1172-atta | atte-contr | conve-espri | essen-ingra | inimi-nitre | niuno-provi | provv-sensu | senta-trass | trast-zoie
grassetto = Testo principale
Parte, Componimento grigio = Testo di commento
1 Intro, 0(30) | letter. ital. vol. VII, pag. 1172). Di pasquinate alla Tullia
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4 Intro, 0(1) | Hermaphroditus del Panormitano (1471) (Quinque illustrium postarum,
5 Intro, 0(1) | parola in Giano Pannonio (1472) Poemata, Trajecti ad Rhenum,
6 Intro, 0(61) | ordine seguente: Venezia 1473, Bologna 1475, Venezia 1477,
7 Intro, 0(25) | 1497. Nato in Napoli nel 1474 morì in Roma l'anno 1519
8 Intro, 0(61) | seguente: Venezia 1473, Bologna 1475, Venezia 1477, ivi 1480,
9 Intro, 0(61) | 1473, Bologna 1475, Venezia 1477, ivi 1480, Milano 1480,
10 Intro, 0(61) | ivi 1480, Milano 1480, ivi 1482. L'Aragona ignorava forse
11 Intro, 0(25) | Collegio da Alessandro VI nel 1493, promulgato solo nel 1497.
12 Intro, 0(25) | 1493, promulgato solo nel 1497. Nato in Napoli nel 1474
13 Intro | Roma alcuni anni prima del 15007 e come tale è ufficialmente,
14 Intro, 0(7) | come l'ultimo d'ottobre 1501 cenarono nel palazzo apostolico,
15 Intro | pongono la nascita circa il 1505, basando anche tale congettura
16 Intro | visse in Firenze circa il 1517 e 151827, indi a Siena,
17 Intro | M. T. Cicerone (Venezia 1536) ne indirizzava un esemplare
18 Intro, 0(25) | scritto certo prima del 1539, dice cardinale l'amante
19 Intro | Siena ove si accasò nel 154335. I documenti senesi che
20 Intro | delle donne. Il 19 ottobre 1546 il Duca Cosimo promulgava
21 ATull, 62 | Bologna, presso A. Ciccarelli 1551, pag. 217.~~ ~ ~
22 Intro, 0(4) | in città libera. Venezia, 1552.~
23 Intro, 0(12) | Cosimo I scrive nel novembre 1557 che giunto in Perugia il
24 Intro, 0(24) | motti e burle, Venezia, 1558, pag. 28) ricorda un motto
25 Intro | se non erriamo, solo nel 1565? A noi il Giraldi non prova
26 RimeEle, V | rimatrici antiche fino all'anno 1573. In Venezia 1726, appresso
27 Intro, 0(5) | professioni del mondo. Venezia, 1587, discorso LXXIV, pag. 597.~
28 Intro | ivi, 1560 (C): Napoli, 1593 (D): e delle Rime raccolte
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31 RimeEle, V | all'anno 1573. In Venezia 1726, appresso Antonio Mora,
32 RimeEle, XLI | presso Lorenzo Baseggio, 1730, vol. IV, pag. 68.~~ ~ ~
33 Intro, 0(38) | anno M.D.LII. Siena, Bindi, 1758, vol. III, pag. 143.~
34 RimeEle, XXXIX | classici italiani, Venezia 1787, presso Antonio Zatta, vol.
35 Intro, 0(1) | lusus in Venerem, Parigi, 1791), la cortigiana non apparisce
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37 RimeEle, LII | Pozzo, M.D.LIII, a carte 182.~ ~ ~
38 RimeEle, LIII | RUSCELLI, Venezia 1553, c. 183.~ ~ ~
39 Intro, 0(9) | anecdotes italiennes, Paris, 1842; Giovio P., De piscibus
40 Intro, 0(50) | Italia. Milano, Silvestri, 1857, vol. I.~
41 Intro, 0(55) | ristampato a Milano nel 1864 dal Daelli nella sua Biblioteca
42 Intro, 0(58) | italiani. Milano, Daelli, 1865.~
43 Intro, 0(21) | dal Canestrini, Milano, 1867.~
44 Intro, 0(61) | Francia. Bologna, Romagnoli, 1872. - Il Zambrini e il Melzi
45 Intro, 0(22) | Bibliografia romana, Roma, Botta, 1880, vol. I, pag. 13.~
46 Intro, 0(7) | urbanorum commentarii, Parisiis, 1883-1885, tom. II, pag. 443,
47 Intro, 0(8) | Vaticano. Roma. Befani, 1887.~
48 Intro, 0(1) | cinquecento. Torino, Loescher, 1888, pag. 215 e seg. - Nell'
49 Intro, 0(23) | Vedi a pag. 189, versi 27 e seg.~
50 Intro | Biblioteca Vallicelliana~maggio 1891.~ ~ENRICO CELANI~~ ~
51 Intro, 0(58) | des Romans, tom. II, pag. 193. - Crescimbeni, op. cit.,
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53 Intro, 0(12) | ediz. cit. tom. III, pag. 209); Marco Bracci in una lettera
54 Intro, 0(1) | Torino, Loescher, 1888, pag. 215 e seg. - Nell'Hermaphroditus
55 ATull, 62 | A. Ciccarelli 1551, pag. 217.~~ ~ ~
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57 Intro, 0(16) | ogni poesia, vol. II, pag. 235.~
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59 RimeEle, XXXIX | Antonio Zatta, vol. XXX, pag. 240.~Scelta di sonetti e canzoni
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62 Intro, 0(14) | delle donne letterate, pag. 296.~
63 Intro, 0(45) | fede della verità questo dì 2° di marzo 1556.~Item lasso
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66 Intro, 0(58) | op. cit., vol. I, carte 331. - Fontanini G. Dell'eloquenza
67 Intro, 0(41) | Legislazione toscana, vol. I, pag. 332).~
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69 Intro, 0(57) | Crescimbeni, op. cit., vol. I, c. 341.~
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71 Intro, 0(13) | Graf A. op. cit., pag. 350.~
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74 Intro, 0(2) | volgari, ed. Bongi, pag. 380).~
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77 Intro, 0(11) | puttaniere, Cosmopoli, 1660, pag. 442.~
78 Intro, 0(7) | 1883-1885, tom. II, pag. 443, tom. III, pag. 167).~
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86 RimeEle, XXXIX | Baseggio, 1784 in-12, a carte 532.~~ ~ ~
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93 Intro, 0(5) | 1587, discorso LXXIV, pag. 597.~
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95 Intro, 0(6) | Cit., discorso LXXV, pag 605.~
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98 Intro, 0(45) | in Roma, Not. A. C. vol. 6298, num. 69).~
