava alla meglio,
7 13| scrivevano plagas a zio Peppe: “Che io faceva lo zio monaco,
8 13| sofistico, un testardo”. Zio Peppe mi scriveva lettere agrodolci,
9 13| zii. Scrivevo poi a zio Peppe col tuono di un imperatore.
10 13| gradasso non dispiaceva a zio Peppe, un po’ gradasso anche lui,
11 13| zio Carlo, che forse zio Peppe potesse ristorare le sorti
12 13| spiaceva perciò che zio Peppe stesse lí a fare le cose
13 13| Giovannino. E scrissi a zio Peppe che gli avevo trovato una
14 13| animi s’inasprirono, e zio Peppe scriveva a zio Carlo che
15 13| gli scrivo subito”. “Zio Peppe, volete andare a Santo Jorio?
16 13| la divisione!” E qui zio Peppe a strepitare ch’era uno
17 14| sollucchero, e scrisse a zio Peppe: “Non vi dico nulla dell’
18 14| dell’invito marchesiano. Ah! Peppe, fidiamo nella stella di
19 14| famiglia, e massime di zio Peppe, che mi voleva bene e credeva
20 19| stava con gli altri, e zio Peppe con noi. Il cugino Aniello
21 19| sotto la disciplina di zio Peppe. Vito si trovava con me
22 20| IMPRESSIONI POLITICHE. ZIO PEPPE~Ripigliai le lezioni con
23 20| pensavo io. Anche a zio Peppe spiacque la cosa, e fece
24 20| bella stanza da letto a zio Peppe, e io mi rannicchiai contentone
25 20| eravamo uniti di spirito.~Zio Peppe era di conversazione piacevole,
26 20| politica era il chiodo di zio Peppe, che lo martellava e lo
27 20| corse in mente il ’46 di zio Peppe, e stupimmo. Enrico mi diceva: “
28 20| diceva: “Quel povero zio Peppe! non ha veduta la terra
29 22| lontano vedeva venire zio Peppe, la scappava subito: quella
30 22| sabato, dopo pranzo, che zio Peppe era sortito per non so quale
31 22| dabbenaggine.~Il dí appresso Zio Peppe era andato a dir messa,
32 22| dí mangiai distratto. Zio Peppe scherzava sulla mia distrazione,
33 22| Torna, torna, ché zio Peppe ti aspetta”. Rifeci un po’
34 22| tornare, pensando a zio Peppe, quando la vidi sbucare
35 22| tante volte chiamare da zio Peppe con quella sua vociona”. “
36 22| E conoscete pure zio Peppe?” fec’io, e la guardavo
37 22| niente”. Io le dissi che zio Peppe mi aspettava, e che avevo
38 22| lui. “Vai dunque con zio Peppe; io me ne vo’ sola”. E mi
39 22| molto, ché avevo in capo zio Peppe. Corsi, e giunsi trafelato
40 22| era già quasi buio, e zio Peppe era uscito. Quando tornò,
41 22| e silenzio. A tavola zio Peppe, che aveva avuto vento della
42 22| letteratura. A sera tarda zio Peppe mi disse: “Passeggiamo?” “
43 22| soletto; mi attendeva zio Peppe tra una brigata di amici.
44 22| domenica non promisi a zio Peppe di passeggiare con lui,
45 22| no?” “Se non ci fosse zio Peppe!” “Zio Peppe non è un orco”. “
46 22| ci fosse zio Peppe!” “Zio Peppe non è un orco”. “No, no.
47 22| è un orco”. “No, no. Zio Peppe non vuole”. Una sera, erano
48 22| erano tre ore di notte. Zio Peppe s’era coricato e russava
49 22| fattarello, l’urlo di zio Peppe e la fuga della mia bella.
50 22| Del resto, quel brutto zio Peppe mi ha fatto il tiro”. ~Cosí
51 23| Pensai di mutar casa. Zio Peppe, vedendomi ben guarito,
52 23| quando sentí partito zio Peppe. Infine si persuase, e non
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