Capitolo

 1 2 |   cameretta da letto, che avevo comune con Giovannino, e leggevo
 2 5 | raffazzonò un sonetto, un luogo comune, girato assai bene in quattordici
 3 21|    potesse entrare nella lingua comune quanto nei dialetti potesse
 4 21| andamento con quella. La lingua comune era per me come l’aristocrazia,
 5 23|        un lavoro che usciva dal comune, la faccia mi raggiava,
 6 24| pervenivano i rumori della vita comune. Una volta si sentí non
 7 24|      era il disprezzo del luogo comune e il disprezzo del plebeo.
 8 24|       suo lavoro: “L’è un luogo comune”. Ed era una trafittura
 9 24|         volevo il disprezzo del comune e del plebeo. Ciò io chiamavo
10 24|       bandiera, alti sulla vita comune. L’esempio piú puro e piú
11 26|         terra. Il mediocre e il comune non ci attirava neppure
12 27|         mi ricordo questa frase comune: “Le regole tarpano le ali
13 28|       andando dalla famiglia al comune, dal comune alla nazione,
14 28|         famiglia al comune, dal comune alla nazione, dalla nazione
15 28|     venti anni diventa un luogo comune, che sarebbe pedanteria
16 28|     alle specie e a’ generi, al comune e all’universale, alle relazioni,