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104 | ab
105 Intro | con buona pace dell'ottimo abate, anche al buon senso, che
106 RimeEle, XI | l vostro almo splendore~abbaglia qual fu mai fiamma più viva?~ ~
107 Eclog, VII | quel che per li sette colli~abbandonò le piaggie di Panara.~E
108 Eclog, II | virtù del tuo splendore~sì l'abbarbaglia, che smarrito e vinto~ad
109 Intro | Salterella; e le cortigiane si abbarbicavano a questi letterati perchè
110 | abbiam
111 | abbian
112 | abbiano
113 Intro | ma se è pur vero che gli abbietti trionfando della loro caduta
114 Intro | quell'acume di critica ed abbondanza di erudizione ben note,
115 Intro | nelle forme più sozze delle aberrazioni e del vizio; esso risponde
116 ATull, 22 | seguitarlo~quercia, popolo, abete, olmo e ginebro.~ ~Vista
117 Intro, 0(24) | 42) ella apparisce come abitante nel rione Campo Marzio,
118 Intro, 0(9) | che ivi una principessa abitasse. Era tra l'altre cose una
119 Eclog, VI | ma de l'eccelse eterne abitatrici~de le spere celesti, una
120 Intro | appresso dalla madre. La Tullia abitava in Campo Marzio nel palazzo
121 Intro | obbligata quanto al suo abito, vestire e portamento43».
122 Intro | quelli che costituiscono abitualmente la sua compagnia. Nel suo
123 Intro | da qualsiasi donna, anche abituata alla rilassatezza della
124 ATull, 64 | sovra l'uso mortal di grazie abonda,~in guisa tal che l'onorata
125 Intro, 0(29) | nostro secolo, sono in più abondanza che non si converrebbe,
126 Eclog, V | crudeltà nimico, il sangue aborri.~Ma di quel, checchesia,
127 | absque
128 | ac
129 Intro | stanza». Nello stesso anno le accadde una strana avventura, narrata
130 Intro | credere; poi a Siena ove si accasò nel 154335. I documenti
131 Eclog, III | discesa dentro a l'alma~m'accendesti l'ardor; presso al cui raggio~
132 Intro | raramente trovasi qualche accenno alla triste sua vita; è
133 Eclog, VI | per quest'acque,~alcun tuo accento a me non mai ritorna?~Perché
134 Intro, 0(59) | qual poi che 'l francioso s'accerta~non sa s'ancor ben chiaramente
135 Intro, 0(9) | in una chiesa, è oramai accertato che se pure l'epitafio fu
136 Intro | amore con lui, presenti ed accettanti Nicolò Grazia e un altro
137 Intro | Roma, ma vuolsi proprio accettare quella data senza dubbio
138 Intro, 0(9) | siasi troppo facilmente accettata la tradizione che fosse
139 Intro | sopra della ragione, mentre accettiamo senza dubbio alcuno il fatto
140 ATull, 4 | al suo volo pronta aita,~acciocchè inferma e cieca non trabocchi.~~ ~ ~
141 Eclog, IV | stato.~Chieggio silenzio, acciochè fuor non s'oda~per la mia
142 Intro, 0(60) | sarebbe rispettato, e l'accolse benignamente con ogni onore.~ ~
143 ATull, 57 | che scorge il mondo esser accolto in voi~quant'ha del pellegrino
144 Intro, 0(34) | notabile, et in fine è ben accomodata in ogni cosa . . . . . (
145 Intro, 0(34) | parlare è unica, et tanto accomodatamente si porta che non c'è homo
146 Eclog, IV | di gioia e di diletto.~S'accompagnò con l'alma dea di Cipri~
147 Intro | della Tullia al 1527 per acconciarvi quella pur strana e sudicia
148 Intro | domestiche devono essere d'accordo con le intellettuali. Debb'
149 Intro | dove il cieco d'Adria non s'accorge che la mariuola gli ha furfato
150 ATull, 48 | vaga di voi stessa,~nè v'accorgete ch'io v'appago a punto~ ~
151 Intro, 0(34) | molto gentile, discreta, accorta et di ottimi et divini costumi
152 Eclog, II | richiamo,~e pur or sommi accorto ch'è tant'alto~sorto 'l
153 Intro, 0(59) | a canto ignuda, e gli si accosta~nè fu pari a la voglia la
154 RimeEle, LV | provo, che quel divin volto~accresce e 'n me raddoppia ognor
155 Intro, 0(32) | erano Paolo Emilio Orsini, Accursio Mattei, Brunoro Neccia,
156 Intro | forma del Decamerone, lo accusa che tante sue scellerate
157 Intro | perseguita da malevoli che l'accusarono agli Esecutori Generali
158 RimeEle, LII | intente;~ ~poste in oblìo l'acerbe sue fatiche~fuggir le pompe,
159 Intro, 0(36) | Hieronymus de Ballatis Prior~D. Achilles Orlandinus~Conterius de
160 Intro, 0(12) | cardinale Vitello el resto acomodoli a la sua famiglia. (Fabretti,
161 ATull, 27 | l mortal; ma la dolcezza~acqueta i sensi e pasce lo intelletto.~ ~
162 Intro | Guerino era tra la roba acquistata da Francino Francini, uomo
163 Intro | gli ori e le gioie furono acquistati dagli orafi Pompeo Fanetti
164 Intro | maniere e di costumi, si acquistò il nome di compitissima
165 Eclog, VI | nome, con pietate udite~gli acri lamenti del fedele amante.~
166 Intro, 0(35) | modo, etc. Rogantes, etc. Actum Senis. - Ego Sigismundus
167 Intro | della questione con quell'acume di critica ed abbondanza
168 Intro, 0(37) | retrovata una politia et acusa del tenore susseguente,
169 RimeEle, XLV | core~stringendo punse con acute spine?~ ~Ove suonan l'angeliche
170 Intro | svolgeva nel rinascimento, adattato al nuovo regime di vita
171 Intro | del corpo, che a lui sono adatti ed a lui si richieggono.
172 Intro | serio e faceto, dev'essere adatto alla convenienza de' casi,
