Capitolo

 1 5 |      latina di Genovesi, c’era un San Tommaso, un Sant'Agostino,
 2 9 | Università, giunto alla svolta di San Sebastiano, mi voltai anch’
 3 11|         dí scendevo per la via di San Sebastiano, ed ecco che
 4 11|          Sordello e la collera di San Pietro. Queste cose che
 5 11|      Fatti di Enea, i Fioretti di San Francesco, le Vite dei Santi
 6 12|      nella memoria la giornata di San Pietro e Paolo, per il gran
 7 13|   Marianna; io da Enrico Amante a San Potito, in un secondo piano.
 8 15|        Lablache e della Malibran. San Carlo era nel suo pieno
 9 20|          Quell’andare e venire da San Potito a vico Bisi, mi annoiava
10 22|        quei tempi miei, quella di San Pasquale e l’altra di San
11 22|         San Pasquale e l’altra di San Martino. Scendo e scendo
12 22|          domani a vent’ore sarò a San Martino. Verrai?” Rimasi
13 22|        dritta e infilai la via di San Martino. Salgo e salgo;
14 23|         casa era nel larghetto di San Pellegrino a San Paolo.
15 23|     larghetto di San Pellegrino a San Paolo. Mi parve la piú bella
16 28|          Sordello, l’apostrofe di San Pietro e altri brani interessanti,