Capitolo
1 2 | preferiva a quell’uomo dotto e buono il galante Leicester. Ma
2 2 | sollazzevole, e D. Nicola del Buono, un dotto Sacerdote, che
3 6 | educazione finita. D. Nicola del Buono, D. Peppe Manzi, D. Domenico
4 9 | conforti di D. Nicola del Buono che leggeva il suo scritto,
5 11| conversazione. Io non era buono a parlare di altro che di
6 13| e che dovevo essere piú buono, e fare a modo dello zio
7 13| bastare a me io, ed esser buono anche per gli altri. Quest’
8 15| quadri avevano un altro lato buono, che non erano materia morta
9 15| sola. Vi si beveva un caffè buono, del quale io era ghiotto.
10 17| generale. Io leggeva tutto, il buono, il cattivo e il mediocre,
11 19| ch’era in uno stato meno buono, perché col tempo era possibile
12 19| zia e da don Nicola Del Buono, alla sua scuola, da parecchi
13 22| come a dire: “Questi non è buono a niente”. Io le dissi che
14 23| lei diceva: “Via, siate buono; avete fatto il piú, fate
15 24| vostra critica”. Un giudizio buono era un avvenimento, come
16 24| profitto non era uguale, il buono indirizzo giovava a tutti,
17 24| si chiamavano il vero, il buono, il bello. La dignità non
18 26| si misero a scernere il buono dal cattivo, e in queste
19 26| disputava se il concetto era buono o cattivo, volgare o nobile,
20 26| un capo scarico, ed era buono d’indole e di cuore, e si
21 27| divenne un buon compagno e un buono scolaro, e se non fece miracoli,
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