Parte, Sezione, Cap.
1 1, 2, II | ma le sono facoltà vuote, serve de' nostri sensi, delle
2 1, 3, II | lavoro della ragione non serve meglio di quello dell'imaginazione.
3 1, 3, IV | salutari; a un re che si serve di un Wallenstein, di un
4 1, 5, IV | impadronisce della logica; se ne serve contro le assimilazioni,
5 2, 1, I | criterio; ogni apparenza serve sè stessa di criterio: la
6 2, 2, V | al contrario, la vita si serve dell'intelligenza; essa
7 2, 2, XI | belle arti. Se la poesia si serve dei fini e dei mezzi, se
8 2, 2, XI | corrispondente. Dovunque l'imitazione serve alla cosa imitata, qui l'
9 2, 2, XI | imitata, qui l'imitazione serve ad una legge di cui le manifestazioni
10 2, 2, XV | straniera alla follìa, ora la serve; e se essa serve egualmente
11 2, 2, XV | ora la serve; e se essa serve egualmente la salute e la
12 2, 2, XV | mondo reale. L'intelligenza serve dunque alla follìa come
13 2, 2, XV | dunque alla follìa come serve alla vita regolare: sempre
14 2, 3, IV | virtù scompare quando non serve a nulla. Quali sono le più
15 2, 3, XII| il proprietario non se ne serve, si dispensa da ogni lavoro,
16 2, 3, XII| tempo? Perchè no? Ma a che serve? E se si cerca una soluzione?
17 3, 1, III| così che il sacerdote si serve dell'osservazione e dell'
18 3, 1, IV | condottiere, ogni barbaro che serve gli interessi della fede,
19 3, 2, V | il cristianesimo, o gli serve d'introduzione? Nessuno
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