173 ATull, 22 | vil cura, onde per te s'addestra~l'alma a salir ove per sè
174 Intro | Aragona avevano permesso di addestrarsi in tutte le arti della seduzione,
175 RimeEle, XLIV | pregoti per l'ardor che sì m'addoglia,~ne voli in quella amena
176 ATull, 50 | raro;~e giunge a voi per addolcir l'amaro~vostro languir del
177 Intro | in quelle feste giulive, addormentati in quelle vegghie pellegrine,
178 ATull, 61 | sempre ammira e ama.~ ~E s'adempir potessi ardente brama~di
179 Intro | stracciati». Ai singoli legati fu adempiuto con rogiti speciali; in
180 Intro | Questi erano allora come adesso, e come forse disgraziatamente
181 Intro, 0(24) | poco. Allora la gentildonna adirata cominciò a dirle villania.
182 ATull, 42 | vivo e moro,~piango e m'adiro e fo restar contenti~gli
183 Eclog, II | bel lume ogni altro lume adombra.~Sorgi sol del mio sol sola
184 Intro, 0(29) | allettando i giovani con quegli adombrati colori di virtù, di che
185 Intro | sommo, molto spendesse e si adoperasse perchè a lei nulla venisse
186 ATull, 28 | invidia i velenosi denti~adopra in noi mentre 'l mortal
187 Eclog, VI | unghie, e i denti~contro me adopre; l'affamate voglie~di mie
188 ATull, 26 | uom più vi serve e più v'adora,~voi del suo mal più vi
189 RimeEle, XLIX | si lamenta e dole.~ ~V. 7 adorata; C. D. odorata. - 8 E. Quindi. -
190 Intro | aggiungendovisi la pompa e l'adornamento degli abiti lascivi, pareva
191 Intro | dipingerli e con tal frase adornarli che servono agl'incauti
192 Intro, 0(9) | una camera sì pomposamente adornate, che altro non v'era che
193 Intro, 0(9) | volgari e latini riccamente adornati. Ella non mezzanamente si
194 Eclog, VII | nome ch'io canto ha fatte adorne.~T. Tu di', s'io non m'inganno,
195 Intro | ipotesi che ella fosse stata adottata da un Palmieri, conviene
196 Intro | poeti e gentiluomini che adulandola, corteggiandola, facessero
197 Intro | secolo; e questo non dico per adulazione. Assettate le faccende vostre
198 Intro | Bentivoglio le profusero lodi e adulazioni in rima e in prosa, e la
199 Intro | letterati, e presso la quale adunavasi il fiore della romana aristocrazia
200 Intro | pubblico e con tanta venustà ed affabilità d'aspetto che aggiungendovisi
201 Eclog, VI | denti~contro me adopre; l'affamate voglie~di mie tremanti membra
202 RimeEle, VIII | verso immortal virtù s'affanna indarno.~ ~Quest'è valor,
203 ATull, 3 | purgati inchiostri;~ ~mentre s'affannan gl'intelletti nostri~a contemplar
204 Eclog, VII | del Po ne 'l bel soggetto~affaticò sovente le sue canne.~Tirinto
205 | affatto
206 Intro, 0(45) | mano.~Io Tullia Aragona affermo quanto sopra et instituisco
207 Intro | contegno sia aggraziata senz'affettazione. Le sue qualità morali,
208 Eclog, VII | composizione per avventura più affettuosa che artificiosa, nella quale
209 Intro | come del corpo, prega V. E. affine che non sia costretta a
210 Eclog, VI | ritratto~gli occhi e l'animo affisa: in quel si specchia;~con
211 Eclog, II | giunga a sera,~e gli occhi affisi in te quant'io vorrei?~Ahi,
212 Eclog, VII | dal cielo è dato~gli occhi affissar nel lume de' begl'occhi,~
213 Eclog, VII | aquila in sole,~gli occhi affissare e da' suoi chiari raggi~
214 Eclog, VI | ch'alcuna volta~gli occhi affissate in lui tutto pietoso.~Or
215 RimeEle, LIV | LIV.~ ~Se materna pietate afflige il core~onde cercando in
216 RimeEle, XXIII | ogni parte.~ ~Voi mentre affligge me l'empio martire,~deh!
217 RimeEle, LIII | e l'altra tutta mesta e afflitta spera~por fin a l'aspro
218 ATull, 21 | rea beltade,~allettando affogava i naviganti:~ ~e or donata
219 RimeEle, LVII | suoi bei crini ascondi~se s'affredda stagion mutarà il corso,~
220 ATull, 56 | estivo il lento tuo correr affrena,~e la tua profonda umile
221 Eclog, IV | spenger la sete al fonte d'Aganippe.~Movete, o sante Dive, a
222 Eclog, VII(77)| Agevolar solea l'aspro sentiero.~
223 Eclog, VII | pastori~solea far corto e agevole sentiero77~di gir al fonte
224 ATull, 62 | con un bel velo;~ ~allora agghiaccia 'l fuoco ed arde 'l gelo,~
225 Eclog, II | cinto mi vegga, non però s'aggiorna~dentro al mio cor fin che
226 RimeEle, VI | che Toscana onori,~cui s'aggiran le grazie e i santi amori,~
227 ATull, 56 | dolce vena~a le nove sorelle aggiunge onore.~ ~Onde il vecchio
228 Intro | affabilità d'aspetto che aggiungendovisi la pompa e l'adornamento
229 Intro | l'acquisto della Tullia aggiunse al suo il casato degli Aragonesi?
230 RimeEle, XXXIX | Quarta edizione con nuova aggiunta. Parte seconda che contiene
231 Intro | presentarsi e nel contegno sia aggraziata senz'affettazione. Le sue
232 Intro, 0(48) | mondo rare,~non si ponno agguagliare~alla Cecca gentil che m'
233 Intro | dalla Tullia, alla quale gli agî procuratile dal cardinale
234 Intro | venisse a mancare delle agiatezze nelle quali era cresciuta.
235 Intro | dagli statuti del Comune; fu agitato per ciò un processo nel
236 Intro, 0(37) | Vide in filo processum agitatum super vita causa ex quo
237 | agl'
