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157 el
152 governo
132 perché
112 le
Girolamo Savonarola
Trattato sul governo di Firenze

IntraText - Concordanze

el

    Trattato,  Capitolo
1 Pro | de' Predicatori~ ~Circa el reggimento e governo~della 2 Pro | vostro, e utile a tutto el popolo, e necessaria al 3 Pro | materia, acciò che tutto el mundo veda che noi predichiamo 4 Pro | prima bisogni escludere el male, e dipoi edificare 5 Pro | male, e dipoi edificare el bene, nientedimeno, perché 6 Pro | bene, nientedimeno, perché el male è privazione del bene, 7 Pro | prima non si intendessi el bene. E però è necessario, 8 Pro | fundamento da tòrre via el governo pessimo, e da fundare 9 Pro | fare perfetto e conservare el presente buon governo, acciò 10 1, 1| primo~ ~L’onnipotente Dio, el quale regge tutto l’universo, 11 1, 1| Ma le creature, che hanno el dono dello intelletto, come 12 1, 1| medesime: perché a loro el lume dello intelletto, per 13 1, 1| a loro piace. Ma perché el lume dello intelletto è 14 1, 1| conversazione umana e tutto el mondo anderia in confusione. 15 1, 1| ottimati. Altri volseno ch’el governo rimanesse nelle 16 1, 1| rimanesse nelle mani di tutto el popolo, el quale avesse 17 1, 1| mani di tutto el popolo, el quale avesse a distribuire 18 1, 1| cittadini.~Essendo adunque el governo della communità 19 1, 1| quello governo è bono, el quale con ogni diligenzia 20 1, 1| governo è cattivo, che lascia el ben commune e attende al 21 1, 2| del popolo, o per tutto el popolo, è da sapere che, 22 1, 2| parlando assolutamente, el governo civile è buono, 23 1, 2| unione e pace del popolo el fine del governo, molto 24 1, 2| dispiace un altro; e non rimane el popolo cosí bene unito come 25 1, 2| forte che la dispersa: onde el fuoco ha piú forza quando 26 1, 2| seguita che di sua natura el governo di uno, quando è 27 1, 2| degli altri. Item, essendo el governo del mondo e della 28 1, 2| arte la natura, quanto piú el governo delle cose umane 29 1, 2| Conciosia, adunque, ch’el mondo sia governato da uno, 30 1, 2| tra tutti li governi. Onde el nostro Salvatore, volendo 31 1, 2| assolutamente parlando, el governo di uno, quando è 32 1, 2| governo in ogni communità, s’el si potesse: cioè, che tutto 33 1, 2| potesse: cioè, che tutto el populo concordemente facesse 34 1, 2| communità; perché morto el principe, el popolo si dividerebbe 35 1, 2| perché morto el principe, el popolo si dividerebbe in 36 1, 2| sotto. E se in tale popolo el principe si volessi assicurare 37 1, 2| convenissi, si sforzano di darli el secondo, delli ottimati. 38 1, 2| potessi patire, li dànno el governo civile, con quelle 39 1, 3| noi abbiamo detto) che, s’el popolo fiorentino patisse 40 1, 3| principe, non un tiranno, el quale fussi prudente, iusto 41 1, 3| machinando insidie contra el principe, e per la loro 42 1, 3| mai potuto durare sotto el reggimento di uno principe: 43 1, 3| in pace.~Essendo dunque el popolo fiorentino ingegniosissimo 44 1, 3| popolo non è da sopportare el governo di uno principe, 45 1, 3| conviene a questo popolo el governo di uno, ma ancora 46 1, 3| fatte a loro naturale.~Ora el popolo fiorentino, avendo 47 1, 3| avendo preso antiquamente el reggimento civile, ha in 48 1, 3| cittadini, che si usurpavano el principato in questo tempo, 49 1, 3| grande astuzia governavano el popolo, non lo cavando del 50 1, 3| cittadino non è fatto tiranno; el quale, poi che è stato fatto, 51 1, 3| per li suoi peccati perso el iudicio naturale, considerando 52 1, 3| popolo fiorentino; come el stato della perfezione della 53 1, 3| Abbiamo dunque dichiarato el primo punto, cioè quale 54 1, 3| primo punto, cioè quale sia el governo ottimo della città 55 1, 3| ora è tempo di dichiarare el secondo, cioè, quale sia 56 1, 3| secondo, cioè, quale sia el pessimo governo in lei.