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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

occhio

   Capitolo
1 4 | mia. Mi comandava con l’occhio dolce. E cantava e saltellava 2 5 | con cera malinconica, con occhio dolce, e aveva accanto in 3 5 | aveva qualche malizia nell’occhio, e ci guardava per di sotto. 4 8 | io ci avevo acquistato l’occhio, e il marchese mi voleva 5 8 | di me, e mi cercava con l’occhio e mi chiamava il suo collaboratore. 6 8 | cinquecentisti, sempre avendo l’occhio alla lingua. Il Gelli, il 7 9 | professorino”. Io era l’occhio dritto dello zio non solo 8 9 | Paolino, zio li ammoniva con l’occhio, accennando alla mia presenza: 9 9 | divozione; guardavo con occhio amico quelle sottane lunghe 10 10| Zio ci seguiva col suo occhio pieno d’affetto, e voleva, 11 10| e non ci fecero chiudere occhio tutta la notte.~La mattina, 12 14| panciotto ben teso, e gitta l’occhio verso di me, come per caso, 13 14| fosse lui, e guardandolo con occhio severo. Quella guardata 14 15| cambiandosi cenni birichini con l’occhio. Quando cominciai a parlare, 15 15| attirare l’attenzione e l’occhio di tutti. Quelle maledette 16 15| Guardavo, cosí, distratto, ma l’occhio ansioso lo spiava, e quel 17 17| ci avevo pazienza e buon occhio. Ma la vanità mi prese. 18 18| componimenti. Avevo fatto l’occhio ai diversi caratteri, tanto 19 18| i miei appunti, e con l’occhio alla lavagna facevo scrivere 20 18| distrazioni: sempre , l’occhio alla lavagna, attento, caldo, 21 19| non potea troppo avergli l’occhio sopra; e poi era già grandicello, 22 19| giovani. Dimagravo a vista d’occhio; ero gracilissimo, spesso 23 22| qui c’è progresso”. L’occhio da lontano afferrava già 24 22| cenciosi mi guardavano con un occhio interrogativo, come volessero 25 22| guardavo con la coda dell’occhio. Ella stava come una 26 22| sospeso tra il e il no, e l’occhio errava distratto tra quella 27 22| Tornato a ora di pranzo, l’occhio corse ; ma quella casa 28 22| ma non c’era verso, ché l’occhio andava pur , e quel pensiero 29 22| vedevo dovunque fissavo l’occhio, e talora sulla cattedra, 30 22| stanzetta, che innanzi all’occhio dell’immaginazione pareva 31 24| servitú, e nessuno ci aveva l’occhio, e tanto meno io, assorto 32 24| che bastava una voltata d’occhio per farmi ubbidire. Non 33 25| profondo bisogna ficcar l’occhio. Le armi dell’intelletto 34 26| delle mie lezioni, gittai l’occhio sopra il Libro di Giobbe. 35 26| antichi, che irritavano l’occhio. Certi sonetti mi fecero 36 26| sparivano di casa a vista d’occhio.~Cosí misi un po’ d’ordine 37 27| voleva una correzione. Feci d’occhio a Francesco Corabi in 38 27| Io dimagravo a vista d’occhio; talora mi vagava il cervello, 39 27| famosa carta. Vi gittai l’occhio sopra. Era un carattere 40 28| convenzionali, perdette d’occhio le regole eterne dell’arte.


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