238 Eclog, 1 | di non tonduto pargoletto agnello;~e più schiva d'amor e più
239 Intro, 0(7) | dictas meretrices carnaliter agnoscerent; que fuerunt ibidem in aula
240 Intro | viene spesso ad alimentare l'agonia di una vita finita.~Delle
241 Intro | il buon P. Giovanni degli Agostini «con tal'arte seppe dipingerli
242 Intro, 0(24) | di proprietà dell'Ordine Agostiniano.~
243 Eclog, 1 | sdegno,~e dimostrar ne suole agre vendette,~arder facendo
244 ATull, 27 | che surgon dal mio core agri sospiri~ond'è ch'al lamentar
245 ATull, 32 | prosa nè rima~poria cose aguagliar, che poscia o prima~non
246 Intro | conti, ma in realtà per aiutarlo a introdurre in Firenze «
247 ATull, 12 | l piacer del sommo bene,~aiutatemi ancor a l'alta via.~~ ~ ~
248 Intro | Vettori richiamandolo di aiuto e consiglio; e questi rispondendo
249 Intro, 0(9) | materie formati, con pietre alabastrine, di porfido, di serpentino
250 Intro | malvagia, una saliera di alabastro, e da lui toglieva commiato
251 Intro | Grana piemontese e Francesco Alarçon spagnolo al Pellegrino;
252 Eclog, IV | fra i diversi mostri~un'alato destrier subito apparve.~
253 Eclog, VI | alberghin per le sponde~dov'alberga 'l mio ben, tante punture~
254 Intro | Brandisio e della figlia dell'albergatore nel canto VIII59, e di Pacifero
255 Eclog, V | capanne vostre, a i dolci alberghi,~a le dilette vostre compagnie.~
256 Eclog, VI | sovviene~chiari pastor ch'alberghin per le sponde~dov'alberga
257 Intro, 0(32) | Mattei, Brunoro Neccia, Alberto Rippe, Marco da Urbino,
258 Intro, 0(36) | Officialium Balie manu Ser Alexandri Boninsegni Notarii publici
259 RimeEle, XLVIII | Io che fin qui quasi alga ingrata e vile~sprezzava
260 | alias
261 Intro | ed il Bandello non erano alieni dal credere che la cortigiana
262 | aliis
263 Intro | Petrarca viene spesso ad alimentare l'agonia di una vita finita.~
264 Intro, 0(45) | messer Pietro per i suoi alimenti et dopo la morte di messer
265 | alio
266 | aliqua
267 | aliter
268 Eclog, V | pietosi, a sì dogliosi accenti~allargò 'l fren, facendo in ogni
269 Intro | e nella stessa madre che allegramente dava alla luce figliuoli
270 Intro, 0(30) | cortigiane di Roma con le allegrezze delle bolognesi. (Tiraboschi,
271 Intro | pietà di parole, i fatti allegri con giubilo di cuore...
272 Intro | scherzando o trattando davvero, allettava e rapiva a sè, come un'altra
273 Intro | scienza; il suo canzoniere si allontana da quell'amore pratico del
274 Intro | adoratori che si venivano allontanando, e con la musica, il canto,
275 Intro | una succinta critica forse allontanerebbe molto l'uno dalle altre.
276 Intro | fedelmente riprodotte, salvo allorchè gli errori erano evidenti,
277 ATull, 21 | voi l'altrui vita ognor s'allume,~e 'l cantar d'ogni affanno
278 RimeEle, XXXII | ben duolmi de la dura e alpestra via~con tanta non di voi
279 RimeEle, L | rendete a feconda coltura~sue alpestre piaggie, onde d'eterno onore~
280 Eclog, V | varcate giammai de l'orrid'alpi;~voi non bevete le straniere
281 Eclog, III | del fiorito suolo~liete alternando le vezzose piante~non senza
282 Intro | la donna nella quale si alternavano tutti quei bassi sentimenti
283 RimeEle, LVII | auro~ma sol delle tue sacre altiere frondi;~ma poi che più e
284 RimeEle, XXV | ciel presso al suggetto altiero.~ ~Ma, lassa, invan m'affanno,
285 RimeEle | moltissime, grandissime e altissime virtù di lei, pregandola
286 | altrettante
287 | altrettanti
288 | altrettanto
289 | altrimenti
290 Eclog, IV | dammi ardir, dammi forza; alza 'l mio ingegno~e con la
291 ATull, 57 | Voi dunque di voi sola alzare il nome~dovete, poi ch'a
292 Eclog, IV | pioggia d'oro~fu conceputo, alzato un giorno a volo~uccise
293 RimeEle, XIII | in ciel gradita.~ ~Arno alzi l'acque al ciel, le rive
294 Eclog, III | e lieve~sopra i nuvoli m'alzo e sopra i venti:~già mi
295 Intro | Parabosco, il Furioso, l'Amadigi, l'Anguillara, il Dolce,
