Capitolo
1 1 | pane che si mangia”. Mi piaceva piú fare il tric trac o
2 2 | catastrofi finali, e mi piaceva molto il Goldsmith, ch’era
3 6 | molto le donne, alle quali piaceva piú Giovannino, meno novizio
4 7 | vino e buon cuore”. Gli piaceva anche il rosolio; e zio
5 9 | anche col marchese, al quale piaceva molto ch’io mi consacrassi
6 11| frasario convenzionale, che piaceva alla scuola, e che fu raccolto
7 11| lingua ferrea di Vico gli piaceva piú che tutti i lisci e
8 12| finita la lezione. A me non piaceva quel fare dottorale di maestro;
9 12| enfatica. Quella declamazione piaceva loro moltissimo, e io che
10 12| volevo definire: insomma mi piaceva di star con loro, e mi si
11 13| scriveva a zio Carlo che gli piaceva di fare il vezzoso, e questi
12 13| rispondeva all’altro che gli piaceva di fare l’indiano. Tra i
13 14| fosse assegnato da altri; mi piaceva essere uguale tra uguali,
14 16| familiarità scherzevole, che piaceva tanto in casa del marchese.
15 17| tutto al naturale, e mi piaceva di stare in loro compagnia
16 18| alla lavagna, perché mi piaceva di parlare ai sensi, e non
17 20| qualche soggezione. Gli piaceva un buon bicchier di vino;
18 24| prodigo. Vedendo che gli piaceva la compagnia, a tavola non
19 28| era per me un oracolo; mi piaceva anche la Perfetta poesia
20 28| libero e spregiudicato mi piaceva: ma studiavo di occultare
|