~ ~ 57 2, 4| Capitolo primo~ ~Come el regno di uno, quando è buono, 58 2, 4| che, quanto piú si dilata el governo, tanto diventa piú 59 2, 4| contrario al bene, cosí el pessimo è contrario allo 60 2, 4| imperfetta. Ma certa cosa è, ch’el governo cattivo di molti 61 2, 4| che quelli piú si usurpino el bene commune e lo dividino 62 2, 4| commune. Ma quando tutto el ben commune si risolve in 63 2, 4| cerca il bene proprio, per el quale presto tra loro nasce 64 2, 4| nel fine; perché, quando el governo di piú è cattivo, 65 2, 4| e spirituali: tra’ quali el massimo è che il governo 66 2, 5| però che non solamente ruba el principato, che è di tutto 67 2, 5| principato, che è di tutto el popolo, ma ancora si usurpa 68 2, 5| E da questo seguita, ch’el tiranno abbia virtualmente 69 2, 5| Secondo, perché avendo posto el suo fine nel stato che tiene, 70 2, 5| interviene, perché ha posto el fine suo in tale stato, 71 2, 5| molto vigilante. Ed essendo el fine cattivo, ogni cosa 72 2, 5| perverso stato: onde è come el diavolo, re delli superbi, 73 2, 5| sua gran superbia. Cosí el tiranno tutti li beni che 74 2, 5| maggiore e piú sagace diavolo, el quale si transfigura nello 75 2, 5| maggiore colpo.~Ancora, el tiranno è pessimo quanto 76 2, 5| l’altra bassa e fa forte el tiranno. Terzio, cerca sempre 77 2, 5| casa.~Studia di fare ch’el popolo sia occupato circa 78 2, 5| che lui non vuole alterare el governo della città, ma 79 2, 5| reputino obligati a lui, e che el popolo lo reputi clemente 80 2, 5| piú onestamente aggravare el popolo, dicendo che bisogna 81 2, 5| promettendo di pagarli el giusto prezzo, e poi non 82 2, 5| volte il minore fratello, o el minore della casa, o che 83 2, 5| tienlo appresso di sé.~Ancora el tiranno in ogni cosa vuole 84 2, 5| cerca sempre di essere el primo; e quando per sua 85 2, 5| in sé male, o di denegare el bene; però dice parole mozze, 86 2, 5| principi, e poi, non dicendo el secreto che ha, fa consiglio 87 2, 5| iustizia.~Insomma, sotto el tiranno non è cosa stabile, 88 2, 5| li peccati e mali che fa el tiranno; ma questi basteranno 89 2, 6| beni delle città, e’ quali el tiranno impedisce;~e che 90 2, 6| Firenze.~ ~Capitolo terzio~ ~S’el governo del tiranno è pessimo 91 2, 6| quella non si va, se non per el mezzo del ben vivere cristiano, 92 2, 6| questi, né che piú guastino el vero culto divino e ben 93 2, 6| altare: perché crescendo el culto divino e il bene vivere, 94 2, 6| vivere, è necessario ch’el governo si facci perfetto. 95 2, 6| orazioni communi di tutto el popolo nelle sollennità; 96 2, 6| per la iustizia si ferma el regno. Cresceria ancora 97 2, 6| ancora per questo ben vivere el regno in ricchezze, perché, 98 2, 6| publico infinito tesoro, per el quale pagheriano li soldati 99 2, 6| massime che, intendendo el loro buon governo, li mercatanti 100 2, 6| infinito tesoro, e dilateriasi el regno suo in molte parte; 101 2, 6| cosa che piú abbia in odio el tiranno che il culto di 102 2, 6| discacciare l’altro; e però el tiranno si sforza, quanto 103 2, 6| si sforza, quanto può, ch’el vero culto di Cristo si 104 2, 6| corrompere la gioventú, e tutto el ben vivere della città, 105 2, 6| specchio di religione a tutto el mondo: onde noi vediamo 106 2, 6| cresce e fruttifica per el verbo di Dio, che farebbe 107 2, 6| però che è noto a tutto el mondo, che li Fiorentini 108 2, 6| in lei e nell’altre città el governo tirannico; però 109 2, 6| Italia.