296 Eclog, V | Tirrenia e per ninfa del Tebro~amai languendo, ardendo e lacrimando.~
297 Eclog, IV | memoria de l'amato albergo~aman le ninfe i poggi, i fonti
298 Intro | con essa accanto, perchè amandola voi come femmina che ha
299 Eclog, V | pietosi versi~in ch'ella amaramente sospirando~riprega te per
300 RimeEle, XLI | mai non potranno~quante amarezze dar puote aspra sorte;~ ~
301 Intro, 0(9) | quella (Imperia) sommamente amarono fu il signor Angelo del
302 ATull, 26 | vaga;~ ~per tutto ciò d'amarvi io non mi pento:~anzi bramo
303 ATull, 17 | poi sendo privo de gli amati rai,~non so dove si chiuse
304 Intro, 0(32) | tanto come veri fautori ed amatori di quella e per la verità
305 Intro, 0(9) | andato a farle visita l'ambasciatore di Spagna, e avendo bisogno
306 ATull, 52 | Donna, e s'insomma nudrì ambo un disio,~ond'è ch'in me
307 Eclog, 1 | Tirrenia, in graziosi accenti~l'ambrosia e 'l mel de l'amorosa lingua.~
308 Intro, 0(54) | e con note inedite di F. Ambrosoli. Firenze, Barbèra, 1879.~
309 RimeEle, XLIV | addoglia,~ne voli in quella amena e cruda valle~ov'è chi sol
310 RimeEle, LII | ricevi o Santo nel tuo pasco ameno~questa tua pecorella errante
311 RimeEle, XXIII | con le virtù, ch'a voi sì amiche fersi,~ ~a me, caro Martel,
312 Intro | Firenze ove contrasse stretta amicizia col Varchi, col Martelli
313 Intro | rassomigli all'uomo». E questi ammaestramenti seguirono donne d'illustre
314 Intro, 0(60) | corte di Pacifero le guide ammirandone il femmineo volto gli chieggono
315 Intro | esaltati spesso da' suoi ammiratori, tra i quali il cardinale
316 RimeEle, XXIX | vicin d'intorno;~ond'io v'ammiro, riverisco e colo.~ ~E di
317 Intro | nomino. Io non sono per ammonire Filippo Strozzi, ancorachè,
318 Intro | avete aver per male essere ammonito, ma ho inteso di non so
319 Intro | Strozzi, ancorachè, se le ammonizioni ricorregghino, non avete
320 RimeEle, LV | cocente e fero vampo~non ponno ammorzar punto fonti o boschi;~ma
321 Intro | una onorata fortuna che l'amorevolezza del padre le aveva lasciata
322 Intro | i sensi, e i suoi liberi amplessi, dice il buon P. Giovanni
323 Intro | profonde solo in ampie ed ampollose proteste cercando di formare
324 ATull, 35 | ma riman seco obediente ancella.~ ~E se quel, che fra me
325 ATull, 40 | fur quasi devote e fide ancelle,~e 'l ciel lasciaro per
326 Intro, 0(34) | questa terra che la paregi, anchora che la Ill.ma S.ra Marchesa
327 ATull, 41 | aperto miri~com'amor sani, ancida, arda e consume;~ ~deh!
328 RimeEle, XX | che di novo i fratelli ancisi vede,~e in acerbo esilio
329 ATull, 58 | del carro soma~al padre anciso, e spense ogni pietade.~ ~
330 Intro | ammonire Filippo Strozzi, ancorachè, se le ammonizioni ricorregghino,
331 RimeEle | tenuti carissimi. Perchè io ancorchè, come ho detto, conosca
332 ATull, 47 | esperienza~si vede altera andarne oggi Fiorenza~de le belle
333 Intro | ancora che i libri e le carte andarono in mano di un modesto rigattiere,
334 Intro | o 13 marzo del 1556. Era andata ad abitare nel rione Trastevere,
335 RimeEle, III | per ristorar tutti gli andati danni:~e, con potere eguale
336 RimeEle, XL | spoglie,~e di lor pregio me n'andava altera;~ ~quand'a me Amor:
337 Intro, 0(61) | Rajna afferma essere Maestro Andrea de' Magnabotti da Barberino
338 Intro, 0(9) | XLII; Valery, Curiositès et anecdotes italiennes, Paris, 1842;
339 Intro | contrastando all'amore che anela il solo possesso del corpo.
340 Intro, 0(34) | de denari, zoie, colanne, anella et altre cose notabile,
341 Intro | veniva considerato quale anello di congiunzione con l'amore
342 ATull, 20 | accenti,~move la lingua a angelici concenti,~e l'aura del bel
343 ATull, 15 | risplende~il chiaro vostro angelico intelletto;~da i novi accenti
344 RimeEle, II | dai più nobil cori~degl'angiol sete, e ch'ai desiri miei
345 ATull, 60 | quest'una,~vera amica de gli angioli e di Dio.~~ ~ ~
346 Eclog, VI | rivi,~in fiochi, rotti ed angosciosi accenti.~I' pascea un dì '
