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Cesare Sterbini
Il barbiere di Siviglia

IntraText CT - Lettura del testo

  • Atto II
    • SCENA XI
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SCENA XI

Il Conte e Figaro, indi Rosina.

FIGARO
Alfin, eccoci qua.

CONTE
Figaro, dammi man. Poter del mondo!
Che tempo indiavolato!

FIGARO
Tempo da innamorati.

CONTE
Ehi, fammi lume.
(Figaro accende i lumi.)
Dove sara' Rosina?

FIGARO

(spiando)
Ora vedremo Eccola appunto.

CONTE

(con trasporto)
Ah, mio tesoro!

ROSINA

(respingendolo)
Indietro,
anima scellerata; io qui di mia
stolta credulita' venni soltanto
a riparar lo scorno, a dimostrarti
qual sono, e quale amante
perdesti, anima indegna e sconoscente.

CONTE

(sorpreso)
Io son di sasso.

FIGARO

(sorpreso)
lo non capisco niente.

CONTE
Ma per pieta'

ROSINA
Taci. Fingesti amore
per vendermi alle voglie
di quel tuo vil Conte Almaviva

CONTE

(con gioia)
Al Conte?
Ah, sei delusa! oh me felice adunque
tu di verace amore
ami Lindor rispondi

ROSINA
Ah, si'! t'amai purtroppo!

CONTE
Ah, non e' tempo
di piu' celarsi, anima mia; ravvisa
(S'inginocchia gettando il mantello che viene raccolto da Figaro.)
colui che si' gran tempo
segui' tue tracce, che per te sospira,
che sua ti vuole; mira, o mio tesoro,
Almaviva son io, non son Lindoro.

ROSINA

(stupefatta, con gioia)
(Ah! qual colpo inaspettato!
Egli stesso? o Ciel, che sento!
Di sorpresa e di contento
son vicina a delirar.)

FIGARO
(Son rimasti senza fiato:
ora muoion di contento.
Guarda, guarda il mio talento
che bel colpo seppe far!)

CONTE
(Qual trionfo inaspettato!
Me felice! oh bel momento!
Ah! d'amore e di contento
son vicino a delirar.)

ROSINA
Mio signor! ma voi ma io…

CONTE
Ah, non piu', non piu', ben mio.
Il bel nome di mia sposa,
idol mio, t'attende gia'.

ROSINA
Il bel nome di tua sposa
oh, qual gioia al cor mi da'!

CONTE
Sei contenta!

ROSINA
Ah! mio signore!

ROSINA E CONTE
Dolce nodo avventurato
che fai paghi i miei desiri!
Alla fin de' miei martiri
tu sentisti, amor, pieta'.

FIGARO
Presto andiamo, vi sbrigate;
via, lasciate quei sospiri.
Se si tarda, i miei raggiri
fanno fiasco in verita'.
(guardando fuori del balcone)
Ah! cospetto! che ho veduto!
Alla porta una lanterna
due persone! che si fa?

CONTE
Hai veduto due persone?

FIGARO
Si', signore.

ROSINA, CONTE E FIGARO
Che si fa?
Zitti, zitti, piano, piano,
non facciamo confusione;
per la scala del balcone
presto andiamo via di qua.

FIGARO

(con angoscia)
Ah, disgraziati noi! come si fa?

CONTE
Che avvenne mai?

FIGARO
La scala

CONTE
Ebben?

FIGARO
La scala non v'e' piu'.

CONTE

(sorpreso)
Che dici?

FIGARO
Chi mai l'avra' levata?

CONTE
Quale inciampo crudel!

ROSINA

(con dolore)
Me sventurata!

FIGARO
Zitti zitti sento gente. Ora ci siamo.
Signor mio, che si fa?

CONTE
Mia Rosin, coraggio.

(Si avvolge nel mantello.)

FIGARO
Eccoli qua.

(Si ritirano verso una delle quinte.)




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