Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
equivoci 6
equivoco 51
er 3
era 240
éra 1
èra 2
eraclito 7
Frequenza    [«  »]
244 sarà
242 proprietà
241 sistema
240 era
237 alle
237 errore
237 interesse
Giuseppe Ferrari
Filosofia della rivoluzione

IntraText - Concordanze

era

    Parte, Sezione,  Cap.
1 Pro | filosofia della rivoluzione?~Era quella di Locke. Essa vinceva 2 Pro | della cristianità; il dubbio era liberatore, era il primo 3 Pro | il dubbio era liberatore, era il primo principio del libero 4 Pro | questione da me proposta era pur semplice. È vero, io 5 1, 1, I | cambia non è più quella che era, non è più la stessa: il 6 1, 1, I | che lo precedeva; egli non era, egli è; questo solo è certo: 7 1, 1, I | dichiarava che il mucchio era fatto. Si replicava allora, 8 1, 1, II | agente, non è più quello che era, diminuisce, aumenta, si 9 1, 1, II | cessando d'essere ciò che era, subirebbe ancora l'alterazione 10 1, 1, VI | un dato momento. esso non era, e la logica, esigendolo 11 1, 1, VI | dessa è ancora quella che era e conserva sempre le sue 12 1, 1, VI | cessa di essere quella che era, e trovasi condannata dalla 13 1, 1, IX | concepire l'epoca in cui non era, quella in cui non sarà; 14 1, 2, II | della sua scoperta egli era tormentato dall'errore; 15 1, 3, II | ipotetica della divinità. Era mestieri di passare dalla 16 1, 3, II | si sviluppa per le cause, era proposta dalla filosofia 17 1, 3, II | discordia elementare, l'errore era naturale, l'analogia legittima; 18 1, 3, III | luoghi più lontani? Qual era lo scopo di Dio scegliendo 19 1, 3, IV | seduzioni, in cui egli stesso era l'istigatore della colpa. 20 1, 3, IV | creatura misera e sacrificata, era necessaria per empiere un 21 1, 3, IV | la vittoria. Se il limite era la condizione del creato, 22 1, 4, III | aver violata la fede. Tito era mesto il giorno in cui non 23 1, 4, III | mesto il giorno in cui non era stato benefico; il condottiero 24 1, 4, VIII | spostamento del bene e del male era necessario, la sanzione 25 1, 4, VIII | dannoso. Se lo spostamento era accidentale, non essendovi 26 1, 5, II | non è per aver visto ch'era meglio che il mondo fosse 27 1, 5, IV | demolizione universale. Non era loro concesso di dar forma 28 1, 5, IV | per dimostrare che tutto era impossibile, tranne la fede 29 1, 5, V | metodo, ed il buon prelato era la vittima del metodo. Con 30 1, 5, V | dalla critica dell'errore.~Era riserbato a Kant di compiere 31 1, 5, V | del delitto. Più logico era Descartes quando di proposito 32 1, 5, VI | se limitata, la scienza era vinta, l'istromento si separava 33 2 | insegna che la logica, non era predestinata a comandare; 34 2 | compreso che il mistero era alle origini, che le origini 35 2 | impossibilità logica, un assurdo era il primo principio alla 36 2, 1, II | proclamava come suo principio. Era pensiero di Reid di mettere 37 2, 1, IV | Olimpo di Omero. Ma l'assalto era inutile; gli uomini che 38 2, 1, V | scolastica. La scolastica era una metafisica, dunque combinava 39 2, 1, V | la questione del momento era il cristianesimo, la questione 40 2, 1, V | cristianesimo, la questione eterna era la antinomia dell'individuo 41 2, 1, V | del genere?» La questione era assolutamente metafisica..~ 42 2, 1, V | La conseguenza cristiana era evidente; la trinità non 43 2, 1, V | reggere; una nuova soluzione era necessaria. Che dimostravasi? 