Capitolo
1 10| lezione privata in casa del signor Fernandez, spedizioniere
2 10| non andrei io da cotesto signor Schmücher? colui gli ha
3 10| schietti. “Chi è questo signor Durelli? Non so nulla io”.
4 10| dice: “Chi è tra voi il signor De Sanctis?” “Ecco”, – diss’
5 12| quando qualcuno mi diceva: “Signor maestro”, quella parola
6 12| falsa opinione mi veniva dal signor marchese, che non si lasciava
7 12| Quando Pasqualino mi diceva: “Signor maestro”, e faceva atto
8 12| lezione di declamazione dal signor Emanuele Bidera, che aveva
9 12| ero io. “Fatevi avanti, signor De Sanctis, declamatemi
10 14| foss’io un servitore! Questo signor Domenico non conosce il
11 14| imbarazzo, disse: “Addio, signor De Sanctis, mi saluti il
12 15| che l’aiutante mi disse: “Signor maestro”, appena con un
13 15| profondo saluto e con un “Signor professore”, quando entrava
14 17| mani, per gentilezza del signor Tagliaferri, allora mio
15 19| l’antico medico di casa, signor Domenico Albanesi. Costui
16 22| e diceva: “Già si sa, il signor maestro non poteva pensare
17 22| confondi la grammatica, signor maestro!” Io mi feci rosso
18 22| sgrammaticatura. Talora io facevo il signor maestro, non senza sua noia.
19 23| cosí in queste brutte vie, signor cavaliere?” Io ansava per
20 23| disse: “Ecco, vi presento il signor contino”. “Ah!” fecero quelli,
21 23| Poi la mi disse: “Andiamo, signor contino”. Io aveva una grande
22 23| di caricatura mi disse: “Signor contino! signor contino!”
23 23| disse: “Signor contino! signor contino!” E a me usci di
24 26| feci la parte goffa. Il signor Albanesi non mi disse niente;
25 27| leggete lord Byron? E voi, signor Magliani, copiate lord Byron?”
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