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Girolamo Savonarola
Trattato sul governo di Firenze

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


34-fonda | forti-pubbl | publi-zelo

     Trattato,  Capitolo
1 | 34 2 2, 5| singulare. E molte volte abbassa occultamente li uomini grandi, 3 2, 5| dalli suoi complici per abbassarli, o farli mal capitare, le 4 2, 5| grandi, e, poi che li ha abbassati, li esalta manifestamente 5 | abbiano 6 1, 1| pensarle, anzi a udirle, sono abbominevoli, le quali né fa né si imagina 7 3, 8| congregano volentieri dove abita la iustizia: e Dio, per 8 2, 5| però ha in proposito, o in abito, tutti li peccati del mondo. 9 2, 5| volte, massime in tempo di abondanzia e quiete, lo occupa in spettaculi 10 3, 9| bono governo nella città, abunderà di ricchezze, e per tutto 11 2, 4| tutti li suoi mancamenti, e abusione, e gravi peccati, e quelli 12 1, 2| e pessimo, perché spesso accaderia la persecuzione e morte 13 2, 4| nientedimeno qualche volta accadono piú grandi inconvenienti 14 2, 4| ognuno si guardi, non dico di accennare tal cosa, ma etiam di pensarla. 15 2, 4| ragionasse, ma etiam chi tal cosa accennasse; e in ogni altro peccato 16 2, 4| buono governo, quanto piú si accosta a quello, tanto piú è perfetto; 17 2, 4| acquista la sua perfezione per accostarsi al suo fine e, discostandosi 18 1, 1| diligenzia cerca di mantenere e accrescere il ben commune e inducere 19 2, 4| minuire pena alcuna, anzi accrescerla per dare esemplo a tutti, 20 2, 4| come la gocciola della acqua a poco a poco cava la petra. 21 2, 4| imperfetto: perché ogni cosa acquista la sua perfezione per accostarsi 22 3, 9| di ridurlo a perfezione, acquisteranno felicità terrena, spirituale 23 3, 8| tanti insidiatori e pochi adiutori: ma perché Dio vuole che 24 3, 9| o dove vorranno, senza adomandare licenzia al tiranno; e maritare 25 2, 5| buoni sempre tiene l’occhio adosso, e non si fida di loro, 26 2, 6| religiosi e quelli che lo adulano. E sempre cerca di corrompere 27 2, 5| che ognuno si sforzi di adularlo e di essere con lui; e ha 28 2, 6| corrompere la mente sua con adulazione e presenti. E fa dare li 29 | affatto 30 3, 8| illumineria quando fussino di tale affezione ben purgati. Oltra di questo, 31 2, 5| per potere piú onestamente aggravare el popolo, dicendo che bisogna 32 1, 2| togliessi la roba alli ricchi, e aggravassi il popolo con molte angarie; 33 3, 7| provedere ch’el non sia troppo aggravato, cioè che per ogni minima 34 | ai 35 2, 4| l’anima si debbe sempre aiutare: onde non si debbe minuire 36 3, 8| buon membro della città e aiutarla, come ognun debbe volere, 37 2, 5| si escusa di non potere aiutarli, per acquistare fama e benivolenzia 38 1, 1| vivino insieme, acciò che uno aiuti l’altro, dando opera alcuni 39 | alcun 40 Pro | grado mio, lasciando ogni allegazione e superfluità di parole 41 3, 9| adulatori che lui ha, li quali alleggeriscono li suoi peccati, anzi li 42 2, 5| con cruciato di core; e si allegra delle ignominie del prossimo 43 3, 9| loro; e far nozze, e stare allegri, e avere quelli compagni 44 2, 5| essere solo glorioso. A’ suoi allevati, che sono di bassa condizione, 45 2, 4| perfetto; e quanto piú si allonga da quello, tanto è piú imperfetto: 46 2, 6| massime ministri dello altare: perché crescendo el culto 47 | altrui 48 2, 5| è astuto e piú cattivo e amaestrato da maggiore e piú sagace 49 3, 7| nelle città uno tiranno, amando molto li cittadini l’onore 50 3, 8| questo, essendo concordi e amandosi insieme, Dio remuneraria 51 3, 8| alle sue voglie proprie, né amarsi insieme, ma stare sempre 52 2, 5| dimonstrare al popolo che è amatore delle virtú: nientedimeno 53 2, 5| per assicurarsi; e però amazza o fa male capitare li uomini 54 2, 5| ordinarii, per favorire e per amazzare o abbassare chi piace a 55 2, 5| audienzia breve e risposte ambigue; e vuole essere inteso a 56 3, 9| regna in saecula saeculorum. Amen.