347 Intro | il Furioso, l'Amadigi, l'Anguillara, il Dolce, il Tasso, e sopra
348 Eclog, VII | prenda~una copia infinita d'animanti~non perciò il suo splendore
349 Intro | per lei l'uomo, essere animato, è nulla: la fama di un
350 RimeEle, XI | onore;~ma dove s'erge l'animoso core,~non giunge penna,
351 Intro | Bongi nel seguito de' suoi Annali del Giolito de' Ferrari,
352 ATull, 15 | tai dardi~mi trafigga, m'annodi e mi consume.~ ~ ~
353 Eclog, VII | bram'io da te, se non t'annoia,73~Dameta mio, che tu mi
354 Intro | magistrato di giustizia nell'annoverarla tra le cortigiane. Per correggere
355 Intro | ottobre, scriveva al Varchi annunziandogli la sua partenza, gli mandava
356 | ante
357 Eclog, V | o patria cara;~o grande Antiniano, o bel Sermino,~o vago Formione,
358 Eclog, VI | querele~diedi a serbar ad una antiqua quercia.~Or, a voi di ridirle
359 Intro, 0(32) | ordine de torniamenti de li antiqui e gloriosi cavalieri; e
360 Intro | potere, resta il ricordo di Antonia Di Pulci e Lorenza Tornabuoni.~
361 Intro, 0(1) | Quinque illustrium postarum, Antonii Panormitani, etc. lusus
362 Eclog, VI | qualche bosco~in qualche antro riposto si raccoglie;~quivi
363 Intro, 0(35) | per verba de presenti et anuli dationem et receptionem
364 Eclog, VII | oggetto.~T. Come sollecita ape per li prati~suoi la novella
365 Intro, 0(33) | il suo destino~varcati d'Apennino i duri gioghi~tenne lunga
366 RimeEle, XXIII | lagrimando il dì che gli occhi apersi.~ ~Tal che del pianto mio,
367 ATull, 57 | inchiostro.~ ~Quindi vedrassi apertamente come~non è di lode altri
368 Intro | Grandinelli45. Morta la Tullia ed apertone il testamento alli 14 di
369 Intro | impressione, fino a crederla apocrifa per ragioni che crediamo
370 Intro | all'auditore della Camera Apostolica un tutore per il giovinetto
371 ATull, 26 | possiate quel che più v'appaga.~~ ~ ~
372 RimeEle, XI | altezza l'umil mia favella,~v'appaghi il core in vece di parole.~~ ~ ~
373 Intro | canti, trentasei in tutto, appaiono disordinati e spesso senza
374 Intro | le arti erano tradizione, appalesa per bocca di Giuliano de'
375 Intro, 0(9) | quella entrava, veduto l'apparato ed ordine de' servidori,
376 Intro, 0(37) | super vita causa ex quo apparet de sententia per quam fuit
377 ATull, 65 | potria,~ch'almen di lungo ne apparisse il vero?~ ~Questi che vostri
378 Intro | edizione di un suo scritto apparso nella Nuova Antologia del
379 Eclog, IV | un'alato destrier subito apparve.~Movete, o sante Dive, a
380 Intro | fisiche della Tullia e per l'appellativo di giovinetto che viene
381 | appena
382 Intro | sensualità, e in una brama di appetiti animali trascinarono la
383 RimeEle, LI | interamente;~ ~potess'io dirne appien quanto 'l cor brama,~che
384 Intro | quell'intento di aver l'applauso, il commercio, il concorso
385 ATull, 57 | pellegrino e del gentile.~ ~Appo questo suggetto incolto
386 Intro | per il nome che godeva e l'appoggio dei letterati che facevanle
387 RimeEle, XLII | tante e cotai pene,~non m'apporti alcun mai tranquilla oliva;~ ~
388 ATull, 24 | senso il senso il bello apprende,~e 'n la natura nostra è
389 Intro, 0(59) | ridendo seco, e franco s'appresenta~di sorta tal che la mandò
390 Eclog, II | a me 'l mio amato sol s'appressa~(il sol ch'è solo il sol
391 RimeEle, LV | sento il vampo~s'io potessi appressar l'amato raggio~e del mio
392 Intro | possiamo dare, neppure per approssimazione, una data qualsiasi. L'Aretino,
393 Intro | sanese Bernardo Ochino che appunto nella quaresima avea predicato
394 Eclog, II | omai chiaro sole, e 'l ciel aprendo~l'aer rischiara; e 'l mare
395 ATull, 65 | fosca e trista, omai lieta e aprica.~ ~Risposta al sonetto della
396 RimeEle, XLVI | sentir per questa piaggia aprìca~quant'è 'l valor, ch'in
397 RimeEle, LII | possa ridotta in piagge apriche,~ove nocer non può contraria
398 ATull, 64 | rive infiora~al gel, come d'april nel mezzo il sole?~~ ~ ~
