Capitolo
1 1 | piú io in mezzo a quella gente tutta alla naturale, che
2 5 | fossi sempre da capo. Quella gente era venuta non a sentir
3 5 | osavano pestar dei piedi, era gente educata, ma si movevano
4 5 | Ferma che è tardi”, e la gente voleva andare. “Bravo bravo”
5 5 | una salva di applausi. La gente si precipitò verso il fortunato
6 5 | tardi, e io lasciai lí, e la gente mi applaudí, gridando: Bravo,
7 6 | me. La casa fu piena di gente. Molte le strette di mano,
8 8 | naufraghi in mezzo a tanta gente. Stavano innanzi, nelle
9 9 | tal Fortunato, e mi pareva gente sofistica e dappoco dirimpetto
10 10| per comparire innanzi alla gente, ancorché fossi trascuratissimo
11 11| lette da solo, tra molta gente e tra cosí vive impressioni,
12 11| sognava il risorgimento della gente latina, libertà, gloria,
13 12| Presto la casa fu piena di gente. Molte strette di mano,
14 14| gioventú, e faceva ridere la gente, non me, poco disposto al
15 14| forza di vivere fra quella gente, papa s’era fatto un cervello
16 16| di stare in casa sua, tra gente familiare, e usava un po’
17 16| sdegnosa, come chi dicesse: “Gente, a cui si fa notte innanzi
18 19| ingannato, supponendo nella gente sentimenti troppo delicati
19 21| mi veniva un riso, che la gente mi doveva prendere per pazzo,
20 21| capace come potesse esservi gente di simil conio. Giunsi a
21 22| bel giardino, convegno di gente allegra che andava lí a
22 22| quando la strada era piena di gente, dissi: “Addio, ora possiamo
23 23| dov’erano certe figure, gente di cattivo odore, come a
24 26| come chiamavano la bassa gente di polizia, e m’invitò a
25 26| conversazione. Tra quella gente lambiccata io ero una figura
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