Capitolo

 1 5 |            affastellare tante cose nuove. Il professore diceva che
 2 8 |           la mattina faceva sempre nuove osservazioni, e il marchese
 3 10|     aguzzavano in me l’appetito di nuove letture. Qualche ora del
 4 10|        dello scrittore. Erano cose nuove per loro e per me, che faceva
 5 11|         lettura era sempre di cose nuove; piú che una scuola, pareva
 6 15|         insegnando loro tante cose nuove; io poi solleticavo il loro
 7 17|      alterazioni, e parecchie cose nuove mi uscivano dette intorno
 8 17|            mentre io, incalzato da nuove aspirazioni, metteva mano
 9 18|             e ci feci sopra le piú nuove e le piú sottili avvertenze,
10 21|          bene accette anche parole nuove non registrate nel vocabolario,
11 23|           ne venivano osservazioni nuove e acute su’ loro pregi e
12 23| applicazioni copiose, quasi sempre nuove. A me era di stimolo la
13 23|          immaginazione. Avvenivano nuove rivelazioni. Quando mi veniva
14 24|   intelletto, e lo sforzava a cose nuove. Qualcuno mi osservò che
15 26|        Queste osservazioni parvero nuove, perché Giambattista Vico
16 26|          Isaia. Avevo sete di cose nuove, e quello studio era per
17 27| inquietudine, un desiderio di cose nuove. Si gittarono sulla letteratura