~ ~LAUS DEO~ ~ ~ ~ 57 1, 3| entrassi se non chi era suo amico. E però, essendo rimasa 58 1, 1| diversi modi da martoriarsi e ammazzarsi. Oltre a queste cose, nelli 59 1, 2| delle cose umane, che si amministra per uno governatore, di 60 1, 2| spirituale come temporale, o sia amministrato per uno solo, o per li principali 61 3, 7| perché li cittadini male amorevoli alla sua città sono piú 62 3, 8| parte di quelli che non sono andati retti in questo governo, 63 2, 6| sempre il regno delli Giudei andava di bene in meglio: e questo 64 1, 1| conversazione umana e tutto el mondo anderia in confusione. Alcuni uomini 65 1, 2| aggravassi il popolo con molte angarie; altrimenti non si poteria 66 2, 5| quale si transfigura nello angelo della luce per dare maggiore 67 2, 5| nuovi modi di gravezze e angherie, per congregare pecunia; 68 1, 1| sicuri, massime perché non è animale piú cattivo dell’uomo che 69 1, 3| e il ben commune, che li animi del popolo sono sempre stati 70 1, 3| buoni, per la sagacità e animosità de’ cittadini cattivi o 71 1, 3| suo naturale e contra la antiqua consuetudine; la qual cosa 72 1, 3| fiorentino, avendo preso antiquamente el reggimento civile, ha 73 2, 6| che per brevità lascio, appare manifestamente che, se in 74 2, 5| non è garzone di qualche apparenza che sia sicuro. Sería longa 75 2, 5| fraude.~Similmente cerca di apparire relligioso e dedito al culto 76 3, 8| ha dato, fa le cose che appartengono al governo umano prima imperfette, 77 2, 5| seguita che inordinatamente appetisca la roba: onde ogni tiranno, 78 2, 5| commune, oltra le cose che appetisce e toglie delli particulari 79 2, 5| e templi, e le arme sue appicca per tutto: e nutrisce cantori 80 3, 8| sua, ma loro non vogliono aprire le orecchie, li quali Dio 81 1, 3| come si vede nelli popoli aquilonari; e quelli che hanno ingegno, 82 3, 9| letizia delli boni, che aranno una certa felicità spirituale 83 3, 9| premio al maestro e allo architettore, che alli manuali; e simile 84 3, 8| Di quello che arebbono a fare li cittadini~per 85 3, 9| piú preziosa che l’oro e l’argento; e staranno securi nella 86 3, 7| reputazione aiuta l’uomo ad arricchirsi, bisogna provedere che niuno 87 2, 5| sparla di lui, bisogna che si asconda, perché lo perseguita etiam 88 Pro | come e quanto e quando si aspetta a uno religioso a trattare 89 2, 5| li cittadini di fuori e aspettare, e poi loro audienzia 90 3, 9| libera el paese da ladri e assassini, si custodisce li boni, 91 3, 8| suo imperio, questa se ne assegna: perché loro molto amavano 92 2, 5| abbassare li potenti, per assicurarsi; e però amazza o fa male 93 3, 9| lui, quanto piú a lui si assimiglia: essendo dunque tutte le 94 3, 9| ogni cosa che li piace e assimilarsi a lui piú che possono: e 95 2, 5| religioso, per parere di essere assoluto; ma, dall’altra parte, guasta 96 3, 9| relligiosi lo confessano e assolvano, dimostrandoli el bianco 97 1, 2| governo delle cose umane si assomiglia al governo del mondo e della 98 2, 5| constumato, tanto piú è astuto e piú cattivo e amaestrato 99 2, 6| tante sono state le loro astuzie, che hanno molte volte ingannati 100 3, 9| staranno securi nella sua città attendendo al governo delle case loro, 101 3, 8| amare il ben commune, ma attendere alle sue voglie proprie, 102 3, 7| cittadini: onde etiam li signori attendono alle cose importante e alli 103 3, 7| fussi eccessivamente ricco, atteso che li danari congregano 104 2, 5| o farli mal capitare, le attribuisce alli magistrati, e si escusa 105 1, 3| imprese, ancora è animoso e audace, come si è visto per esperienzia 106 2, 6| ben vivere si nutrisce e augumenta dal vero culto divino, debbono 107 2, 6| li quali si conservano e augumentano li regni; perché essendo 108 1, 1| infinite cose per nutrirlo, augumentarlo e conservarlo, alla preparazione 109 3, 8| ben commune da Dio fusse augumentato, onde, tra l’altre ragioni 110 3, 9| eterna, ma etiam grandemente augumenteranno li loro meriti, e crescerà 111 2, 5| cittadini, lui se ne monstra autore, e cerca che ognuno le ricognosca 112 2, 5| tiranno, quanto a questo, è avaro e ladro, però che non solamente 113 2, 5| le donne, che non se ne avedano, e ivi rimangano prese al 114 3, 9| dichiarato di sopra. Ultimo, averà ancora la infelicità eterna, 115 3, 8| fare, etiam perché li averia specialmente illuminati, 116 | avevo 117 2, 6| massime che in quello si avezzino da fanciullo, perché sono 118 1, 1| l’uomo goloso essere piú avido e piú insaciabile incomparabilmente 119 1, 1| li altri animali, non li bastando tutti li cibi, né tutti 120 2, 5| fa el tiranno; ma questi basteranno al presente trattato. E 121 1, 1| come fu santo Giovanni Battista e santo Paulo primo eremita 122 3, 9| iusti e dirà: - Venite, benedicti dal Padre, possedete el 123 3, 9| a tutti per farsi ognuno benivolo; dipoi, è privato della 124 3, 9| assolvano, dimostrandoli el bianco per el nero: e però è misero 125 3, 9| sta piú subietto a tutti, bisognando che serva a tutti per farsi 126 3, 7| poteria credere alcuno che bisognassi provedere, che niuno cittadino 127 1, 1| volendo vivere in pace, è bisognato trovare le leggie, per le 128 2, 6| lascia correre la grazia del bon governo per la gravezza 129 3, 9| perché si faranno legge bone circa la onestà delle donne 130 2, 5| che sia di manco virtú e bontà, per esaltare li maggiori 131 | breve 132 Pro | onnipotente Dio.