Parte, Capitolo
1 2, I | quella povera donnetta di mia madre, che ho fatto portare laggiù,
2 2, II | Vincenzina, sua seconda madre, l'eco dello gazzarre del
3 2, III | il ritratto a olio di sua madre, la povera contessa Saulina
4 2, III | non era che una seconda madre per il giovane, tuttavia
5 2, III | facevano meno sentire alla madre il tormento dei vecchi dolori
6 2, V | intendeva dare una seconda madre al piccolo Ezio: e senza
7 2, VII | assedio spalleggiato dalla madre, dalla zia, da Massimo,
8 2, IX | Santina, Maria Giulia, la madre di Amedeo, in contemplazione
9 2, XI | incapacità di provvedere a mia madre, e alla mia dignità. L'amico
10 2, XIII| doveri che tu hai verso tua madre e verso te stessa. Vedi
11 2, XIII| grandi obbligazioni che sua madre aveva verso il signor Cresti
12 2, XIII| Flora avesse persuasa sua madre a lasciare il Castelletto
13 2, XIII| amica - che sarebbe di tua madre?~- La povertà è cosa assai
14 2, XIII| di mio padre e più di mia madre non era bello: nè mai mi
15 2, XIII| Perrone che aveva guarita mia madre, era il bravo professore,
16 2, XIV | parlare della tua seconda madre, quando dici donna Vincenzina? -
17 3, VII | dormivano suo padre e sua madre. Per poco ch'egli discendesse
18 3, IX | verso Cresti e verso mia madre, sento che il mio posto
19 3, IX | egli lo vorrebbe più. Mia madre non può voler da me più
20 3, IX | tristi gli ultimi anni di mia madre. Il lavoro oggi non mi fa
21 3, IX | non posso abbandonare mia madre. A lei devo rendere tutto
22 3, XI | giornate del Castelletto, a sua madre, agli amici di laggiù: e
23 3, XIII| oltre a Maria Giulia, la madre di Amedeo, e alla zia Maddalena,
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