Capitolo
1 2 | spiegavano brani assai lunghi di scrittori latini e greci con un certo
2 8 | voleva leggere prima gli scrittori in istile piano, poi quelli
3 8 | gittai perdutamente tra gli scrittori dell’aureo trecento. Con
4 8 | e fui annoverato tra gli scrittori esimi o eccellenti, come
5 10| stessa ammirazione verso scrittori differentissimi d’ingegno
6 10| ancora formato. Cercavo negli scrittori il sentimento, l’immaginazione,
7 10| uno scappellotto. Quegli scrittori vivi mi parevano divenire
8 11| non è alcuno esempio negli scrittori, gli è cosa poco facile”.
9 17| cognizione de’ nobili nostri scrittori; malvagio gusto; pensieri
10 17| metodica, quale appariva negli scrittori francesi. Dicevo che costoro
11 17| ora nell’uso dei buoni scrittori, e ora nell’uso vivo del
12 17| concordare insieme derivazioni, scrittori e popolo; ma, non potendo
13 21| della lingua l’uso dei buoni scrittori, se non che allargai il
14 21| potesse regolare con gli scrittori, come il latino. Nei casi
15 21| la bocca, lasciando stare scrittori moderni e francesi, e seppellendomi
16 23| ciò ch’era proprio degli scrittori aridi o ampollosi. Non biasimavo
17 25| molto desiderate nei nostri scrittori. Serietà vuol dire che l’
18 25| come io mostrai in parecchi scrittori, anche in Pietro Giordani,
19 27| correzione. Tra questi puri scrittori, che egli aveva in maggior
20 27| fu uno studio sopra gli scrittori politici, e un altro su’
21 28| Baretti, del Cesarotti, scrittori barbari al dir del marchese,
22 28| quasi una gran parte degli scrittori dal secolo decimottavo in
23 28| La nostra ignoranza degli scrittori stranieri dava proporzioni
24 28| modelli, a studiare gli scrittori, inviscerandosi in essi.
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