~Prima, adunque, brevemente tratteremo dello ottimo 133 3, 7| modo che le elezioni siano brevi, e che si espedischino piú 134 Pro | che io scriva volgare e brevissimamente per piú commune utilità, 135 2, 5| li soldati. E per questa cagione ancora muove e fa muovere 136 1, 2| fare stare nelle buone e calde camere, con buone veste 137 3, 9| bisogneria che rimanesse in camicia: la qual cosa, quanto sia 138 2, 5| tutto: e nutrisce cantori e cantatrice, perché cerca di essere 139 3, 9| e viverà in iubilo e in canti e psalmi; e li fanciulli 140 3, 8| dignità, lasciassino da canto ogni loro proprietà e le 141 2, 5| appicca per tutto: e nutrisce cantori e cantatrice, perché cerca 142 3, 9| maggiore premio si al capitano dello esercito nell’arte 143 2, 5| al soldo principi e altri caporali, molte volte senza bisogno 144 2, 5| elimosine, edificare templi e cappelle, o fare paramenti, e simile 145 2, 5| alle delettazioni della carne. E perché non si può mantenere 146 2, 5| per la sua avarizia; ogni castità e pudicizia di donna sta 147 2, 6| libero in dire la verità, cautamente lo cerca di rimuovere dalla 148 2, 5| particulari cittadini con cautele e vie occulte, e qualche 149 2, 5| giostrare, in far correre cavalli, in dottrina; e in tutte 150 1, 3| governavano el popolo, non lo cavando del suo naturale e della 151 2, 6| le orazione essere state cavate di grandissimi pericoli 152 2, 5| le altre donne, acciò che cavino li secreti delli cittadini 153 1, 3| quali non ha mai voluto cedere, anzi finalmente si è difeso 154 3, 9| città il governo piú tosto celeste che terrestre, e sarà tanta 155 2, 5| e vuole essere inteso a cenni, perché pare che si vergogni 156 2, 4| tutti li cattivi uomini cercan di unirsi a lui, massime 157 2, 5| satelliti e complici, e cercandoli per li suoi figliuoli; e 158 3, 7| Perché dunque li cittadini cercano piú tosto degnità e reputazione 159 2, 6| del peccato di colui che cercasse o tentasse, o ancora desiderasse 160 3, 8| illumineria di quello che cercassino di fare, etiam perché 161 2, 6| questo culto, non tanto di cerimonie, quanto di verità, e di 162 | certi 163 2, 6| sono purgati, bisogna che cessi tale governo, perché, rimossa 164 1, 1| particulare: e tale governo si chiama tirannico. che abbiamo 165 1, 1| diversi tempi; e questo fu chiamato governo civile, perché appartiene 166 1, 3| come teologi, cognosceremo chiaramente che, considerata la natura 167 3, 8| totalmente senza iudicio, è chiaro che, se non fusse stato 168 Pro | seculari; nientedimeno, chiedendomi le Signorie Vostre che io 169 | ciascheduno 170 | Ciascun 171 3, 8| tre anni passati e non è cieco e totalmente senza iudicio, 172 3, 9| crescerà la corona loro in Cielo, perché Dio massimo premio 173 3, 9| di ogni sua cognizione, e circundato di peccati e di uomini perversi, 174 2, 6| cattivi preti e relligiosi e cittaddini?~Questo ancora piú conferma 175 2, 4| ogni popolo, che si governa civilmente, piú tosto sopportare ogni 176 2, 5| che el popolo lo reputi clemente e magnanimo, per acquistare 177 2, 4| che desiderano, li fanno coda; e quelli che sono buoni, 178 3, 9| grazia di Dio e di ogni sua cognizione, e circundato di peccati 179 1, 1| intelletto, per lo quale possino cognoscere quello che li è utile e 180 1, 3| filosofi naturali come teologi, cognosceremo chiaramente che, considerata 181 2, 5| importanzia, perché non si cognoschino le sue malizie. Secundo, 182 2, 5| della luce per dare maggiore colpo.