~Ancora piú confirma el detto nostro, che non può 110 2, 6| nostro, che non può durare el governo tirannico longamente, 111 3, 7| per forza delle arme si fa el tiranno, e alla forza non 112 3, 7| a poco a poco, pigliando el dominio di quella, come 113 3, 7| li danari congregano a sé el popolo, e facilmente el 114 3, 7| el popolo, e facilmente el cittadino eccessivamente 115 3, 7| cittadini, dalla quale depende el governo della città, potendo 116 3, 7| tanti cittadini che facci el bisogno, volendo ciascuno 117 3, 7| crescendo a poco a poco el numero de’ cittadini che 118 3, 7| maggiore autorità, si fa el tiranno; e quando sono piú, 119 3, 7| tale autorità, bisogna ch’el popolo si divida, e che, 120 3, 7| e li onori sia in tutto el popolo, acciò che uno cittadino 121 3, 7| congregare ogni giorno tutto el popolo, bisogna instituire 122 3, 7| questa autorità da tutto el popolo: ma perché il piccolo 123 3, 7| questo numero di cittadini, el quale si domanda el Consiglio 124 3, 7| cittadini, el quale si domanda el Consiglio grande, e avendo 125 3, 7| che ognuno debba piú amare el ben commune ch’el proprio; 126 3, 7| amare el ben commune ch’el proprio; e per quello è 127 3, 7| mano in mano, per firmare el Consiglio e stabilire el 128 3, 7| el Consiglio e stabilire el stato del signore della 129 3, 7| sería destrutto e si faria el tiranno nella città.~Terzio, 130 3, 7| Terzio, bisogna provedere ch’el non sia troppo aggravato, 131 3, 7| acciò che ognuno passi per el suo vaglio, per tôr via 132 3, 7| suo vaglio, per tôr via el principio della tirannia, 133 3, 8| non avendo quasi altro ch’el fondamento, debbe ciascuno 134 3, 8| queste quattro cose.~Prima, el timore di Dio; perché certa 135 3, 8| ogni cosa; e noi vediamo ch’el governo delle cose naturale 136 3, 8| però che, risguardando el fine del governo, non poteriano 137 3, 8| altra parte, meriteriano ch’el ben commune da Dio fusse 138 3, 8| Romani dilatorono tanto el suo imperio, questa se ne 139 3, 8| opera, cioè augumentando el ben commune della città 140 3, 8| e delli altrui peccati, el quale li illumineria quando 141 3, 8| loro dato da Dio, né essere el loro bisogno, né temere 142 3, 8| divisione, né fare iustizia, el governo fatto da Dio starà, 143 3, 8| hanno voluto né seguitare el lume naturale, che dimostra 144 3, 8| il vero loro governo, né el sopranaturale, del quale 145 3, 9| terzio~ ~Essendo, dunque, el presente governo piú di 146 3, 9| multiplicherrà per questo el culto divino; però che Dio, 147 3, 9| meritoria. Conciosia dunque ch’el governare bene una communità, 148 3, 9| premiato da Dio, dicendo el nostro Salvatore, che nel 149 3, 9| benedicti dal Padre, possedete el regno a voi apparecchiato 150 3, 9| bene una città grande, per el governo buono della quale 151 3, 9| forza defendere, si libera el paese da ladri e assassini, 152 3, 9| beni? Item, ogni simile ama el suo simile, e tanto piú 153 3, 9| infelicità eterna, perché el tiranno è quasi sempre incorrigibile, 154 3, 9| assolvano, dimostrandoli el bianco per el nero: e però 155 3, 9| dimostrandoli el bianco per el nero: e però è misero in 156 3, 9| quelli ancora, che seguitano el tiranno, participano della 157 3, 9| re e signore de’ signori, el quale col Padre e Spirito


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