44 2, 1, V | Guglielmo stabilì un genere ch'era diverso dal genere apparente, 45 2, 1, V | della dottrina di Guglielmo era evidente, e Abelardo la 46 2, 1, V | sottoposto all'accidente? Era inteso che Guglielmo trionfava 47 2, 1, V | trionfava di Roscellino, era inteso che bisognava un 48 2, 1, V | ancora il come, il torto era dei filosofi; e questo appunto 49 2, 1, V | materia segnata, l'equazione era fallita; Duns Scoto lo fece 50 2, 1, V | il punto di partenza non era il genere apparente, era 51 2, 1, V | era il genere apparente, era il genere d'Alberto Magno, 52 2, 1, VI | metafisica del genere; ed era naturale; il tempo e lo 53 2, 1, VI | nulla. Perchè col non-essere era negato ogni intervallo tra 54 2, 1, VI | la divinità. L'apparenza era nell'essere; Dio non era 55 2, 1, VI | era nell'essere; Dio non era nell'apparenza, non era 56 2, 1, VI | era nell'apparenza, non era nella verità; era la soluzione 57 2, 1, VI | apparenza, non era nella verità; era la soluzione imaginaria 58 2, 1, VI | logici, e la metafisica era una necessità del loro metodo 59 2, 1, VII | del principio materiale era arbitraria. il principio 60 2, 1, VII | apparenza; l'acqua di Talete non era più l'acqua; l'aria di Anassimene, 61 2, 1, VII | Diogene d'Apollonia, non era più l'aria; e il fuoco d' 62 2, 1, VII | il fuoco d'Eraclito, non era quel fuoco che ci scalda. 63 2, 1, VII | sempre di essere quello che era. Così la creazione e la 64 2, 1, VII | distruzione della qualità non era spiegata, ma solo verificata 65 2, 1, VII | nuove, che escono dal nulla. Era mestieri d'un'uscita a questa 66 2, 1, VII | questa contraddizione, ch'era presa per una contraddizione 67 2, 1, VII | una compiuta rivoluzione. Era convenuto che la materia 68 2, 1, VII | distinzione degli esseri; era convenuto che la quantità 69 2, 1, VII | la diversità delle cose: era evidente che prima di tutto 70 2, 1, VII | primo degli uomini nuovi, era solo un precursore, non 71 2, 1, VII | in altri termini, egli era metafisico, cercava equazioni, 72 2, 1, VII | inestesa. Quanto Bacone era superiore ai metafisici 73 2, 1, VII | dell'apparenza, altrettanto era loro inferiore ignorando 74 2, 1, VII | derisione. Fu deciso ch'era mestieri attenersi al buon 75 2, 1, VIII | gli esseri; l'error suo era di darsi in balia alla logica, 76 2, 1, VIII | IL NATURALISTA.~ ~Io era nell'apparenza, e rimango 77 2, 1, VIII | detto che la mia anima non era l'essenza di Aristotele, 78 2, 1, XI | ragionamento di Platone era rigoroso, esatto, pure diffidiamo 79 2, 1, XI | un problema, il problema era d'altronde letteralmente 80 2, 1, XI | saranno impossibili. Tale era la conseguenza rigorosa 81 2, 1, XI | tra l'idea ed ogni cosa era patente, matematica; Locke 82 2, 1, XI | intervertito; chè la sensazione non era eguale se non alla sensazione, 83 2, 1, XIII | epoca in cui viviamo; tanto era inevitabile nel medio-evo 84 2, 1, XIII | vecchio; la sua fidanzata era fanciulla, ora è decrepita. 85 2, 1, XVII | scolastica; ogni dottore era cristiano e filosofo, apparteneva 86 2, 1, XVII | fondo non eravi transizione; era troppo evidente l'antinomia 87 2, 1, XIX | altra parte, il paganesimo eraforte, che la potenza 88 2, 1, XIX | pure il protestantismo era fervente, il cattolicismo 89 2, 1, XIX | perchè la loro incredulità era un secreto personale, solo 90 2, 1, XIX | incredulità le scioglie: era convinto che ogni popolo 91 2, 1, XX | stata l'umanità. Questo non era nei fati. La propagazione 92 2, 2, II | storici col dire che Dante era un poeta, Napoleone un ambizioso, 93 2, 2, VII | conclusioni, che la società era necessaria per inventare 94 2, 2, XII | sistema mistico, che vi era imprigionato, splende rivelando 95 2, 2, XII | per essi l'inventar un Dio era un problema severo quanto 