~Ancora, el tiranno è pessimo 183 3, 8| sottomettessino alli suoi comandamenti, senza dubio li guidaria 184 3, 7| divida, e che, finalmente, combatta l’uno contra l’altro, e 185 3, 9| moltitudine delli peccati che ha commesso e fatto fare alli altri 186 3, 7| importante e alli sudditi commettano le minori, conservandosi 187 2, 5| bisogno di lui, essendo communemente tali persone superbe, e 188 2, 6| ed etiam per le orazioni communi di tutto el popolo nelle 189 1, 1| sono constretti a vivere in compagnia, o in città, o in castelle, 190 3, 9| cerca di rubare; e per le compagnie cattive fanno migliaia di 191 2, 4| pensarla. E chi in questo è compassionevole, o negligente a punire, 192 Pro | Signori, parmi cosa superflua componere altri libri di simile materia, 193 Pro | come sono ancora stati composti da noi li primi tre libri, 194 Pro | governo~della città di Firenze~composto ad instanzia delli eccelsi 195 3, 7| in una città cosí grande comprare tanti cittadini che facci 196 Pro | con quella grazia che ci concederà lo onnipotente Dio.~Prima, 197 1, 3| conservata da Dio.~Dunque concludiamo che, per la autorità 198 Pro | predichiamo scienzia sana e concorde alla ragione naturale e 199 1, 2| cioè, che tutto el populo concordemente facesse uno principe buono 200 3, 8| Oltra di questo, essendo concordi e amandosi insieme, Dio 201 3, 8| amavano insieme e stavano in concordia nel principio: e benché 202 2, 5| cose, nelle quale accade concorrenza, cerca sempre di essere 203 2, 6| uomini ricchi volentieri concorreriano alla città; e li vicini, 204 2, 5| adopera male o in proprie concupiscenzie, o in detrimento e derisione 205 2, 5| allevati, che sono di bassa condizione, la figliuole delli cittadini 206 2, 5| Della malizia e pessime condizioni del tiranno~ ~Capitolo secondo~ ~ 207 2, 5| hanno vie occulte, dove son condotte le donne, che non se ne 208 2, 5| contra li padri proprii, e conducongli a lui, cercando di implicare 209 2, 5| donne e figliuole d’altri conducono alla mazza, e massime nelli 210 2, 6| cittaddini?~Questo ancora piú conferma la sottilità delli ingegni 211 2, 5| relligiosi, e simulatamente si confessa da chi è veramente religioso, 212 3, 9| li tepidi relligiosi lo confessano e assolvano, dimostrandoli 213 2, 6| tutta la Italia.~Ancora piú confirma el detto nostro, che non 214 3, 7| altro che le ricchezze, non congregaria a sé la moltitudine delli 215 2, 6| spendendo superfluamente, congregariano nello erario publico infinito 216 3, 7| provedere, che chi non si congregassi al tempo debito, non essendo 217 1, 1| necessitati a vivere in congregazione delli altri, volendo vivere 218 2, 5| per servi: proibisce le congregazioni e ragunate, acciò che li 219 2, 6| nella città, e quivi si congregheria uno infinito tesoro, e dilateriasi 220 2, 5| paura che non facessino coniura contra di lui; e si sforza 221 1, 1| pacificamente e darsi alle virtú e conseguitare piú facilmente la felicità 222 3, 8| di Paradiso, e averiano conseguitate di molte grazie cosí spirituali 223 3, 8| altro: ma se voi lo farete, conseguiterete le felicità, le quali descriveremo 224 2, 6| questo ben vivere cristiano consèguiti da quelli principalmente 225 2, 5| non vuole che senza suo consentimento si faccino. Esalta nelli 226 3, 7| cittadini per pochi danari non consentirebbono che un si facessi tiranno; 227 3, 7| sudditi commettano le minori, conservandosi però sempre l’autorità di 228 2, 6| consigli, per li quali si conservano e augumentano li regni; 229 2, 5| ogni modo e via cerca di conservarsi: e però quanto il tiranno 230 1, 3| non sia stata governata e conservata da Dio.~Dunque concludiamo 231 2, 5| cerca di essere dimandato conservatore del bene commune, e dimonstrasi 232 1, 3| Non si può dubitare (chi considera diligentemente quello che 233 1, 3| perso el iudicio naturale, considerando in quanti periculi è stata 234 1, 2| instituire qualche governo, prima considerano la natura del popolo; e 235 3, 8| cittadini fiorentini volessino considerare diligentemente e col iudicio 236 3, 7| roba e la vita, massime considerato che dal buono governo procedono 237 1, 3| E, se piú diligentemente consideriamo, intenderemo che non solum 238 2, 5| ministri, ed etiam tra li consiglieri e familiari suoi; perché 239 3, 9| Non può avere mai una vera consolazione senza tristizia, perché 240 2, 6| nel novo Testamento, di Constantino Grande e di Teodosio e d’ 241 1, 2| governo sia piú unita e constretta in uno che in piú, seguita 242 1, 2| forza quando ha unite e constrette insieme le sue parti, che 243 1, 1| questi, tutti gli altri sono constretti a vivere in compagnia, o 244 3, 9| impedito. Nè serà alcuno constretto con minacce a non fare iustizia 245 1, 2| distragono in parte, ma tutti si constringono nello amore o nel timore 246 2, 5| di fuori si dimonstra piú constumato, tanto piú è astuto e piú 247 3, 9| quanto sia difficile a chi è consueto vivere in tanta superbia 248 1, 3| etiam male, perché tali consuetudini sono fatte a loro naturale.