Capitolo
1 5 | di vecchi libri, con una luce quasi fioca che ci veniva
2 5 | mondo superiore pieno di luce. Il professore aveva a sue
3 5 | gestire, colorire; aria, luce, elettricità; come si esaltava
4 6 | in piena aria, in piena luce, mi sentivo rivivere. Dopo
5 7 | cominciai a vedere un po’ di luce, fu nello studio del Codice
6 8 | altra finestra inondava di luce la stanza. Come vedete,
7 10| uomo posto in cosí mala luce, che scopre sé e non vede
8 13| vedeva in me un raggio di luce.~M’era venuto in capo, disperato
9 14| cucina, piena d’aria e di luce, che a noi parve una reggia.
10 17| grammatichetta era già uscita in luce; ma io non ristetti da quella
11 20| era bene aerata e piena di luce; c’era un salotto molto
12 20| del Ventuno, messi in mala luce, cominciavano a ripulirsi
13 21| subito, per pigliar fiato e luce. Anche in mezzo alle astrazioni
14 21| vedeva su’ loro volti quella luce ch’era nel mio intelletto.
15 21| mi rivenivano, ma con piú luce e piú energia. Quel sunto
16 22| ma che! in quella mezza luce la vedevo dovunque fissavo
17 22| lei, – quella stella che luce piú”. E in tuono di vezzosa
18 23| persone, bene aerata, piena di luce. Lí m’installai. Non era
19 23| condizioni particolari. “Ciò che luce sempre, – dicevo io, – si
20 25| è il foco dove prendono luce tutte le regole dei ben
21 25| e appariscenti di falsa luce, indirizza la gioventú alla
22 27| intelletto e lo riempiva di luce. Scrissi nell’album di una
23 28| raggi, e anche al sole, luce concentrata che si diffonde
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