399 Intro, 0(24) | Papa Leone X aveva fatto aprire una nuova strada in Roma
400 RimeEle, XVIII | maestro e donno,~ ~desta apro gli occhi, sì ch'aperti
401 Eclog, VI | giovenil, non per tesoro~apron le sante Dive il santo monte.~
402 Intro | tanto ben messe, e tanto ben apuntate che rendono stupore, nel
403 Eclog, VII | i duri scogli,~e quanto ara Peloro e Lilibeo,~solea
404 Intro, 0(44) | La S.ra Tulja d'Araona a fronte alle dette dee
405 Eclog, V | vostre compagnie.~Voi non arate il periglioso suolo~del
406 Eclog, IV | zampogne, a i paschi e a gli aratri.~Quando Mopso d'ardor l'
407 Eclog, V | buoi giungete e col gravoso aratro~sottosopra voltate i duri
408 Intro, 0(36) | privatis sub pena comminationis arbitri quibuscumque in contrarium
409 RimeEle, XL | superba~vista sen va tra gli arboscelli e l'erba,~tornata in libertate
410 Intro | diseppellendo dalle biblioteche ed archivii i numerosi documenti che
411 Intro, 0(45) | Archivio di Stato di Roma dall'archivista Cav. Costantino Corvisieri. - «
412 Intro, 0(25) | Pietro Tagliavia, di Aragona, arcivescovo di Palermo e cardinale di
413 Intro, 0(7) | communia mense in candelis ardentibus per terram, et projecte
414 Intro, 0(45) | scudo di cera ogni anno per ardere il dì de' morti a la mia
415 Eclog, V | or i santi altari,~a te arderei gl'interi sacrifici,~se
416 ATull, 12 | che chiaramente il mio cor ardi:~aura che dolcemente mi
417 RimeEle | gloriosissimo consorte suo, presi ardimento, e mi risolsi finalmente
418 ATull, 34 | alma, via più che saggia, ardita.~~ ~ ~
419 RimeEle, XX | umilemente.~ ~E potendo vendetta arditamente~gridar da' monti, e piaghe,
420 Eclog, 1 | talor com'io mi struggo e ardo.~Oh ti fosse, Tirrenia,
421 RimeEle, XLIV | che tutta fiamma e foco~ardomi, e struggo colma di disire,~ ~
422 Eclog, II | vibra,~arde in me 'l cor, ardon miei accesi spirti,~e 'n
423 Intro | rispondere a quesìti così ardui ed anche inutili; bastano
424 Intro, 0(36) | de Sansedoniis~Franciscus Arengherius~ ~. . . . . et deliberaverunt
425 Intro | fiorentino e Francino Francini d'Arezzo rigattiere a Monte Giordano.
426 Intro, 0(33) | del IV libro intitolata Argia, dice che la Penelope ebbe
427 Intro | con esso porre un debole argine a quell'invadente corruttela
428 Intro | rinascimento, rotti gli argini che opponevansi nel medio
429 ATull, 58 | ho io gli occhi ch'ebbe Argo?~~ ~ ~
430 Eclog, VI | avara luna; e troppo~grande argomento de l'incerta fede~de le
431 Intro | esser casta, ma cortese: arguta ma discreta; ad ogni parola
432 Intro, 0(24) | pag. 28) ricorda un motto arguto e mordace. Papa Leone X
433 Intro | volta ancora, innanzi all'arida autenticità dei documenti,
434 Intro | ed i vagheggini più aridi e stucchevoli, appena ricevuto
435 Intro | della statistica dimentica l'aridità del suo lavoro e nota: «
436 Intro | e del Savonarola3; l'Ariosto stesso che non ne fu immune
437 Intro | adunavasi il fiore della romana aristocrazia e convenivano uomini quali
438 Eclog, V | Che tocca a me cercar l'armate squadre?~Inique stelle:
439 Intro, 0(8) | Armellini M. Un censimento della città
440 Intro | ultimo toccò in un con gli arnesi di cucina «una cassa vecchia
441 Intro | da quei suoni divini di arpicordi e lauti, impazziti in quei
442 ATull, 61 | monte d'Elicona,~qual voi n'arrecherei degna corona,~ch'al ciel
443 Eclog, II | accesa face~occhio mortal s'arrischi alzar i rai~per ritrar forse
444 Intro | maggior letterato, onde arrivando al fine dell'età e accompagnando
445 RimeEle, LIII | innanzi a lui per grazia arrivi,~che dee chiuder di Giano
446 Intro | seguendo di pochi giorni l'arrivo in questa città della marchesa
447 Intro | cortesemente, e chiamandolo arrogante, perchè avea dal pergamo
448 RimeEle, XXXV | Non fora santità, fora arroganza~torre il libero arbitrio,
449 Intro, 0(45) | sepoltura la quale se non serrà arsa alla mia sepoltura da i
450 Eclog, VII | avventura più affettuosa che artificiosa, nella quale ingegnato mi
