Parte, Capitolo
1 2, I | Intorno alla casa del Pioppino c'era coll'orto anche una vigna
2 2, I | timido, colla differenza che c'è fra una capra ostinata
3 2, I | esplorato, visto che non c'eran signore di sua conoscenza,
4 2, I | risotto: abbi pazienza!~- C'eran questi centotre scalini
5 2, I | scalini dodici anni fa?~- C'erano, ma forse erano più
6 2, I | qua si va in cucina: qua c'è un grottino fresco per
7 2, I | anni e mesi); ma ormai non c'era più dubbio: egli era
8 2, I | ammattonato a spina di pesce, c'era ancor posto in giro per
9 2, I | camera a fare un sonnellino. C'era a questo scopo una poltrona
10 2, II | poco più della loro sete. C'era nel loro confuso risentimento
11 2, III | natura gli aveva regalato c'era in Ezio un fondo massiccio
12 2, III | carezzato ragazzi sulla riva c'eran già partiti e ritornati
13 2, III | rinforza nella bambagia e nulla c'è di più crudele come una
14 2, III | vice ammiraglio.~- Mamma, c'è Ezio - disse Flora, andando
15 2, III | cattivo.~- I nostri? chi c'era al Ravellino stanotte?
16 2, III | soggiunse Flora. - Non c'è pericolo che l'autore di
17 2, III | Napoli e da Napoli a Genova c'è di mezzo il mare: punto
18 2, III | scorpioni, non parole,~- Non c'è voluto meno che la mia
19 2, V | spettasse di diritto: ma c'eran contestazioni e liti
20 2, V | non sa tutto. Un mistero c'è tra me e lui.~- Oramai
21 2, V | mole diplomatica.~- Che c'è da ridere? - chiese l'amico.~-
22 2, VI | anima.~Oggi per Flora non c'era più dubbio che Ezio l'
23 2, VI | la sua mamma di dire che c'era molto della nonna Celina
24 2, VI | cuore, lo portava con sè, nè c'era bisogno ch'egli si facesse
25 2, VI | tesoro di Ezio...~- Che c'entra costei con Ezio? chi
26 2, VII | carezzò, le raddrizzò quel che c'era meno diritto in quel
27 2, VII | salotto.~Egli... egli non c'era ancora. Flora girò gli
28 2, VII | il Cresti.~- Per te non c'è nulla di più importante
29 2, VII | alla vigilia delle regate! C'era di che morir avvelenato
30 2, VIII | lago molto promettente.~- C'è anche il professore - disse
31 2, VIII | Canottieri di Zurigo.~- C'è voluta proprio tutta la
32 2, VIII | montagna. - Sento che quassù c'è un'alpe dove si può anche
33 2, VIII | veramente un po' di miseria c'era laggiù.~- E non soltanto
34 2, IX | cuor suo orgogliosa, ma non c'è gloria senza palpiti. Nella
35 2, X | parlarle de' suoi palpiti, c'è chi l'invita a scegliere
36 2, X | batter quei di Dongo: e c'è chi celia sulla forza che
37 2, X | piccolo piacere della vita, c'è sempre il posto per un
38 2, X | scusa anche a lui.~- Non c'è alcun motivo perchè tu
39 2, XI | della cucina.~Quest'anno c'era di nuovo la presenza
40 2, XI | a ventiquattro anni, ma c'è modo e modo di divertirsi.
41 2, XI | il suo bel tempo! e non c'è nulla che paghi un amore
42 2, XI | un primo ristoro.~- Qui c'è dell'acqua, dell'uva, del
43 2, XI | scappava via di tanto in tanto, c'era a temere ch'egli avesse
44 2, XI | penso io stessa: ormai non c'è dubbio che l'ultima speranza
45 2, XII | viaggiava verso il suo pieno, c'era da godere una notte incantevole
46 2, XII | si accende e l'altro no. C'eran delle piastre di selce
47 2, XIII | pane che basta appena a chi c'è: molti se ne sgomentano;
48 2, XIII | togliere tutto quel che c'è di barocco e cattivo gusto.
49 2, XIII | dottrina artistica.~- E poi c'è ancora una cosa... - soggiunse
50 2, XIV | grandi circostanze. Che c'è di nuovo? è vero che Cresti
51 2, XIV | perchè di serio al mondo non c'è che la morte; ma si procura
52 2, XIV | esperienza da sè.~- Non c'è nulla di più noioso che
53 2, XIV | fino a cinque minuti fa non c'era nulla che ti autorizzasse
54 2, XIV | dominare se stesso. Non c'è nessun motivo che tu attribuisca
55 2, XIV | suo piatto e se ne andò. C'era da pagar lautamente quel
56 2, XV | giocatori.~Da parte di Ezio c'era già stato un precedente
57 2, XV | qualche gusto cittadinesco non c'era in quell'ora che un vecchio
58 2, XVI | lanterna magica.~- Che cosa c'è Amedeo? una disgrazia? -
59 2, XVI | consegnarla subito stasera, ma c'è voluto del bello a trovare
60 2, XVI | l'amore a buon mercato, c'è sempre un buon amico che
61 2, XVI | certa legge di equilibrio c'è nel mondo, la quale somiglia
62 2, XVI | occupasse il cuore: e poichè c'era al mondo un ragazzo simpatico
63 2, XVI | sempre una partita seria. E c'era di mezzo una donna, la
64 2, XVI | sano, salvo e glorioso, non c'è ragione che tu vada a raccontare
65 2, XVI | idea delle audaci imprese e c'è a scommettere che, circonfuso
66 2, XVI | valore di un uomo; anzi c'era a dubitare che un'avventura
67 2, XVI | desiderato questo male. Nè c'era a lusingarsi che il Bersi
68 2, XVI | una grande elevazione. Non c'è bellezza senza eleganza,
69 2, XVI | bellezza senza eleganza, non c'è eleganza senza gioia, non
70 2, XVI | eleganza senza gioia, non c'è gioia senza dominio. Chi
71 2, XVI | adesione delle donne. Dove c'è sangue, non o il posto
72 2, XVI | Taccia lei che non c'entra... - fu l'aspra risposta
73 2, XVII | incontro.~- Coraggio, non c'è più pericolo... - esclamò
74 2, XVII | Vincenzina, mormorando: - C'è una provvidenza.~- È salvo?
