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Felice Romani
Bianca e Falliero

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  • ATTO SECONDO
    • SCENA UNDICESIMA
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SCENA UNDICESIMA
Mentre Falliero sta per ritirarsi, un usciere si presenta,
indi esce Bianca; Falliero si arresta.

USCIERE
Signor, l'ingresso chiede
Un complice del reo.

FALLIERO
(tornando indietro)
Complice mio?...

CONTARENO
Entri...
(Esce Bianca velata).
Donna chi sei?

BIANCA
(avanzandosi e togliendosi il velo)
Bianca son io.

TUTTI
(sorpresi)
Bianca!...

CONTARENO
(levandosi e seco tutti)
Che ardire è il tuo?
Giudici, al mio palagio
Si riconduca.

CAPELLIO
No: resti... La guida
Alta cagion per certo: a noi la legge
Impone d'ascoltarla... Giudici siam.
(Si avanza verso di lei)
Bianca, fa' core, e parla.

BIANCA
(Cielo, il mio labbro inspira,
Reggi il mio cor tremante:
Dammi virtù bastante
Ad ottener pietà.)

FALLIERO
(Ciel, se a salvarmi aspira,
Fa' ch'ella sia costante:
Se del rivale è amante
La morte mia vedrà.)

CONTARENO
(Mio cor, nascondi l'ira,
Frenati un solo istante:
Nulla a salvar l'amante
Il suo dolor potrà.)

CAPELLIO
(Fra la pietade e l'ira
Ondeggia il cor tremante:
Ma solo in questo istante
L'onore ascolterà.)

CONTARENO
Parla dunque: qual mistero
Svelar devi al tribunale?

BIANCA
Che innocente è il mio Falliero,
Che lo perde amor fatale.

CONTARENO
Folle!...

CAPELLIO
Segui.

BIANCA
(affannosa)
Al fianco mio
Meco stava, ed ecco, oh Dio!
Sopraggiunge il genitor.
Via di scampo a lui non resta
Fuor che quella sì funesta
D'onde all'atrio si discende
Dell'ispano ambasciator.
(Crescendo di forza e di passione fino
all'ultimo del suo discorso)
Quella legge... cieco il rende
Il mio rischio, il nostro amor.
Deh! se barbari non siete,
Il mio ben non m'uccidete:
E se in voi di sangue è sete
Tutto il mio versate ancor.

FALLIERO
(con gioia)
Bianca... oh gioia! or lieto io moro
Che ritrovo il tuo bel cor.

CONTARENO
Di sottrarlo alla sua sorte
Tenti invan, donzella audace,
Folle amor ti fa mendace,
Egli è reo, perir dovrà.

FALLIERO
(a Contareno)
Reo non sono:
(a Capellio)
A te consorte
A me infida io la pensai,
Tacqui allor, morir bramai,
Ma innocente: il Ciel lo sa.

CONTARENO
Fé non merta un traditore,
Come tale io ti condanno.
(Si appressa al tavolino e segna la sentenza,
Loredano fa lo stesso).

BIANCA
Me infelice!

FALLIERO
Oh Ciel tiranno!

CONTARENO
(appressandosi a Capellio)
Tu pur segna.

CAPELLIO
(rigettando il foglio)
No: vivrà.
Il Consiglio sia disciolto...
(a Pisani che apre la porta e introduce
di nuovo gli arcieri)
Ei rinchiuso... Guardie, olà.

CONTARENO
Che mai tenti?

BIANCA e FALLIERO
Oh nobil core!

CONTARENO
Segna il foglio, o sconsigliato.

CAPELLIO
Di lui giudichi il Senato.

BIANCA e FALLIERO
Oh contento!

CONTARENO
Oh qual viltà!

LOREDANO (forte), PISANI
e TUTTI GLI ALTRI (fra loro)
Sì: ben parli/a: il sol Senato
Giudicar di lui dovrà.

BIANCA e FALLIERO
(Grazie o Cielo! vi è un'anima ancora
Che a pietade e a giustizia si arrende.
Nuova speme nel petto mi scende,
Mi consola, e coraggio mi dà.)

CONTARENO
(Il furore che il cor mi divora,
Le parole al mio labbro contende.
Una benda sul ciglio mi stende
La vendetta che sfogo non ha.)

CAPELLIO
(Oh giustizia! quel cor che ti onora
D'ogni affetto maggiore si rende.)

TUTTI con CAPELLIO
Dal Senato Falliero dipende,
Su lui dritto il Consiglio non ha.
(Partono tutti).

Sala nel palazzo di Contareno come all'atto primo.




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