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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

vedevo

   Capitolo
1 2 | mondo luminoso, nel quale vedevo quei fantasmi come persone 2 2 | dentro, non sentivo e non vedevo niente intorno a me. Quei 3 5 | gustavo poco quel che poco vedevo, e mi teneva nel largo, 4 6 | Era la prima volta che vedevo messi in dubbio principii 5 7 | Talora, quando nel mondo mi vedevo soverchiare da certi presuntuosi 6 7 | e un pochino anche Kant, vedevo fra le tenebre lampi, e 7 7 | come fautore di empietà. Io vedevo a terra tutti i miei idoli, 8 10| patologia mi attiravano molto; vedevo aprirsi allo sguardo mondi 9 12| molto a frenare il riso. Vedevo le cose non quali erano, 10 12| loro moltissimo, e io che vedevo l’effetto, ci aveva messo 11 12| colera, se non quando lo vedevo rappresentato sulle facce 12 13| Io n’ero arrabbiatissimo; vedevo tutte le batterie rivolte 13 15| accresceva il disordine, perché vedevo il male spesso dove non 14 15| veniamo alla grammatica”. Vedevo pure che la lettura li annoiava 15 15| quelle letture, che non vedevo altro, non udivo niente. 16 16| pensiero o la frase; non vedevo piú la cosa, l’andavo cercando 17 18| riscossomi e cavato l’oriuolo, vedevo l’ora e facevo la faccia 18 19| piú libero. Io che non gli vedevo cambiar registro, avrei 19 20| dico quello che penso”. Ci vedevo uno dei miei piú cari ideali, 20 20| assolutismi non mi entrarono. Ci vedevo una soverchieria contro 21 21| Bartoli e con Vincenzo Monti. Vedevo che di tutto quasi c’era 22 21| un maestro nato, e quando vedevo nella faccia dei giovani 23 22| andava innanzi né indietro. Vedevo che la mi faceva di gran 24 22| occhi tra le nuvole e non vedevo niente, e mi arrabbiavo, 25 22| biancheggiante di case, e vedevo lei, e non potevo cavarmela 26 22| Sant’Elmo. Guardavo e non vedevo nessuno, e mi venne il pensiero 27 22| in quella mezza luce la vedevo dovunque fissavo l’occhio, 28 22| a quella gola, ma non ci vedevo, e le mani s’imbrogliavano, 29 23| affatto contraria, ché non vedevo le forme, ma le cose da 30 23| andavo piú innanzi, piú ci vedevo chiaro, e piú stavo saldo 31 23| ingolfato tra vicoli fetenti che vedevo per la prima volta. “Ma 32 25| Egli non mi fece motto, ma vedevo sul suo volto una certa 33 26| gradazioni dei suo concetto. Vedevo il suo pensiero svolgersi, 34 26| una dissipazione a cui non vedevo fine. Mi credevo ricco,


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