Che le donne non
sono capo di tutti i mali
Seneca, nella tragedia
intitolata Ippolito, dice che la donna è capo di tutti i mali e di tutte le
sceleranze: la qual sentenza non credo che sia in modo alcuno vera né si possi
difendere con ragione alcuna, inperoché di quanti mali e sceleranze gli uomini
siano stati autori e origine si vede neli scrittori di fede degni, e anco di
quanti beni e di [97r] quante cose degne e belle siano state le donne
origine e principio parimente è manifesto. Imperoché il principio della
idolatria, per cominciare da tal nefandissimo peccato, non ebbe egli origine da
gli uomini, cioè da Nembrotto? Croniche lib. 1 e Clemente lib. 1 delle Recognizione.
E l’arte magica non fu ritrovata da Zeroaste? Croniche lib. 2 e Antonina,
parte 2, titolo 12, cap. 1, § 3. Similmente il primo omicidio non ebbe origine
da Caino uccidendo il fratello? Genesi cap. 4. Le febri e l’altre infermità non
furono mandate (come dicono i poeti) in terra da li dei per causa del furto di
Prometeo? Orazio lib. 1 dei Versi e Vergilio nella Boccolica. La
tirannide non ebbe ella principio da gli uomini, cioè da li Siciliani?
Sabellico lib. 6 cap. 2. Il fulmine non fu ritrovato da Volcano? Pontano. Il
cavallo troiano, il qual fu causa della presa di Troia essendo pieno d’inganni,
non fu fabricato da Epeo? Vergilio lib. 2 dell’Eneida. [97v]
Perillo non fu inventore del toro di rame per tormentare i rei? Valerio Massimo
lib. 9 cap. 2. La sodomia e la bestialità, peccati che puzzano insino al cielo,
non sono stati ritrovati da li scelerati uomini? Per causa de li quali peccati
venne, come dice il profetta Ioele cap. 3, il diluvio dell’acque sopra la terra
nel tempo di Noè; similmente, per causa deli sudetti nefandissimi peccati, Dio
non manda anco la peste, la fame e i terremoti? In Autentica, Ut non luxu‹rientur›
contra naturam.
Per il contrario poi le donne
non sono state capo e principio di molte cose necessarie, utili e degne alla
vita dell’uomo? Cerere, per cominciare da questa, non ritrovò il lavorare la
terra, l’uso del formento e le frugi? Vergilio lib. 1 della Giorgica,
Ovidio Metamorfosi lib. 5, Sabellico lib. 5 cap. 5. Artemisia non
insegnò a prìncipi, a signori, a re, a imperatori far sepolture di perpetua
memoria degne, facendo ella una sepoltura al morto marito, la quale per la
bellezza, grandezza e valor suo meritò essere annumerata fra li sette miracoli
del [98r] mondo? M. Antonio Sabellico lib. 5 cap. 5. Minerva non
produsse, percotendo la terra con l’asta, l’oliva, cosa tanto necessaria a
l’uomo e la quale è simbolo di pace? Giovanni Boccacio Della genealogia de
li dei lib. 5 cap. 48; e dalla medesima Minerva tutte l’arti, quasi, non hanno
avuto origine, capo e principio, sì come nel sudetto luoco del Boccacio si
legge, e nel lib. 2, cap. 3? Chi ha poi insegnato la forma e il modo delli
benefici che si fanno tra gli uomini, se non le tre Grazie? Imperoché due
risguardando noi, e una tenendo volte le spalle a noi, non ci mostrano che
quando riceviamo alcun piacere e beneficio d’alcuno lo dovemo rendere
dupplicato? E perché esse sono ignude, non significano il beneficio dovere
essere puro e semplice, e non finto e coperto con sorte alcuna d’inganno?
Boccacio lib. 5 cap. 35 Della genealogia de li dei. Le Muse poi non
ritrovarono l’infrascritte cose: Clio non ritrovò l’istorie? Melpomene le
tragedie? Talia le comedie? Euterpe le pive e altri stormenti [98v]
musicali? Terpsicore il salterio? Erato la geometria? Caliope le lettere?
Urania l’astrologia? Polihimnia la retorica? Vergilio De musarum inventis. Parimente Safo lesbia, per
mettere fine a questo ragionamento, non fu ella inventrice del verso saffico?
Battista Campofulgosi lib. 8 cap. 3.
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