96 2, 2, XII | loro secolo dinanzi ad essi era prosaico; la loro religione 97 2, 2, XII | prosaico; la loro religione era una scienza; essi divennero 98 2, 2, XV | Ne' suoi lucidi intervalli era un uomo ordinario.» Un altro 99 2, 2, XV | conto della malattia da cui era guarito, dichiara che negli 100 2, 2, XV | straordinaria. «Tutto m'era facile», dice egli; «nei 101 2, 3, III | produrlo e sacrificarlo; Melito era predestinato a condannarlo, 102 2, 3, IV | fosse assai migliore che non era. E convenne cederle, e convenne 103 2, 3, V | sue dottrine. Il concetto era profondo; il metodo falso. 104 2, 3, V | contraddicevano, la contraddizione era positiva; abbisognava una 105 2, 3, V | soluzione, e la soluzione era evidente; consisteva nel 106 2, 3, V | data dalla metafisica, ch'era la scienza del tempo; ma 107 2, 3, V | filosofia e della ragione. Era questo un progresso? Sì, 108 2, 3, V | L'errore dei metafisici era profondo e corrispondevagli 109 2, 3, IX | veramente chiesto? fu concesso? era possibile? La vana ipotesi 110 2, 3, IX | polemica. Eppure la risposta era facile. Qual'è il ragionamento 111 2, 3, IX | debiti nelle società antiche era l'insurrezione della comunanza 112 2, 3, IX | comunanza contro la proprietà era il ritorno momentaneo dell' 113 2, 3, IX | terre ad ogni mezzo secolo, era anch'esso un intervento 114 2, 3, IX | comunanza dello Stato. Che era la confisca? In sostanza, 115 2, 3, IX | la confisca? In sostanza, era il diritto della necessità: 116 2, 3, IX | comunanza della chiesa non era la proprietà del pontefice 117 2, 3, IX | pontefice e del clero? non era uno Stato in ogni Stato? 118 2, 3, XI | e generali, ogni senato era una vera assemblea di re, 119 2, 3, XIII | non può assorbirla. Quanto era barbara ed impotente l'antica 120 2, 3, XIII | antica comunanza, altrettanto era barbara ed assoluta la potenza 121 2, 3, XIII | della pretesa eguaglianza era la ragione; termine vuoto; 122 2, 3, XIII | barbari l'autorità paterna era immane perchè lo Stato era 123 2, 3, XIII | era immane perchè lo Stato era impotente, non curante dalla 124 2, 3, XIII | dalla natura umana quando era disgiunta dall'idea del 125 2, 3, XIV | L'eguaglianza cristiana era più schietta, svolgevasi 126 2, 3, XIV | ritrasse dall'arena; intese che era frodato, lo intese confusamente, 127 2, 3, XIV | alla comunanza; il feudo era sociale, non poteva essere 128 2, 3, XV | sovranità de' tempi di mezzo. Era necessario supplire alla 129 2, 3, XV | intervento di Dio: questa era la sua grandezza; ma le 130 2, 3, XV | peggiore di Grozio, e v'era nel suo sistema un pensiero 131 2, 3, XV | per ogni cittadino essa era l'universo; chi non era 132 2, 3, XV | era l'universo; chi non era cittadino, era all'interno 133 2, 3, XV | chi non era cittadino, era all'interno schiavo, all' 134 2, 3, XV | presentiva, la rivoluzione era imminente, lo stato di natura 135 2, 3, XV | imminente, lo stato di natura era quello in cui l'umanità 136 2, 3, XVII | assassino del padre. Questo era un sentimento giuridico; 137 2, 3, XVII | nelle deduzioni; l'interesse era dunque assunto quale apparenza 138 2, 3, XVII | giurisprudenza della tortura era dedotta dal principio della 139 2, 3, XVII | impunità al colpevole: ed era necessario torturare lo 140 2, 3, XVII | alla giustizia; il silenzio era una ribellione. Si freme, 141 2, 3, XVII | ragionamento della difesa era spietato. Se il giudice 142 2, 3, XVIII| ulteriori: il mio intento era di evitare i dilemmi critici 143 3, 1, II | pensare, se la religione era l'errore teorico che non 144 3, 1, III | presso gli antichi il sogno era un dono degli Dei, come 145 3, 1, III | ai profeti dell'Oriente era legislatrice; quella che 146 3, 1, V | la nostra ragione che ci era stata involata, sottraendo 147 3, 1, V | i filosofi della nostra era cogli uomini dell'antichità.