~ 249 2, 5| proprio; e si sforza di farli consumare la roba in conviti e in 250 3, 8| saranno da Dio a poco a poco consumati, e a’ loro figliuoli sarà 251 3, 8| da Dio starà, e loro si consumeranno insieme, e saranno da Dio 252 3, 9| afflizioni di animo e timori e continui pensieri, e massime che 253 2, 6| vivere dentro, rimossa la contradizione de’ tepidi e cattivi preti 254 2, 5| corrompere, perché sono contrarie al suo governo iniusto; 255 3, 9| per povertà, a far cattivi contratti, però che, essendo bono 256 2, 5| è invidioso, e sempre si contrista della gloria delli altri 257 2, 5| piú salvatichi che si può, conturbando le amicizie loro, e dissolvendo 258 1, 2| natura di tale popolo si convengano. Ora vediamo quale di questi 259 1, 3| questo è piú naturale e conveniente di ogni altro governo, ancora 260 Pro | denegare tal cosa, essendo convenientissima al Stato vostro, e utile 261 1, 1| altri, o per non potere convenire in uno, o per parergli meglio 262 1, 3| che dicono tale governo convenirsi alli popoli che sono di 263 1, 2| se questo governo non li convenissi, si sforzano di darli el 264 2, 5| cose, per ostentazione. Conversa etiam con relligiosi, e 265 2, 5| parente, abbino amicizia e conversino con le altre donne, acciò 266 Pro | Proemio~ ~ ~Avendo scritto copiosamente, e con grande sapienzia, 267 2, 6| in tenebris lumen rectis corde, cioè: nelle tenebre delle 268 3, 9| loro meriti, e crescerà la corona loro in Cielo, perché Dio 269 3, 8| remeritò di beni temporali correspondenti alla opera, cioè augumentando 270 2, 6| guasto ogni bono governo, corrompendo le menti delli re e principi 271 1, 1| naturale si governano e corrono all’erbe medicinali; le 272 2, 5| possino nuocere.~Chi non lo corteggia e chi non si presenta alla 273 Pro | sono venute e le altre di corto hanno a venire; e, ultimo, 274 1, 1| né di case, né di cibi cotti e preparati, né di conversazione 275 3, 7| necessario, dipoi che è creato, fare tre cose.~Prima, stabilirlo 276 3, 8| volere, bisogna prima che creda questo Consiglio e civile 277 3, 7| sottomettono a chi loro credono che li possa dare. E cosí, 278 2, 6| persecuzioni e impedimenti, la cresce e fruttifica per el verbo 279 3, 9| augumenteranno li loro meriti, e crescerà la corona loro in Cielo, 280 2, 6| il culto divino stava o cresceva, sempre il regno delli Giudei 281 Pro | la simplicità della vita cristiana essere somma sapienzia; 282 1, 3| animoso, come si legge nelle cronice delle guerre che ha fatte 283 2, 5| volte dissimuli e oda con cruciato di core; e si allegra delle 284 1, 1| non fanno le bestie cosí crudeli guerre insieme, massime 285 2, 5| iniurie cerca con grande crudelità di vindicare, per dare timore 286 1, 1| fare bestia alcuna. Nella crudeltà ancora li supera, perché 287 1, 2| nello Evangelio: “Niuno cuce il panno nuovo al vecchio, 288 | cui 289 1, 1| cibi, né tutti li modi di cuocerli, che si truovano nel mondo, 290 2, 5| voglia fare; e insino alli cuochi del palazzo e famigli de’ 291 1, 1| suo bene particulare, non curando delle virtú delli uomini, 292 3, 7| ben commune, però non si curano di ragunarsi al Consiglio ( 293 3, 9| da ladri e assassini, si custodisce li boni, e mantiensi il 294 | dagli 295 2, 5| li officii della città e dandogli a loro. E se qualche mercatante 296 2, 5| usurpando li beneficii e dandoli alli suoi satelliti e complici, 297 3, 9| mal tolta e a rifare tanti danni fatti, che bisogneria che 298 3, 9| certa felicità terrena.~Dapoi ne seguiterà la felicità 299 3, 9| grandemente ognuno, quanto premio darà a chi governerà bene una 300 3, 9| che a loro piaceranno; e darse alle virtú, o delli studii 301 3, 7| per forza: però che ognuno debba piú amare el ben commune 302 2, 4| incorrere nel governo tirannico, debbeno tali popoli con ogni studio 303 1, 1| dello intelletto è molto debile, massime nella puerizia, 304 1, 3| machinare insidie per la debilità dello ingegno, anzi lo seguitano 305 3, 7| si congregassi al tempo debito, non essendo legittimamente 306 Pro | del pessimo. Terzio, noi dechiareremo qual sia il fundamento da 307 3, 9| altrimenti contra la loro forza defendere, si libera el paese da ladri 308 3, 7| cittadini cercano piú tosto degnità e reputazione nella città, 309 | dei 310 1, 2| con buone veste e cibi delicati, li faria subito infirmare 311 3, 9| in tanta superbia e tante delizie, ognuno facilmente lo può 312 2, 5| piace a lui. Usurpasi li denari del commune, e truova nuovi 313 Pro | essere somma sapienzia; e denunziare le cose future, delle quali 314 3, 9| saeculorum. Amen.