Canto, strofa

 1   I,  26 |    è beltate in lei, tant'è gientile.~
 2   I,  49 |   fiamma sempre sará d'alma gientile.~
 3  II,  105|   sangue Bentivoglio alto e gientile.~
 4 III,  116| saggia, piú leggiadra e piú gientile,~e di begli occhi l'una
 5 III,  129|     ogni cor rintuzzato fan gientile,~perché vuol Giove ogni
 6   V,  20 |  ratto si desta e fassi piú gientile,~tenendo nova vita e novo
 7   V,  40 |   ed ella con sembiante bel gientile~a me rivolta disse: – Qui
 8   V,  133|    su li rami il rossignuol gientile~piagneva dolcemente il suo
 9  VI,  135|    onde saggio divenne e sí gientile,~che mai non piacque a quel
10 VII,  25 |    ch'altro volle dir Fedro gientile~allor ch'Alceste nel Simposio
11 VII,  100|    tristo è l'un, l'altro è gientile.~Né ti voglio or narrar
12 VII,  111|     a fruir la beltá di Dio gientile,~l'altra, a produr diversi
13  XI,  18 |    landa, un pratel verde e gientile,~come l'erbetta gaiamente
14  XI,  126|     imprese desto,~Beatrice gientile d'Aragona,~che d'Ongheria
15  XI,  165|   ed era il suo contegno sí gientile,~che d'uom mortale non l'