SEZIONE QUINTA
LA LOGICA
Capitolo
I
LA LOGICA E LA MATERIA DELLA LOGICA
SI ESCLUDONO
Le cose, i
pensieri, il dovere, l'interesse, la teoria, la pratica tutto fu da noi
sottoposto all'esperimento della logica, e tutto ha ceduto alla sua forza. Ci
resta di sottomettere la logica stessa al proprio impero, onde esaminare
l'istrumento dell'universale demolizione.
Abbiamo dato
il nome di logica alle tre forme della certezza, dobbiamo chiamare materia
della logica tutto ciò che non è nè l'identità, nè l'equazione, nè il
sillogismo. La materia della logica abbraccia dunque le cose, i pensieri, tutte
le verità, tutti i concetti possibili. La logica e la materia della logica, lo
abbiamo visto, si respingono mutuamente: la logica rende impossibile la natura,
il pensiero, il dovere, gli interessi; se la logica esiste, tutto deve perire;
e viceversa, se la natura, se l'uomo, se tutti i fenomeni sono, non fossero che
semplici errori, è la logica che trovasi impossibile e che devesi annullare,
come la forma ingannevole del nostro intelletto, come l'errore della nostra
ragione. Quindi la logica e la materia della logica costituiscono i due termini
di un immenso dilemma: credete alla logica? rinunciate alla natura: credete
alla natura? rinunciate alla logica.
La logica e
la natura vanno insieme intimamente collegati; senza la materia della logica,
senza la natura, senza il pensiero, la logica resta sconosciuta; non si ha idea
nè dell'identità, nè dell'equazione, nè del sillogismo; senza la logica non si
perviene a conoscere nè la natura, nè il pensiero; si confonde l'identico col
diverso, l'eguale col diseguale, il tutto colla parte. La logica è la
condizione della natura e del pensiero; e sta alla sua propria materia, cioè
all'universo insensato e pensato, come lo spazio al corpo, come il tempo al
moto, come il genere all'individuo, come la causa all'effetto. Ma sotto la
pressione della critica, ogni rapporto si capovolge; l'effetto può diventare
l'antecedente della causa; l'individuo può primeggiare sul genere, il corpo può
dominare lo spazio, il moto può essere la condizione del tempo. Istessamente la
logica e la sua materia possono intervertirsi scambievolmente, e considerarsi
condizione l'una dell'altra; la materia della logica può dirsi condizione della
logica. Quindi la perfezione dell'immenso dilemma: la logica e la materia della
logica non possono dividersi non possono concordare; l'una esclude l'altra,
l'una è la condizione dell'altra; e quando si vuol scegliere, entrambe aspirano
egualmente al primato.
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