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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

napoli

   Capitolo
1 1 | e due casati. Uno era in Napoli, teneva scuola di lettere 2 1 | La nonna ci condusse a Napoli, me e Giovannino, e ci consegnò 3 4 | Piccina la mandarono a Napoli a gran contentezza di zia 4 4 | Quella breve dimora in Napoli non le fu utile. Venne tutta 5 4 | toccò a me di andare in Napoli, voleva menarla meco; mamma 6 5 | ramo di famiglia era in Napoli; rimaneva in paese il babbo 7 5 | scolasticismo.~Nelle scuole di Napoli c’era maggior progresso 8 6 | tempi suoi egli era stato in Napoli, e vi aveva avuta un’educazione 9 7 | che primo fece conoscere a Napoli il Trattato del Rossi. Cominciò 10 8 | nome già caro e popolare in Napoli, mi giunse nuovo. La mia 11 9 | Venne dallo zio educato in Napoli, e non gli erano mancati 12 12| mezza Europa, piombò sopra Napoli come un flagello. Le immaginazioni 13 12| piú rivederci.~Trovai in Napoli il colera un po’ rimesso. 14 13| due famiglie, quella di Napoli e quella di Morra, sostenuta 15 13| quello di Morra e quello di Napoli. A me dicevano plagas del 16 13| sorti della casa, venendo in Napoli e dirigendo lui la scuola. 17 13| unita fortior. Invano. A Napoli non si poteva piú vivere, 18 13| a Morra e ci dividemmo a Napoli.~ ~ ~ 19 14| menavamo a braccetto per Napoli. Raccontava con molto sale 20 14| a Morra ero un ricco, a Napoli ero poco meno che un pitocco. 21 15| ben pulite, cosa rara in Napoli, dove spesso il caffè non 22 19| andai cercando per le vie di Napoli cosí all’impazzata. Fui 23 19| amoroso come si soleva in Napoli, in istrada, a chiaro di 24 20| per le cose nostre; anzi Napoli era per me il migliore dei 25 20| migliore dei mondi, perché Napoli era la mia scuola, e nella 26 22| spirito era altrove. In Napoli c’è spesso un saettío di 27 22| innanzi la vista di mezza Napoli, case addossate a case, 28 22| dei primi palloni che in Napoli si fossero alzati a spettacolo, 29 23| vespertine, quello che in Napoli si chiama la contr’ora. 30 23| accompagnarmi? In questa maledetta Napoli le donne non possono andar 31 24| Educato a Parigi, veniva in Napoli per compiere i suoi studi, 32 24| di uno studente venuto in Napoli e divenuto un giocatore. 33 26| penso anche oggi cosí. In Napoli pochissimi sanno ben leggere 34 26| Leopardi, nome popolare in Napoli. Io lo chiamai il primo 35 26| fratello ch’era venuto in Napoli. Ci separammo con segni 36 26| Venivano parecchi amici da Napoli e si formava una compagnia 37 27| aggiunse il babbo, che veniva a Napoli di frequente, e conosceva 38 27| Montesarchio, ne aveva, anche in Napoli. Parlava come Carlo quinto. 39 27| giravo per le alture di Napoli, e qualche villetta mi fermava, 40 27| imbroglione, come dicono a Napoli. Lui ne fece qualche motto


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