451 RimeEle, XXVIII | levi il mio nome~fuor degli artigli d'importuna morte.~ ~V.
452 RimeEle, VII | che scampata da crudele artiglio,~provo gli acerbi e ingiuriosi
453 Intro | ancora risposta sicura. Arturo Graf1, che si occupò ultimo
454 RimeEle, LII | honoratiss. Monsignor Girolamo Artusio. Con gratia et privilegio.
455 Eclog, IV | chiamato Amore;~e Melpomene ascese al quarto lume,~e la spera
456 RimeEle, LIII | manda fore,~voci gioconde a asciuga gli occhi molli,~e Tornon
457 Intro | Petrarca, le rime del Cieco d'Ascoli, l'Arcadia del Sannazaro,
458 Intro | Cleopatra, gli animi degli ascoltanti e non mancavano sul volto
459 Eclog, VII | Com'a te aggrada: io ad ascoltare intendo.~D. Fra i primi
460 ATull, 22 | Orfeo cantare, e tacite ascoltarlo~varie fere e augelli, e
461 ATull, 12 | in voi riguardi,~ch'io v'ascolti e ch'io pensi i vostri onori,~
462 RimeEle, LVII | fa che i suoi bei crini ascondi~se s'affredda stagion mutarà
463 RimeEle, LV | i monti e i boschi~che m'ascondon la luce di quel raggio,~
464 ATull, 62 | si fugge e cortesia sta ascosa,~e spegnesi ogni ardente
465 ATull, 47 | quel bel, ch'a ogni altra ascose;~ ~voi fra leggiadre donne
466 ATull, 66 | tema o paventi~di tante ascoste in voi virtuti ardenti,~
467 Intro | giovenile e fresca, e l'essere ascritta nel ruolo delle cortigiane
468 Intro, 0(25) | Tullia è Luigi d'Aragona, ascritto al sacro Collegio da Alessandro
469 Intro | elegante cortigiana, dell'Aspasia del cinquecento, è l'Imperia,
470 Intro, 0(60) | lussurioso ed indiscreto~senza aspettar che più 'l Meschin cenasse,~
471 Eclog, IV | errar d'intorno con cangiati aspetti,~la dea de la cornuta e
472 Intro, 0(7) | sorore sua presentibus et aspicientibus. Tandem exposita dona ultima,
473 ATull, 20 | tutti i pensieri al cielo aspira.~ ~La mia, che mai da lei
474 ATull, 41 | avien che al ciel volando aspiri,~e nel tuo chiaro raggio
475 Eclog, 1 | l petto crudel, e 'nvano aspiro~a la beltà de le purpuree
476 RimeEle, XXVIII | perchè manch'io sotto l'aspre some.~ ~Ma s'i me pur così
477 Intro, 0(60) | in terra, e tal fu la sua asse;~ma quel lussurioso ed indiscreto~
478 ATull, 67 | Or qual penna d'ingegno m'assecura~di poter appressarmi al
479 Intro, 0(25) | biografo dell'Aragonese le assegna per padre Pietro Tagliavia,
480 ATull, 33 | da la cuna.~ ~Ogni nube m'assembra e sole e luna~la mia donna
481 Eclog, V | amara dipartita,~via più ch'assenzio amara e più che morte.~Ed
482 Intro, 0(59) | Produciamo a saggio del nostro asserto due sole ottave:~ ~Ma de
483 Intro | certamente a smentire l'asserzione che il cinquecento fosse
484 Eclog, 1 | rugiadosi paschi;~brama 'l cervo assetato i chiari fonti;~e te, Tirrenia,
485 Intro | non dico per adulazione. Assettate le faccende vostre e poi
486 RimeEle, XVII | il novo ardore.~ ~Non s'assicura nel profondo seno~di vostre
487 Intro | sorte del manoscritto era assicurata: finiva in qualche bottega
488 Eclog, VII | lungo fora, e poi non m'assicuro~di tutti aver memoria o
489 Eclog, VI | riposto si raccoglie;~quivi s'asside, e quivi s'accompagna~or
490 Eclog, 1 | a queste ombrette~meco t'assidi, e i miei sospiri ascolta.~
491 Eclog, II | nè lassù fuoco v'ha che t'assimigli.~E sola è sol in acque,
492 Eclog, VII | la soave cetra:~o quando assisa tra Ninfe e Pastori~move
493 Intro | varianti assumevano importanza assoluta, come per i componimenti
494 Intro | trovare un tipografo che ne assumesse l'edizione. Se dobbiamo
495 Intro | originale; quando le varianti assumevano importanza assoluta, come
496 Intro | supposizioni rasentano l'assurdo. Il testamento della Tullia
497 Eclog, VII | di là in Adria il fiume Aterno,~e di quà passa il Liri
498 Eclog, V | quel ch'io bramo?~Il grande Atiniano, il bel Sermino~il vago
499 Intro, 0(1) | Graf A. Atraverso il cinquecento. Torino,
500 Intro | nel canto X60, non è roba atta a far mettere il poema vicino
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