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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

faccia

   Capitolo
1 1 | Parlavo poco, avevo la faccia malinconica. “Sempre con 2 1 | sta innanzi con quella sua faccia rimpiccinita, rugosa e tranquilla, 3 2 | D. Nicola s’era fatta la faccia tutta fuoco, il naso pareva 4 3 | assegnatomi, e dovevo fare la faccia dura per avere un rinforzo.~ 5 3 | fazzoletto che gli copriva la faccia. Nella stanza appresso stava 6 3 | Marianna. La zia fece la faccia seria, e disse: “Ciccillo 7 5 | bene azzimati. L’uscio di faccia era aperto, e ne veniva 8 6 | braccia del babbo. La sua faccia allegra e rubiconda raggiava, 9 6 | stava su di una seggiola di faccia all’uscio, presso alla finestra, 10 6 | era grasso e basso, con la faccia rossa a fondo nero, la fronte 11 7 | piccoli amici. Aveva la faccia rubiconda, sulla quale, 12 10| Durelli. Bassa persona, faccia terrea, occhi piccoli senza 13 10| alto della persona, con la faccia rubiconda e sazia, di modi 14 10| stia?” rispos’io. Avevo la faccia di un crocifisso. E andai 15 10| scale, quando ci vennero di faccia alcuni gendarmi, che ci 16 11| istrada, mi si schiariva la faccia, mi sentivo il respiro piú 17 11| ed ecco che mi viene di faccia quel tale, e io lo investo 18 11| immaginazione, e facevo la faccia brutta quando qualcuno mi 19 11| disotto degli altri. In quella faccia emaciata e senza espressione 20 12| loro, e mi si schiariva la faccia, e mi si scioglieva la lingua, 21 12| entusiasmavano me stesso. La faccia mi si trasformava; gli occhi 22 12| vedeva cosí smilzo e con la faccia del colera. Io balbettava, 23 12| e spigliata, con quella faccia bruna e le folte sopracciglia 24 14| giú. Cosí andando con la faccia dimessa, mi sentii dire: “ 25 14| dalla gioia, figurandomi la faccia di Enrico. E cosí per ischerzo 26 14| per ischerzo feci prima la faccia brutta, raccontando con 27 14| quella bocca e su quella faccia un dispregiativo. “Un professorino!” 28 15| bricconcelli leggevano sulla faccia tutti i miei pensieri. La 29 16| lato teso e duro, con la faccia oscura e severa, e non ridevo 30 16| pensate piú, e non mi fate la faccia di spedale con quel chiodo 31 18| vedevo l’ora e facevo la faccia attonita, quei cari giovani 32 18| imbellettata. Fece ridere quella “faccia imbrattata a qualche padella 33 19| sfrenata di leggere, e la mia faccia gialla cadeva sui libri. 34 19| chiomato, ben vestito, di faccia aperta e allegra. “Cos’hai?” 35 19| tempo, per non trovarmi faccia a faccia con la mia bella 36 19| per non trovarmi faccia a faccia con la mia bella statua 37 20| addio! Thiers aveva una faccia che ci sorrideva; Guizot, 38 21| nato, e quando vedevo nella faccia dei giovani un’aria impersuasa, 39 22| osavo guardarla fiso in faccia, e la guardavo con la coda 40 22| E io la guardava con la faccia imbrogliata. Volevo dire 41 22| Agnese, e che abitava di faccia a me. Allora colui scoppiò 42 23| che usciva dal comune, la faccia mi raggiava, e dicevo: “ 43 23| occhiolino, e io voltai la faccia con disgusto. Ma lei mi 44 23| Era una strega, con la faccia di un rosso carico, che 45 25| quel giubilo brillava sulla faccia dei giovani, attirati da 46 25| incontro con quella sua faccia aperti, piena di bontà. 47 26| poesia. Il suo concetto è una faccia del secolo decimottavo e 48 26| mestiere, che ti sale sulla faccia. I motteggi m’impacciavano 49 26| che fare. Ci andai con la faccia scura: “Che sarà?” Trovai 50 27| fiatai della cosa; ma sulla faccia si leggeva il maledetto


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