Canto, strofa
1 Ded1 | sempre in luoco di onorato padre riverito, vi dono, e al
2 Ded1 | e anco per rispetto del padre loro, che tanto sempre le
3 Ded1 | occhi di quale e quanto padre sono figliuoli? Ma tornando
4 I, 57 | ed Enipeo,~Meandro e 'l padre di Dafne, Peneo.~
5 I, 73 | il frate sparse;~com'al padre il figliuol gli occhi ricopra~
6 II, 18 | Cillenio allor, per ubedir il padre,~si pose a i piedi le bell'
7 II, 27 | giusto quadre,~di quella il padre udir, udir la madre.~
8 II, 30 | Fu Pirro di Gonzaga il padre ch'io~or dir ti vuo', che
9 II, 31 | a ciò che dir volea,~il padre canterò col ceppo antico~
10 II, 85 | compagna~di molti figli padre vi divenne;~tra' quali è
11 II, 111| Annibal Bentivoglio le fu padre,~uomo ne l'armi chiaro e
12 III, 25 | de la natura~figliuolo e padre e sommo sacerdote:~questi
13 III, 39 | chino adorando il folgorante padre,~e diede il segno ch'ordinato
14 III, 84 | in le fattezze vive,~il padre la rimira con stupore~e
15 III, 113| piagnean veggiendo lagrimar il padre,~e Carlo fra l'amare lagrimette~
16 III, 136| colle~u' regna il vizio, padre d'ogni male.~Ogni durezza
17 IV, 12 | a' poeti ed a Vergilio 'l padre~piacque lodarle, restan
18 IV, 34 | si parte,~l'armigero del padre ricercando,~che da l'alta
19 V, 49 | rappresenta ancor il caro padre.~Ma chi sará giá mai ch'
20 V, 127| Questo è 'l figliuol e padre di natura,~a Febo ed Esculapio
21 VI, 71 | questo la Fortuna,~al sacro padre allor la vita tolse,~che
22 VI, 98 | vedesti ed ora credi;~ma 'l padre mio sacrato me ne tolse,~
23 VI, 115| originaro~di questo Iddio e padre de gli amanti:~e forse ben
24 VI, 121| amor e di voler l'Eterno Padre~quelle criò e fece l'alte
25 VI, 121| che non puoi vedere~col Padre fe' produr in tante squadre,~
26 VI, 123| che que' spirti rivolse al padre loro,~si chiami il primo
27 VII, 31 | ch'onesta e degna,~ché se padre ha, parente o servo a lato,~
28 VII, 51 | 51.~– E mi par, padre, che tu tocchi il regno~
29 VII, 66 | le sue pedate,~e dissi: – Padre e mastro reverendo,~tu mi
30 VII, 107| ventre di Dione, e Giove è il padre.~La prima è sempre buona
31 VIII, 21| natura è il mastro e 'l padre:~or ecco ch'argomento qui
32 IX, 89 | pone,~con riverenza come padre il suono~del dolce nome
33 X, 1 | 1.~Mentre che il padre mio tacendo stette,~in me
34 X, 3 | 3.~Saper che 'l Padre ingenerato il Figlio~generi
35 X, 28 | poteva senza~lasciar del padre l'increato seno,~s'egli
36 X, 74 | Piagnendo i' dissi poi: – Padre diletto,~quanto d'affanno
37 X, 75 | sostegno non ho che mi tenea?~Padre, non mi lasciar senza consiglio~
38 X, 120| la colpa purgar del primo padre.~A me ti volgi adunque,
39 XI, 66 | altre cose assai mi disse il padre,~de l'opre di vertú, sante
40 XI, 96 | crispar la fronte,~e 'l padre mesto dir: «Ahi sfortunato!»:~
41 XI, 105| argentate chiavi.~E dissi: – Padre, se la mia preghiera~può
42 XI, 137| 138.~– Ma dimmi, padre, de le quattro il nome,~
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