Canto, strofa
1 Ded1 | al vostro nome consacro, acciò che con queste, non potendo
2 I, 5 | lode apertamente i' mostre;~acciò che 'l nome vostro in ogni
3 I, 67 | 67.~Dammi fortezza, acciò di parte in parte~cantar
4 I, 87 | di Peneo la figlia fasse,~acciò Febo il pudor non le dispoglie.~
5 I, 91 | tempi,~e che durate ogni or, acciò che 'l mondo~piú la vertú
6 II, 4 | ritrovarlo,~e segni diede, acciò si correggesse~ed ammazzasse
7 II, 15 | sacro concistoro appella,~acciò che dica quanto porta in
8 III, 34 | mezzo dí la vista fisse,~acciò nel partorir non s'affatiche~
9 III, 92 | fronte,~l'alme tre Grazie, acciò ch'a quella nulla~mancasse
10 IV, 35 | ed egli fove e accresce,~acciò che 'l mondo in quest'errante
11 IV, 47 | sorelle or questa or quella,~acciò che tanto ben al mondo appaia,~
12 IV, 88 | suoi figliuoi li diede,~acciò si possa a chi vorrá mostrare,~
13 V, 95 | bella Ninfa fosse meco,~acciò mia guida innanzi a lei
14 VI, 104 | noti bene e che l'impare,~acciò di mente ancor una altra
15 VI, 108 | Amor: te solo i' chiamo,~acciò dica di te quanto dir bramo.~
16 VI, 117 | Amor si fan diverse forme,~acciò ch'egli a l'effetto si conforme.~
17 VI, 142 | ammorzarlo o intepidirlo cerca,~acciò talor non velenasse il core~
18 VII, 9 | deboli forze de l'ingegno,~acciò che chiaramente dir potesse~
19 VII, 10 | l petto:~m'aspiri Febo acciò scopra l'errore~ove si trova
20 VII, 94 | alma dal suo grave sonno,~acciò conosca in parte il primo
21 VII, 104 | piace ragionarne alquanto,~acciò si veggia il vero Amor e
22 VIII, 96 | questo, Amor tutti ci fece,~acciò che nostra stirpe non mancasse.~
23 VIII, 100| ciel il lor consiglio fêro,~acciò ch'audacia tal non si comporti,~
24 VIII, 101| ma darli qualche scampo,~acciò l'onor divin non si guastasse;~
25 VIII, 102| non è che pena si ritrove,~acciò che questo mostro ingrato
26 VIII, 105| come fu per mezzo fesso,~acciò se contra Dio giá mai s'
27 VIII, 108| copriva quel divin mistero,~acciò gl'impuri ed i profani a
28 VIII, 117| figmento e come si disserra,~acciò che sol i saggi con prudenza~
29 IX, 47 | pensier la medicina accerva,~acciò che l'opra non riesca vana,~
30 IX, 51 | rimedi a l'uomo insegna,~acciò l'aíti e sano lo mantegna.~
31 IX, 61 | piú che puote Iddio amico,~acciò che viva l'uom lieto e giocondo,~
32 IX, 117 | tempo Amor quella mantenne,~acciò venisse dove al fin pervenne.~
33 X, 41 | incende Amor, il regge e piega~acciò di caritate il camin sega.~
34 X, 43 | crucifisso:~questo fanno egli acciò che tu ti specchi~de la
35 X, 47 | al cor un aspro sprone,~acciò la via d'Amor non abbandone.~
36 X, 53 | stella lucerá del sant'Amore,~acciò non s'erri in l'intricata
37 X, 55 | colui che libertate agogna,~acciò che 'n servitú maggior non
38 X, 115 | che tu voglia~meco venir acciò ch'a i desïati~luoghi pervenga
39 XI, 138 | drittamente il tutto note,~acciò lo sappi dir alcuna volta.~
40 XI, 159 | soggietto giá s'ha presa,~acciò per morte mai non venga
41 XI, 175 | Carlo ogni or s'annode,~acciò che Europa piú non si consume,~
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