~ ~LAUS DEO~ ~ ~ ~ 315 3, 7| altri cittadini, dalla quale depende el governo della città, 316 2, 4| perfezione e facilmente deprava ogni cosa buona. Ma quando 317 2, 5| parte dell’anima sua sia depravata. La memoria sua sempre si 318 2, 6| fanno da quelli che sono deputati al culto divino e dalli 319 2, 5| concupiscenzie, o in detrimento e derisione del prossimo, perché è pieno 320 1, 3| la pietra è inclinata a descendere e non si può fare salire 321 3, 8| conseguiterete le felicità, le quali descriveremo nel sequente capitolo.~ ~ ~ 322 2, 4| maggiore intelligenzia, lo descriverremo nel sequente capitolo, quanto 323 3, 8| debbe ciascuno cittadino desiderare e operare, quanto può, di 324 2, 6| cercasse o tentasse, o ancora desiderasse di essere o di fare tiranno 325 2, 5| piena di odii e perversi desiderii, la imaginazione di false 326 1, 1| natura, ma al suo sfrenato desiderio. E similmente supera tutti 327 2, 6| mal governati da altri, desiderrieno il loro governo. E per la 328 2, 4| dal ben commune ed è piú destruttivo di quello. Item, queste 329 3, 7| perché incontinente sería destrutto e si faria el tiranno nella 330 1, 3| questa era l’ultima sua destruzione; ma il consiglio e governo 331 3, 7| Capitolo primo~ ~Avendo noi determinato che nella città di Firenze 332 2, 5| proprie concupiscenzie, o in detrimento e derisione del prossimo, 333 1, 3| libertà: e questo molto meglio dichiara la esperienzia, che è maestra 334 3, 7| ricchezze de’ cittadini però diciamo che le ricchezze non sono 335 2, 4| che ognuno si guardi, non dico di accennare tal cosa, ma 336 | dietro 337 3, 9| provede a molti miseri, si difende le vidue e pupilli, si cava 338 2, 5| acciò che lo difendino, difendendo in questo modo ancora sé 339 2, 5| fanciulle, o a persone povere, e difendendole molte altre volte etiam 340 2, 5| pupilli, fingendo di volerli difendere; e toglie le possessioni 341 1, 1| cibo, di veste e d’arme da difendersi: e ancora, quando si infermano, 342 2, 5| dalla iustizia, acciò che lo difendino, difendendo in questo modo 343 1, 3| cedere, anzi finalmente si è difeso e ha riportata vittoria. 344 1, 1| mezzi al proprio fine, senza difetto, se già non sono impedite 345 2, 4| pessimo, nientedimeno è grande differenzia dal governo di colui che 346 2, 4| delli altri, perché è piú difficil cosa impedirlo e spegnerlo. 347 2, 6| fanciullo, perché sono dipoi piú difficili a sanare e piú atti a fare 348 2, 4| loro, cioè l’entrate e le dignitate, nientedimeno, rimanendo 349 2, 4| parti, e cosí si comincia a dilacerare il ben commune e la pace, 350 3, 8| ben commune della città e dilatando lo imperio loro per tutto 351 1, 2| quando le sono sparse e dilatate. ~Conciosia, adunque, che 352 2, 6| governati, e il culto divino si dilateria, e la fede e il ben vivere 353 2, 6| congregheria uno infinito tesoro, e dilateriasi el regno suo in molte parte; 354 3, 8| altre ragioni che li Romani dilatorono tanto el suo imperio, questa 355 2, 5| e cerca di vendicarsi, e dimenticasi presto li beneficii delli 356 3, 8| lasciassino tutti li odii, e dimenticassino tutte le iniurie delli tempi 357 2, 4| seguitano infiniti mali, come dimonsterremo di sotto; perché, quando 358 2, 5| quanto il tiranno di fuori si dimonstra piú constumato, tanto piú 359 2, 5| suo vuole essere occulto, dimonstrando di fuora di non governare, 360 2, 5| savio e buono, lo fa per dimonstrare al popolo che è amatore 361 2, 5| conservatore del bene commune, e dimonstrasi mansueto ancora nelle cose 362 1, 2| il bene della città, come dimosterremo di sotto. E se in tale popolo 363 3, 7| secondo che la esperienzia va dimostrando di mano in mano, per firmare 364 3, 9| confessano e assolvano, dimostrandoli el bianco per el nero: e 365 Pro | la fede essere vera; e di dimostrare la simplicità della vita 366 | dinanzi 367 1, 2| tutti li fideli, e in ogni diocesi, anzi in ogni parrocchia 368 3, 9| si volterà alli iusti e dirà: - Venite, benedicti dal 369 3, 7| abbiamo detto, e quello diremo nel sequente capitolo, non 370 2, 6| vivere cristiano, però che è direttamente suo contrario, e uno contrario, 371 2, 6| e uno contrario, cerca discacciare l’altro; e però el tiranno 372 2, 5| Sería longa cosa volere discorrere per tutti li peccati e mali 373 2, 4| governo cattivo di molti si discosta manco dal bene commune, 374 2, 4| accostarsi al suo fine e, discostandosi da quello, diventa imperfetta. 