75 2, XVII | il più ciarliero.~- Non c'è pericolo, ma intendiamoci,
76 2, XVII | sur des roulettes.... non c'è febbre; ma abbiamo un e...
77 2, XVII | E quando gli dissero che c'era anche Cresti, gli domandò: -
78 2, XVII | dimenticare che nel banchiere c'è anche il marito; che l'
79 2, XVIII| una ruvida domanda: - Che c'entra lei? - e ritornava
80 2, XVIII| maturare nemmeno sulla paglia: c'è da far stridere i denti
81 2, XVIII| Insieme al caffè sul vassoio c'era una lettera che un ragazzo
82 2, XVIII| meglio strapparlo se non c'è altro rimedio, con una
83 2, XVIII| di queste avarie morali. C'era dunque a sperare che
84 3, I | benedeto? Lui no, perchè non c'è nulla di più stupido come
85 3, I | un piccolo testamento: e c'era a temere che il barone
86 3, I | fermarci al Rebecchino? c'è una cucina sana.~- Mi metto
87 3, II | foglie secche, Vincenzina: ma c'è un punto enigmatico in
88 3, II | dell'erba tagliata. Il naso c'è, zio Massimo, ma io non
89 3, II | ti rimettessi in letto?~- C'è Andreino?~- È uscito, non
90 3, II | cuore.~- Vi dico che non c'è più stoppino. La palla
91 3, III | Menaggio per alcune compere... C'è qui un ragazzo che voglia
92 3, III | di terza classe, dove non c'erano che tre o quattro guardie
93 3, III | viaggiare in prima classe: c'era quasi pericolo di non
94 3, IV | discenda nella valle.~- C'è quì un cartello colla freccia
95 3, IV | veder qualche cosa. Di', non c'è lì in faccia una fontana
96 3, IV | è una grossa rupe.~- C'è però qualche cosa di bianco.~-
97 3, IV | macchia di granito. - Non c'era nulla: ma il giovine
98 3, IV | rinserrando nell'anima orgogliosa. C'era da commovere le pietre
99 3, V | cura di bugie: ma ora non c'è più dubbio. Sono orbo,
100 3, VI | quasi rassegnato: ma non c'era da fidarsi. Don Andreino,
101 3, VI | uno scandalo. Tra lor due c'era oggi un orgoglio ferito
102 3, VI | te quando ci vedeva, non c'è motivo che tu perda ora
103 3, VI | se nella sua coscienza c'è ancora qualche cosa che
104 3, VI | di portare lassù quanto c'è di meno cattivo nell'anima
105 3, VI | un'anima che soffre. Non c'è nulla che vale più d'un'
106 3, VI | In quella tristezza? qui c'è chi ti vuol bene.~- Lo
107 3, VI | vuol bene, certo: e ora c'è anche questo sant'uomo
108 3, VI | motivi per credere che tu c'inganni e stai preparandoci
109 3, VII | fatto di botanica! e non c'è nulla di più bello di questi
110 3, VII | umano e d'intelligibile non c'è che il sentimento che l'
111 3, VII | vedere a piangere per me, non c'è ragione. Dio c'è per tutti,
112 3, VII | me, non c'è ragione. Dio c'è per tutti, specialmente
113 3, VIII | chiese soffrendo: - Che c'è? non capisco... cioè temo
114 3, VIII | usciva che un sibilo morto.~- C'è qualche cosa che è sempre
115 3, VIII | storpio, al cieco: ma non c'è catena che possa trascinarlo
116 3, VIII | per gli amici.~- Il cuore c'è, poverina... provava a
117 3, VIII | intanto non pensa che a casa c'è la mamma mezza malata.
118 3, IX | mia carità. Tra me e lui c'è troppo orgoglio ferito
119 3, IX | Oltre a un orgoglio ferito c'è tra lor due un uomo....
120 3, IX | di far bastare quello che c'è.~«Ho ripreso la scoletta.
121 3, X | leggere e nello scrivere: ma c'era il terribile scoglio
122 3, XI | Marsiglia io e Andreino, da dove c'imbarcheremo più tardi sopra
123 3, XII | casino della Sanità.~- Che c'è - chiese Massimo al cocchiere,
124 3, XII | aveva dichiarato che non c'era più nulla a fare. Seduto
125 3, XII | il brigadiere.~- Che cosa c'è scritto? - chiese il commissario,~-
126 3, XIII | tardava troppo a compiersi e c'era a temere che il suo vecchio
127 3, XIII | parlato così forte? non c'era nessuno sulla strada
128 3, XIII | discreta persuasione che c'è vita fin che c'è olio nella
129 3, XIII | persuasione che c'è vita fin che c'è olio nella lucerna; ma
130 3, XIII | strada al Santuario. Ma non c'era nessuno. Non cessò per
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