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amici 22
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amico 22
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22 amico
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22 assai
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Francesco De Sanctis
La giovinezza

IntraText - Concordanze

amico

   Capitolo
1 9 | divozione; guardavo con occhio amico quelle sottane lunghe e 2 10| Regina Madre e suo grande amico, e “Gli voglio mostrare 3 11| educazione squisita, e bravo amico, al quale mi affezionai 4 11| mescolato con l’accento d’amico. Ma uno dei miei piú vivi 5 11| lui. Presto divenne il mio amico intimo e confidente. Gli 6 11| miei, come si fa a vecchio amico: una facilità di cui mi 7 12| quel nome sotto l’altro di amico, al che mi sforzava anche 8 12| rispondevo subito: “Chiamatemi amico”.~Egli aveva due sorelle 9 12| maestro scomparve e rimase l’amico. Non volli danaro da loro, 10 12| in prospettiva me lo rese amico: mi strinse la mano, e mi 11 13| Luigi Isernia, un avvocato amico di casa Puoti, col quale 12 14| severo. Quella guardata l’amico non se la sarà dimenticata 13 15| finito”. Io respirai; l’amico era in terza pagina, e stava 14 16| , ch’era una rabbia. “Amico, l’ora della lezione si 15 22| chirurgo che mi faceva l’amico, e abitava nella stessa 16 24| e lo trovavano un buon amico. Parecchi gli si attaccavano 17 24| professorale. Stavo come amico tra amici, alla buona e 18 24| insieme un’altra volta: amico, rivedo gli amici miei. 19 26| di Dante, toccai del suo amico Guido Cavalcanti, e ci colpí 20 26| potevo ballare a mia posta. L’amico, rauco per lo sforzo della 21 27| guardavano in me il loro amico e il loro coetaneo, e mi 22 27| bruttina. Stavo come un amico di famiglia, e sentivo le


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