375 3, 7| perdere la sua signoria e disfarsi), si vorria provedere, che 376 1, 3| sparso di molto sangue e disfatte molte case e sequitate discordie 377 3, 7| entri chi è pericoloso a disordinare; e ancora, che niuno cittadino 378 3, 7| presto partorirebbe qualche disordine, bisogna limitare per tal 379 1, 2| piace uno e a chi piace o dispiace un altro; e non rimane el 380 2, 5| altri, benché molte volte dissimuli e oda con cruciato di core; 381 2, 6| per la discordia si sono dissipati. Quinto, per la iustizia 382 2, 5| conturbando le amicizie loro, e dissolvendo li matrimonii e parentadi, 383 1, 2| e quello obedire, non si distragono in parte, ma tutti si constringono 384 1, 1| volendo che tali governassino, distribuendo tra loro li magistrati in 385 2, 5| onori e dignità, che si distribuiscono alli cittadini, lui se ne 386 2, 4| queste ragioni aiuta la diuturnità, perché il governo di uno 387 3, 7| che tale signore non possi diventare tiranno: perché come qualche 388 Pro | buon governo, acciò che diventi ottimo, in essa città di 389 2, 5| altre voluttà, acciò che diventino poveri, e lui solo rimanga 390 3, 7| bisogna ch’el popolo si divida, e che, finalmente, combatta 391 1, 2| el principe, el popolo si dividerebbe in parte, e ne seguiteria 392 2, 4| usurpino el bene commune e lo dividino tra loro, cioè l’entrate 393 2, 4| cattivo, incontinente è diviso in piú parti, e cosí si 394 3, 9| quale è delli maggiori e piú dolci beni che possa avere l’omo 395 3, 7| di cittadini, el quale si domanda el Consiglio grande, e avendo 396 1, 1| diversi tempi; e questo fu domandato governo delli ottimati. 397 3, 7| poco a poco, pigliando el dominio di quella, come si è fatto 398 2, 5| vergogna o per paura gliele doni; e ha appresso di sé li 399 1, 1| le creature, che hanno el dono dello intelletto, come è 400 | dopo 401 2, 6| grandissimi pericoli e da Dio dotate di innumerabili beni spirituali 402 2, 6| verità, e di buoni e santi e dotti ministri della Chiesa, e 403 2, 4| perché li membri vanno drieto al capo, e con gran difficultà 404 1, 3| del Re di Francia, non è dubbio ad alcuno, che si è trovato 405 | due 406 3, 7| esperienzia. Io non vorria eccedere li termini del stato mio, 407 1, 1| perfezione o di tanta bestialità, eccetti questi, tutti gli altri 408 | eccetto 409 2, 5| di sé li adulatori, che eccitano quel tale ed esortano a 410 2, 5| del commune molte volte edifica palazzi grandi e templi, 411 2, 6| che sia rimosso ancora lo effetto. Se dunque tal governo non 412 1, 2| buono, sia migliore e piú efficace degli altri. Item, essendo 413 1, 1| libero arbitrio da potere eleggere liberamente quello che a 414 3, 9| noi vediamo che chi fa una elemosina, o pasce pochi poveri, è 415 3, 9| me. - Se dunque, per le elemosine particulari, Dio premierà 416 3, 8| rimangono superiori, perché sono eletti nelle dignità volentieri 417 3, 7| raguna, e trovare modo che le elezioni siano brevi, e che si espedischino 418 2, 5| alle chiese, fare certe elimosine, edificare templi e cappelle, 419 1, 3| che in tali magistrati non entrassi se non chi era suo amico. 420 2, 4| dividino tra loro, cioè l’entrate e le dignitate, nientedimeno, 421 3, 7| de’ cittadini che non vi entri chi è pericoloso a disordinare; 422 | erano 423 2, 6| superfluamente, congregariano nello erario publico infinito tesoro, 424 1, 1| governano e corrono all’erbe medicinali; le quali cose 425 1, 1| Battista e santo Paulo primo eremita e molti altri; o vero, che 426 2, 5| punizioni di quelli che errano, o che sono incolpati dalli 427 3, 8| non poteriano facilmente errare nelle cose ordinate a lui. 428 2, 5| che sia superbo, volendo esaltarsi sopra li suoi equali, anzi 429 1, 3| iusto e buono. Ma se noi esaminiamo bene le sentenzie e ragioni 430 2, 6| dentro e di fuori, e fra escommunicazioni e male persuasioni, si vive 431 2, 5| attribuisce alli magistrati, e si escusa di non potere aiutarli, 432 