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Tullia d'Aragona
Le rime

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1172-atta | atte-contr | conve-espri | essen-ingra | inimi-nitre | niuno-provi | provv-sensu | senta-trass | trast-zoie

                                                                grassetto = Testo principale
     Parte,  Componimento                                       grigio = Testo di commento
1009 Intro | disonorevole. Egli narra, come convenendo in casa dell'Aragona parecchi 1010 Eclog, VII | lui nel secol nostro~si convenia l'onor de i primi allori.~ 1011 Intro | con modestia e con modi convenienti, a cui è obbligata, verso 1012 Intro | dev'essere adatto alla convenienza de' casi, essa non deve 1013 Intro, 0(36) | muliebra que licite sunt et conveniunt personis honestis et nobilibus, 1014 Intro | della romana aristocrazia e convenivano uomini quali il Sadoleto, 1015 Intro | mancanza di gusto. Il suo conversare, serio e faceto, dev'essere 1016 RimeEle, XLII | vostro orgoglio~in amor si converta: e lunga etade~sia dolce 1017 Intro, 0(45) | item lasso alle monache convertite quella parte chelli viene 1018 RimeEle, XXII | onesto mi ritiene:~e disvoler conviemmi quel ch'io voglio.~ ~In 1019 Eclog, III | otto e nove,~il numero conviensi... questo è 'l giogo~de 1020 Intro | pellegrine, immersi in quei conviti di Venere, di Bacco, morti 1021 Intro, 0(36) | Magnifici Comunis Sen., convocati et congregati solemniter, 1022 Intro, 0(45) | lenzuoli para uno et una coperta, fuorchè lo sparviere, et 1023 Intro, 0(9) | i paramenti che le mura coprivano, tutti di drappi d'oro, 1024 Eclog, VII | In quelle parti ove si corca il sole,~si stende un'onorato 1025 RimeEle, XXII | questo fa minore il mio cordoglio.~ ~V. 1 E. Poichè. - 2 siete. - 1026 Intro, 0(7) | nuncupate, que post cenam coreaverunt cum servitoribus et aliis 1027 Eclog, IV | volte ebbe visto l'auree corna~rifarsi al lume suo rotondo 1028 Intro, 0(9) | vaghi colori. Eravi poi una cornice tutta messa a oro ed azzurro 1029 Eclog, II | pensieri;~e meco gode il mio cornuto armento.~Sorgi sol del mio 1030 Eclog, VII | mondo a la tua cara amata,~e coronata d'immortal corona.~D. Ma 1031 Eclog, III | e quella fonte:~le donne coronate: il bel concento:~l'aspetto 1032 Eclog, VII | poteste vedere con gli occhi corporali la quale io porto già gran 1033 Intro, 0(36) | meretricibus et questus sui corporis facentibus desponente, sibique 1034 Intro | annoverarla tra le cortigiane. Per correggere la supplica, se non per 1035 Eclog, VII | aura soave e 'l bel rivo corrente,~m'invitan seco a far lieto 1036 ATull, 56 | ardore~estivo il lento tuo correr affrena,~e la tua profonda 1037 Intro | sorriso della donna amata correvano «a casa a comporre una sestina, 1038 Intro | modo da offendere, deve corrispon[spon]dere alla sua condizione 1039 Intro | argine a quell'invadente corruttela che ogni spandeasi con 1040 RimeEle, XXVI | dunque per più secura e corta via,~rivolgete, Ugolin, 1041 Intro | gentiluomini che adulandola, corteggiandola, facessero dimenticare il 1042 Intro, 0(34) | questa terra una gentil cortegiana di Roma, nominata la S.ra 1043 Intro, 0(3) | costumato... portavano i capelli corti e perseguitavano con sassi 1044 Intro, 0(52) | ricorda una disputa che alcuni cortigiani ebbero in casa dell'Aragona 1045 Intro | elegante era indispensabile al cortigiano effeminato e strisciante, 1046 Eclog, VII | calami, a' pastori~solea far corto e agevole sentiero77~di 1047 Eclog, III | lusinga l'aere intorno?~E cosi è dolce, che simil dolcezza~ 1048 RimeEle, IV | tutti i Duci altero e solo:~Cosmo, di cui dall'uno all'altro 1049 ATull, 66 | altre mille insieme in voi cosparte,~rozzamente contar forse 1050 Eclog, VII | intorno, se non quanto~lunga costa di gioghi s'attraversa:~ 1051 Intro | Muzio fu certo uno dei più costanti e veritieri, e benchè quando 1052 Intro, 0(45) | Roma dall'archivista Cav. Costantino Corvisieri. - «Del 1556 1053 Intro | legalmente almeno, figlia di Costanzo Palmieri d'Aragona; ed infatti 1054 Intro | obbligata, verso quelli che costituiscono abitualmente la sua compagnia. 