~ 148 3, 1, V | loro sentenza l'umanità era decaduta, e pendeva al male, 149 3, 1, V | infelicità. La riabilitazione era opera eccezionale, non si 150 3, 1, V | per gli antichi innovare era sinonimo di corrompere. 151 3, 1, V | sentito che ogni religione era reazione, che ogni dominatore, 152 3, 1, V | schiavi il vostro Cristo era liberatore, nella leggenda 153 3, 2, I | proclamava la verità. La verità era troppo terribile, il martirio 154 3, 2, I | spingevanli a cercare un vero ch'era impossibile a scoprirsi? 155 3, 2, I | ad ogni ricerca. L'errore era nella preoccupazione che 156 3, 2, I | spiegazione. La sterilità era nello sforzo, che dimandava 157 3, 2, I | dei solitari. Ma la verità era nel fenomeno scoperto, proposto 158 3, 2, I | poi rimanere quello che era, ed essere quello che appariva.~ 159 3, 2, II | colla potenza della parolaEra in traccia d'una parola, 160 3, 2, II | la patria dal mondo qual era, dall'uomo qual era, giungeva 161 3, 2, II | qual era, dall'uomo qual era, giungeva a tradurre in 162 3, 2, II | sacerdozio, alla conquista; era fatto buffone del mondo 163 3, 2, II | alla causa dei vinti, che era la loro propria causa.~La 164 3, 2, II | più certo delle armi; ed era questa una rivelazione assolutamente 165 3, 2, II | di Socrate perchè Socrate era più ignorante di essi. Egli 166 3, 2, II | del bene supremo.~Questa era l'azione promessa; ma qual 167 3, 2, II | La salvezza trasmondana era subordinata all'estasi, 168 3, 2, II | natura, a doppio senso, era la stessa contraddizione 169 3, 2, II | impostura; la nuova propaganda era la propaganda dell'antica 170 3, 2, III | interesse del vero. Tutto era astratto nella filosofia, 171 3, 2, III | in servitù, ma il simbolo erapotente, la filosofia 172 3, 2, IV | del mondo5.~La metafisica era impotentissima; la sua stessa 173 3, 2, IV | sua stessa impotenza non era sua, era quella del Petrarca, 174 3, 2, IV | stessa impotenza non era sua, era quella del Petrarca, apparteneva 175 3, 2, IV | classicismo italiano si era sempre professato riverente 176 3, 2, V | qui il perfezionamento non era suo, apparteneva alla letteratura 177 3, 2, VI | cadeva sull'utile verità, non era trasportato nell'impossibile, 178 3, 2, VI | riscattare la terra.~ E dove era la terra? nella percezione 179 3, 2, VI | nuove equazioni dove era mestieri osservare e accettare 180 3, 2, VI | metafisicamente fallita, era istoricamente redentrice. 181 3, 2, VI | oro, ed il vitello d'oro era il trono e l'altare, radicati 182 3, 2, VI | la tesi, l'indicava, ed era molto.~ Locke, sottoponendosi 183 3, 2, VI | combattimento. L'ateismo era vinto non era sistema sociale, 184 3, 2, VI | L'ateismo era vinto non era sistema sociale, non sostituivasi 185 3, 3, II | trattavasi di aprire una nuova era nella storia del genere 186 3, 3, II | volta sua l'antico regime era unanime nel respingere la 187 3, 3, III | la lotta tra l'uomo e Dio era compiutamente dissimulata: 188 3, 3, III | di tolleranza. L'equivoco eragenerale, che il frate 189 3, 3, III | Francia. Senza dubbio Gerle era ingenuo; ma che venivagli 190 3, 3, III | vostra religione: e qual era dunque la religione della 191 3, 3, III | diventava sovrano, ma il re era capo dello Stato; il re 192 3, 3, III | capo dello Stato; il re non era se non il capo della nazione, 193 3, 3, III | il capo della nazione, ma era più che la nazione per l' 194 3, 3, III | suoi ministri. Il popolo era onnipotente nei comizi, 195 3, 3, III | chi? Contro i re; e chi era egli? un re. Era nemico 196 3, 3, III | e chi era egli? un re. Era nemico del nemico, o tradiva 197 3, 3, III | esercito del nord quando era vittorioso, confessa che 198 3, 3, III | patria in pericolo.