Capitolo
1 5 | Capitolo quinto~L’ABATE FAZZINI~“E dopo, che farem
2 5 | impressione.~Zio ci menò presso l’abate Fazzini. Bel palazzo e bella
3 5 | palazzo e bella casa. L’abate ci ricevette nella stanza
4 5 | il prete.~La scuola dell’abate Lorenzo Fazzini era quello
5 5 | quasi tutti abati, come l’abate Genovesi, il padre Soave,
6 5 | Genovesi, il padre Soave, l’abate Troisi. Allora era in molta
7 5 | Allora era in molta voga l’abate Fazzini. Questo prete elegante
8 5 | Logica e la Metafisica dell’abate Troisi; e non mi fermavo
9 5 | abilità se ne seppe cavare l’abate. Conchiuse ottima essere
10 5 | sperimentale del Poli, un altro abate, credo, scritta nel solito
11 5 | frazioni e dei problemi. L’abate ci faceva le operazioni
12 5 | Era il dí onomastico dell’abate. Per celebrare la sua festa
13 5 | contento in tanta gloria. E l’abate sbirciando vide me tutto
14 5 | gli occhi stizzito. E l’abate mi fece una carezza, come
15 6 | ricordando un motto dell’abate Fazzini. Egli fece una gran
16 7 | Capitolo settimo~L’ABATE GARZIA~L’anno appresso si
17 7 | pensavo alle conferenze dell’abate Garzia. Costui non prendeva
18 7 | Pasquale Galluppi e dell’abate Ottavio Colecchi, dei quali
19 7 | toglieva il suo favore all’abate Capocasale, a monsignor
20 8 | d’impazienza. Successe l’abate Meledandri, un pugliese
21 8 | lasciò il suo ufficio; l’abate Meledrandi stava sempre
22 8 | che moveva a riso tutti. L’abate sbuffava, e non trovava
23 11| capitoli del sant’Antonio abate, e delle Vite di sant’Eugenia
24 11| marchese citava con lodi l’abate Greco, autore di una grammatica,
25 27| chiamavo queste cose. Capitò un abate su’ trent’anni, di cui non
26 27| erano romorose le risa. L’abate, vedendosi sberteggiato,
27 27| allegri il suo giudizio. Ma l’abate l’interrompeva con certe
28 27| tenaglia. Ghermí il povero abate e ne fece un cencio. Ben
29 27| incalzava, e in breve il ritroso abate si vide tirato a tale altezza,
30 27| consolarlo e fargli animo. L’abate presuntuoso si fece piccino
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