1055 Intro | V. E. affine che non sia costretta a partirsi, che si degni 1056 Intro | Bernardo Tasso, innamorati, e costretti a separarsi dovendo quest' 1057 Intro | ambiente che l'avvinceva, costringendola a piegarsi al rinascimento 1058 Intro, 0(3) | ridutti ad uno vivere santo e costumato... portavano i capelli corti 1059 ATull, 41 | mia poi d'amorose piume~coverta avien che al ciel volando 1060 Intro, 0(9) | il più bello del mondo, coverto di velluto verde. Quivi 1061 RimeEle, XX | XX.~A Francesco Crasso~ ~La nobil valorosa antica 1062 Intro | ambiente nel quale furono create, queste la cortigianeria 1063 RimeEle, XIII | Alla stessa~ ~S'a l'alto Creator de gli elementi~sete, Donna 1064 RimeEle, XXXII | già per me v'arse. E non cred'io~che sia sì chiara fiamma 1065 RimeEle | aveano indirizzati, che per credenza di doverne acquistar fama 1066 Intro | più lungo spazio di tempo crederemmo possibile ammettere perchè 1067 Intro | triste impressione, fino a crederla apocrifa per ragioni che 1068 RimeEle, XXXVIII| Manel gentile?~ ~Dunque credete me cotanto vile,~ch'io non 1069 Intro | era cattiva e sinceramente credette averla attuata col suo Guerino; 1070 Intro | ultimo ancora Pietro Vigo19 credettero la Tullia napolitana; lo 1071 RimeEle, XXXVIII| pari lo stile?~ ~Non lo crediate, no, Piero, ch'anch'io~fatico 1072 RimeEle, LIV | Lilla mia bella,~piangi, e cresci piangendo il tuo dolore:~ ~ 1073 Intro | agiatezze nelle quali era cresciuta. Dimorava nella stessa epoca 1074 RimeEle, LVI | riparo~così gentil e cristallina stanza~che non mostri di 1075 Intro | probabilmente ignorante e privo di criterio letterario, la sorte del 1076 Eclog, III | grandine pioggia:~non la crolla il furor di Borea o d'Austro,~ 1077 Intro | tanto alla storia, alla cronologia, alla geografia, e con buona 1078 Intro, 0(25) | costui, l'unico cardinale che cronologicamente può dirsi padre della Tullia 1079 RimeEle, XXI | chi fia che leggi così crude e torte,~spirti amici d' 1080 Intro | in un con gli arnesi di cucina «una cassa vecchia nella 1081 Intro, 0(10) | Cugnoni G. Agostino Chigi il Magnifico, 1082 Eclog, V | dilicate labbra~a le mal culte mie silvestre canne,~E tu 1083 ATull, 50 | campo aperto,~ giardin culto, o poggio aspro o deserto,~ 1084 Eclog, VII | nato in queste piagge~fu cultor nel giardin de' pomi d'oro.~ 1085 RimeEle, L | virtù, ch'esser vi fa primo cultore~di lei, cui 'l cieco mondo 1086 ATull, 33 | le fasce mi diero e da la cuna.~ ~Ogni nube m'assembra 1087 RimeEle, LV | boschi,~che questo sol non cuopre e frondi ed ombra.~ ~Non 1088 Intro | nel 1560 dicendo di averne curato l'edizione sul manoscritto 1089 Intro | scrupoli che parrebbero curiosi nella Tullia, sono da ella 1090 Intro, 0(9) | III, nov. XLII; Valery, Curiositès et anecdotes italiennes, 1091 Intro | egli un tipo abbastanza curioso e interessante?~La cortigiana 1092 RimeEle, VII | segno della Speranza, M.D.L. in-12, a carte 40.~~  ~ ~ 1093 Intro | Tullia al Varchi42, ed il dabben uomo volentieri si prestò 1094 Intro | ed insidioso amore?5» E dacchè siamo col Garzoni, che lasciò 1095 Intro | sposando circa il 1550 una damigella d'onore di Vittoria Farnese 1096 Intro | tace il Muzio, che, pur dando la paternità del cardinale 1097 Intro, 0(36) | in statuto meretricium, dantes licentiam omnibus et quibuscumque 1098 Intro, 0(7) | cortigiane, le quali dopo cena danzarono ignude e diedero altre prove 1099 Intro, 0(29) | di lei, qualunque volta danzassero mentre ella toccava il leuto, 1100 Intro | s'invita ai balli e alle danze, dove i tatti vanno in volta, 1101 RimeEle, IX | Queste vi fanno tal, lunge e dappresso,~ch'al grido sol del vostro 1102 Eclog, 1 | lor splendenti lumi.~E or darà al mio dir ampio suggetto~ 1103 Eclog, V | Dee: le selve e gli antri~daran risposta al lacrimabil suono.