~Vinto era l'equivoco della Costituente 199 3, 3, III | dichiarazione dei diritti dell'uomo, era palese la differenza tra 200 3, 3, III | il Cristo; il calendario era mutato, ai santi del cielo 201 3, 3, III | secondaria della sedizione era nell' antico regime, la 202 3, 3, III | antico regime, la causa prime era nell'eredità: non erano 203 3, 3, III | della ricchezza; Robespierre era ridotto ad accusare le intenzioni, 204 3, 3, IV | pure la contraddizione era patente, continua, ingrandiva 205 3, 3, IV | aveva fondamento. Napoleone era aborrito dal re quanto Robespierre, 206 3, 3, IV | alla rivoluzione, e questa era travisata a tal punto, che 207 3, 3, V | sbanditi; il loro governo era dunque provvisorio, forzato, 208 3, 3, V | dunque la rivoluzione non era vinta, dunque il dato vitale 209 3, 3, V | Rousseau sussisteva, ed era mestieri appagarlo. Tutti 210 3, 3, V | risultante dalla carta, era che cessava la dittatura 211 3, 3, V | alla propria ragione, ch'era trasportata in Dio; entrambi 212 3, 3, V | regia volontà: la carta era concessa. L'ilota dovette 213 3, 3, V | loro denominazione? Non era evidente che se il movimento 214 3, 3, V | Quello dello straniero: qual era la loro fede? Il cristianesimo 215 3, 3, V | loro fede? Il cristianesimo era vinto, non era più altro 216 3, 3, V | cristianesimo era vinto, non era più altro che la meccanica 217 3, 3, V | discussione che speravasi inglese era un tormento continuo, una 218 3, 3, V | ministri di Carlo X, ch'egli era cosa impossibile il governare 219 3, 3, V | la libertà della stampa; era adunque inteso che dovesse 220 3, 3, V | lavoro, la salute del povero. Era oramai aggiunto all'antica 221 3, 3, V | improvviso senza saper come. Era dittatore, e credevasi re.~ ~ ~ ~ 222 3, 3, VI | sera del 24 febbraio Parigi era triste; le vie dei ricchi 223 3, 3, VI | capello ad alcuno. Il governo era clemente, generoso, senza 224 3, 3, VI | quella libertà formale ch'era avversa alla giustizia del 225 3, 3, VI | campo nemico, la sua libertà era quella della religione, 226 3, 3, VI | un collo stato d'assedio. Era dunque sottinteso che le 227 3, 3, VII | L'erudizione greco-latina era il lusso della chiesa, ora 228 3, 3, VIII | Nel 1792», diceva egli, «era soltanto il ceto-medio che 229 3, 3, VIII | goderne. Il suo trionfo era allora egoista, siccome 230 3, 3, VIII | governo. Questa diversione era la guerra; la guerra fu 231 3, 3, VIII | del secolo che tramontava era solo nella mente di qualche 232 3, 3, VIII | teoria della libertà formale, era finita; non aveva dogma, 233 3, 3, VIII | rassicurava i re. Lamartine era repubblicano come gli eroi 234 3, 3, VIII | intera.~La libertà formale era adottata in principiò dal 235 3, 3, VIII | tradimento. E in Italia era manifesto. «Gli amici dell' 236 3, 3, VIII | volesse; ma il soccorso era sottoposto alle circostanze, 237 3, 3, VIII | libertà formale; la vittoria era impossibile di diritto e 238 3, 3, VIII | Quella del mondo cattolico; era mestieri che la repubblica 239 3, 3, VIII | negavano i dogmi; l'equivoco era impossibile, Finchè noi 240 3, 3, IX | dell'eguaglianza. Questo era l'intento dei primi filosofi,


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License