SCENA SESTA
Una lieta marcia annunzia l'arrivo de'
Grandi seguiti dalle guardie reali; Faraone
ed Osiride sono sul trono; indi Mambre,
che conduce fralle catene Mosè; poi
Aronne; in fine Elcìa scarmigliata ed
affannosa, seco conducendo Amenofi, ed
alcune donzelle ebree.
CORO DI GRANDI
Se a mitigar tue cure
Chiami un compagno al trono,
Signor, di tanto dono
Grati noi siamo a te.
Specchio di tue virtudi,
Al popolo, alle squadre,
Sarà, come già il padre,
Sostegno, amico e Re.
FARAONE
Sì, popoli di Egitto, io vi offro in lui
Di voi degno sovrano, e in voi pur gli offro
Sudditi di lui degni. Or stringi, o figlio,
Questo scettro real: del regno mio
Ti chiamo a parte, e teco
Ne divido il poter.
OSIRIDE
Se il Ciel concede
A' voti miei che le paterne imprese
Possa imitar, chi più di me beato?
(Più Elcìa non perderò: cangia il mio stato.)
FARAONE
Venga Mosè, venga, e l'opprima il peso
Del tuo regio splendore,
Dell'altrui fedeltà, del suo rossore.
MAMBRE
Il tuo desìo prevenni, e al regio piede
Io trassi già l'audace.
MOSÈ
(Umana cecità! sei pertinace!)
OSIRIDE
Alzami or tu la temeraria fronte.
Osiride son io... son pur quel desso,
Cui non ha guari, e in questa reggia osasti
La morte minacciar. Gli Dei, custodi
Della vita de' Re, mi alzaro al trono
Per far più chiare le tue fole. Or vieni,
Prostrato a questo piè, comincia, o vile,
A temermi, a tremar!
MOSÈ
Come tuo servo
Obbedisco al comando, e Re t'inchino:
Come di un Dio ministro alzo la voce,
E torno a minacciar: sciogli Israele,
Se te vuoi salvo, e il popol tuo; se il nieghi,
A cader ti prepara:
Tu ti credi sul trono, e sei sull'ara.
FARAONE
E nelle offese ei più imperversa?
ARONNE
(sorpreso nel vedere Mosè fra' lacci)
Oh Cielo!
Fu dunque ver quanto la fama intorno
Sparse di te? ah Osiride? che tenti?
OSIRIDE
Smentir falsi portenti,
Domar l'audacia ebrea.
ARONNE
Perché a farti tacer tarda Amaltea?
OSIRIDE
Son di soffrir già stanco...
Olà!
ELCÌA
(frapponendosi impetuosa, e seguita
dalle donzelle ebree)
Che fai? ti arresta, o Prence, e ascolta
Di un cor straziato ed a mancar vicino
Gli estremi sensi...
OSIRIDE
Elcìa!
FARAONE
Chi è mai costei?
MOSÈ
Signor, tu vedi in lei...
ELCÌA
La rea cagion di tanti affanni, e tanti...
Colei, che nata a Levi in sen, si rese
De' genitori e del suo Nume indegna...
Sì, vedi in me la vittima infelice,
Che a sconsigliato ardor sciogliendo il freno,
Suo consorte il tuo Prence accolse in seno.
FARAONE
Che ascolto? e tu potesti!...
OSIRIDE
Ah! pria la mira,
Resisti pur, se puoi
Di quei lumi al riflesso,
E poi condanna un giovanile eccesso.
FARAONE
Ma di te indegno è un tale amor.
ELCÌA
Sì, Prence...
Che giova più fiamma nudrir, che un Dio,
Tuo padre, il tuo splendor, quel soglio offende?
Cedi al dover, sciogli Mosè, felice
Rendi l'Egitto, il popol d'Israele
Vada al deserto; ed a placar del Cielo
L'ira ben giusta, Elcìa tranquilla e forte,
Saprà il fallo espiar colla sua morte.
Porgi la destra amata
Alla real donzella,
E ti ami il cor di quella
Come ti amò il mio cor!
OSIRIDE
Ah! tu sarai la bella
Regina del mio cor!
MOSÈ, ARONNE e FARAONE
Di una passion rubella
Non senti in te rossor?
AMENOFI, CORO DI EGIZI e DI DONZELLE
EBREE
Di una passion rubella
Vittima è l'alma ognor.
ELCÌA
E ancor resisti? ancora
Non cedi alla ragione?
OSIRIDE
Ch'io ceda? ah quel fellone
Anzi da questa mano
Ora dovrà morir.
(Snuda il ferro e si vuole avventare a Mosè).
ELCÌA
Che fai? che tenti? insano!
Ti calma...
MOSÈ
Io non ti temo.
ELCÌA
Odi l'accento estremo
Di chi tu amasti...
OSIRIDE
Eh! cada
Quel mago indegno e rio.
(Mentre si scaglia contra Mosè è colpito
da un fulmine, e cade morto al suolo.
Tutti restano sorpresi. L'angiolo sterminatore
attraversa la reggia).
TUTTI
Ah!
MOSÈ
Così atterra Iddio
Un pertinace ardir.
FARAONE
Figlio! mio caro figlio:
Ei più non vive!
(Sviene sul cadavere di Osiride).
AMENOFI e ARONNE
Oh evento!
MOSÈ
E a così gran portento
Non vi arrendete ancor!
ELCÌA
Oh desolata Elcìa!
Oh acerbe! oh immense pene!
È spento il caro bene!
L'oggetto del tuo amor!
Tormenti! affanni! smanie!
Voi fate a brani il core!
Tutto di Averno o furie
Versate in me il furore...
Straziate voi quest'anima,
Che regge al duolo ancor!
TUTTI
Oh Egitto! oh istante orribile!
Giorno sterminator!
Si cala il sipario.
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