1, 3| facilmente le mettono in esecuzione, come si è visto sempre 433 2, 4| anzi accrescerla per dare esemplo a tutti, acciò che ognuno 434 3, 8| perché Dio vuole che noi ci esercitiamo con lo intelletto e libero 435 3, 9| si al capitano dello esercito nell’arte militare, che 436 2, 4| spegnere, o per morte, o per esilio, o per altri modi, li cittadini, 437 2, 5| che eccitano quel tale ed esortano a fargliene un presente: 438 Pro | non mi rincrescerà prima espedire questo trattatello; e dipoi, 439 3, 7| elezioni siano brevi, e che si espedischino piú presto che si può. Noi 440 2, 5| tra li parenti, e ha li esploratori e le spie in ogni loco, 441 3, 7| per quello è obligato ad esporre la roba e la vita, massime 442 3, 7| non vuole fare per amore, essendone debitore, lo faccia per 443 | essendosi 444 | esso 445 | est 446 2, 5| li uomini scelerati e lo esterminio delli iusti. Ed è sommamente 447 1, 3| civile o contra li nimici esterni, è molto terribile e animoso, 448 2, 5| cittadini, ma piú tosto con li estranei. E tiene le amicizie de’ 449 2, 4| tiranno alcuno, punendo di estrema punizione non solamente 450 2, 5| perseguita etiam insino nelle estreme parti del mondo; e con tradimenti, 451 3, 9| come nelle spirituali ed eterne: onde perdono la libertà, 452 3, 8| nell’altro staranno nel foco eterno, poiché non hanno voluto 453 1, 2| il nostro Salvatore nello Evangelio: “Niuno cuce il panno nuovo 454 3, 8| male affezioni e invidie excecano l’occhio dello intelletto 455 2, 6| da Dio, come è scritto: Exortum est in tenebris lumen rectis 456 1, 2| seguiteria la guerra civile, faccendosi diversi capi: tra li quali 457 | facciamo 458 | facciano 459 2, 5| senza suo consentimento si faccino. Esalta nelli officii molte 460 | facesse 461 | facessi 462 1, 3| perché contra di lui non son facili a machinare insidie per 463 2, 6| ne ha pratica; onde saria facilissima cosa instituire in lui uno 464 1, 1| quello che li è inutile, e la facultà del libero arbitrio da potere 465 | fagli 466 3, 8| non averiano li occhiali fallaci; però che, risguardando 467 2, 5| credito, cerca di farlo fallire, acciò che niuno abbia credito 468 3, 7| e chi fussi trovato in fallo, senza remissione alcuna 469 2, 5| desiderii, la imaginazione di false e cattive representazioni; 470 3, 9| perché quando io avevo fame e sete e che io era nudo 471 2, 5| alli cuochi del palazzo e famigli de’ magistrati non vuole 472 2, 5| etiam tra li consiglieri e familiari suoi; perché cosí come il 473 2, 6| in quello si avezzino da fanciullo, perché sono dipoi piú difficili 474 3, 9| vivere e il culto divino, e fannosi infiniti altri beni? Item, 475 2, 5| glorioso. E per le gran fantasie e tristizie e timori, che 476 | farà 477 | faranno 478 2, 6| per el verbo di Dio, che farebbe lei, quando fussi in essa 479 3, 9| migliaia di peccati, che non farebbono, e sono inquieti di core 480 2, 5| quel tale ed esortano a fargliene un presente: e molte volte 481 1, 2| si romperia il vecchio e fariasi maggiore scissura; e niuno 482 | farlo 483 2, 5| principi e li forestieri, per farsegli amici. E quando vede qualche 484 2, 5| loro qualche guadagno e farseli amici, e per potere piú 485 3, 9| maggiore pericolo e maggiori fatiche di mente e di corpo, che 486 3, 7| intelligenzie, né chiedere fave o suffragii; e chi fussi 487 2, 5| si dice, cosí maschi come femine, cosí preti e relligiosi 488 2, 6| cioè: per la iustizia si ferma el regno. Cresceria ancora 489 Pro | Trattato~di Frate Ieronimo da Ferrara~dell'Ordine de' Predicatori~ ~ 490 2, 5| lo occupa in spettaculi e feste, acciò che pensi a sé e 491 2, 5| quali sa che li saranno fidele, perché non hanno generosità 492 1, 3| ragioni delli sapienti, cosí filosofi naturali come teologi, cognosceremo 493 2, 5| Spoglia le vedove e pupilli, fingendo di volerli difendere; e 494 1, 1| governate e menate alli fini proprii da Dio e dalla natura 495 3, 9| massime una tale quale è la fiorentina, sia opera eccellente, e 496 3, 7| dimostrando di mano in mano, per firmare el Consiglio e stabilire 497 2, 6| dice Salamone: Iustitia firmatur solium, cioè: per la iustizia 498 2, 6| loro peccati son venuti li flagelli di Dio nel popolo, e che 499 3, 8| nell’altro staranno nel foco eterno, poiché non hanno 500 3, 8| avendo quasi altro ch’el fondamento, debbe ciascuno cittadino


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