Capitolo
1 4 | carina. Quando toccò a me di andare in Napoli, voleva menarla
2 5 | curioso innesto, vedevi andare a braccetto il sensismo
3 5 | Condiliac, ma non bisognava andare sino a Lamettrie e ad Elvezio.
4 5 | proprio non fu possibile andare avanti, fu nelle matematiche.~
5 5 | tardi”, e la gente voleva andare. “Bravo bravo” si udí attorno;
6 7 | scuola di Dritto dovevamo andare. La scuola piú riputata
7 9 | batte il cuore, e non osai andare; pure i piedi mi tiravano
8 9 | cammino col vago disegno di andare fino all’Università, giunto
9 11| In quell’anno non potevo andare dal marchese cosí di frequente,
10 11| lingua, – disse, – si vuole andare molto a rilento”, e citava
11 12| e sparsasi la voce che andare in villa era peggio che
12 13| subito”. “Zio Peppe, volete andare a Santo Jorio? Vi è una
13 13| ragionevole e non poteva andare che cosí. Finalmente una
14 14| significava: “Ora potete andare”. Ma io non capii, e rimaneva
15 15| bene apparecchiato, non andare alla buona”. Seguí snocciolandomi
16 16| livido: fra due ore dovevo andare a scuola e fare la lezione,
17 16| faceva qualche ora prima di andare a scuola. La pressura del
18 17| supponevano che si potesse andare al di là della coltura classica;
19 17| La mia grammatica era un andare su su dalle parti piú semplici
20 18| sarebbe parso un delitto l’andare in fretta o leggere a salti.
21 19| cose sempre sullo stesso andare, me ne stancai e non gli
22 19| per solito frettoloso nell’andare, lo investo e ci trovammo
23 20| tenere la scuola. Quell’andare e venire da San Potito a
24 22| le gambe volevano ancora andare. Sono sceso lemme lemme,
25 22| ma la lezione non voleva andare, e stava sempre lí, tra
26 22| equivoco. Le dissi che volevo andare a casa sua. Fece un po’
|