~ 1104 ATull, 15 | in tai lacci e con tai dardi~mi trafigga, m'annodi e 1105 Intro | Veronica Franco della quale daremo in breve le rime, divenute 1106 Intro, 0(45) | sia obligato l'herede a darla più. Item lasso che ogni 1107 Intro | era certo desiderio suo di darlo alle stampe, e per il nome 1108 RimeEle, XLIV | cruda valle~ov'è chi sol può darmi e morte e vita;~ ~e cantando 1109 RimeEle, XIV | scendesti a torne noia e a darne l'ale~al sommo bello, al 1110 Intro | quando erasi decisa di darsi a Dio, conviene di necessità 1111 Intro | documenti che la riguardano, dasse compiuta questa pagina di 1112 Intro, 0(47) | In una lettera datata di Venezia li 6 giugno 1537 1113 Intro, 0(35) | verba de presenti et anuli dationem et receptionem respective 1114 Intro, 0(45) | panno ordinario negro et datole dieci scudi d'oro; item 1115 Intro | stessa madre che allegramente dava alla luce figliuoli sino 1116 Intro | o scherzando o trattando davvero, allettava e rapiva a , 1117 Intro, 0(41) | da ciascuno; et tal segno debbia portare a fine che elle 1118 Intro, 0(45) | cosa ad opere pie et queste debbiano essere le mie ultime volontà, 1119 Eclog, V | gentile e 'l tuo fedele~esser debbiate eternamente insieme~fermo 1120 Eclog, III | Muse ninfe?~O mia, come dir debbo, alma mia Diva,~con quanto 1121 Intro, 0(36) | supradicta sunt sibi non debent quoque modo esse prohibita, 1122 ATull, 67 | rime ha tanta cura?~ ~La debil pianta, mia da non dura,~ 1123 RimeEle, XXIX | s'al gran suggetto il mio debile stile,~giunger potesse di 1124 Intro | dichiarandosi di tutto debitrice a Dio solo «dal quale solo 1125 Intro | eleggere il verso a forma del Decamerone, lo accusa che tante sue 1126 Intro | sullo scorcio del primo decennio del decimosesto secolo.~ 1127 Intro, 0(45) | ultime volontà per magior dechiaratione della quale io come di sopra 1128 Intro | e fresca», quando erasi decisa di darsi a Dio, conviene 1129 Intro | note, esita a dare giudizio decisivo, attendendo pur lui che 1130 Intro, 0(36) | et deliberaverunt declarare et declaraverunt D. Tulliam 1131 Intro, 0(36) | mandaverunt fieri decretum dicte declarationis et licentie in forma. Et 1132 Intro, 0(37) | sententia per quam fuit declaratum sibi licere portare sberniam 1133 Intro, 0(36) | deliberaverunt declarare et declaraverunt D. Tulliam de Aragona Sen. 1134 Intro, 0(32) | certificarsi e risolversi; declarono detto sostenimento, doversi 1135 Intro, 0(37) | Archivio di Stato in Siena, Decreti, polizze, ecc. del Capitano 1136 Intro, 0(36) | testibus in eo examinatis decreto predicto, et omnibus denique 1137 Intro | d'Urbino, nella lettera dedicatoria premessa al Trattato del 1138 Intro | esaltavano le cortigiane, dedicavano loro libri e capitoli e 1139 Intro | via più ampia e sicura per definire tale punto.~Lo sviluppo 1140 Intro | Piccolomini poi, che lo definisce «un desiderio di possedere 1141 Intro | Aretino e il Garzoni, che definiscono tali doti atte solo a sedurre 1142 ATull, 44 | dovete voi dir ch'io sia deforme,~ch'io son quello che son 1143 | degl' 1144 ATull, 61 | altra saggia e più gentile,~degnate di pigliar quanto vi porge~ 1145 Intro, 0(33) | vezzosa fanciulletta~i lascivi delfin festosi giri~tessean saltando 1146 Intro | maggio 1547, copia della deliberazione nella quale riconoscendo « 1147 Intro, 0(43) | S. E. il Duca di Firenze. Deliberazioni, ad annum.~ 1148 Eclog, 1 | gustato erba fonte;~e delicata più ch'i bianchi velli~di 1149 Eclog, 1 | vezzose poppe,~le belle poppe delicate e sode,~dal petto ad amor 1150 Intro | e virtù sua un'isquisita delicatezza di maniere e di costumi, 1151 Intro | la sua vita è quasi tutta delineata, e molto nettamente per 1152 Intro | seduzione, vivendo tra le delizie e le comodità d'una onorata 1153 | delli 1154 ATull, 38 | rinforza il gran Signor di Delo.~~  ~ ~ 1155 Intro | parole, servendo solo a demoralizzare e rendere ridicoli i più 1156 Intro, 0(45) | rascia negra usata aperta denanzi;~Item un roverso rosso nuovo, 1157 Intro, 0(34) | visitarla, et è riccha de denari, zoie, colanne, anella et 1158 Intro | stesso anno37 fu ancora denunciata per aver portato la sbernia 1159 Intro | giorno di Pasqua, e tra i denunziatori apparisce Ottaviano Tondi, 1160 Eclog, IV | superbo Marte~ogni orgoglio deposto, non rifiuta~di dar orecchie 1161 Intro | offendere, deve corrispon[spon]dere alla sua condizione con 1162 Intro, 0(58) | Gordon di Percel. Biblioth. des Romans, tom. II, pag. 193. - 1163 Intro | pensiero... appare un poeta nel descrivere i casi acerbi con pietà 1164 Intro | noia che s'ingenera dalla descrizione di una passione misurata 1165 Eclog, III | dentro al suo petto. Ei per deserte piagge~da furor trasportato, 1166 ATull, 50 | culto, o poggio aspro o deserto,~che non sappian com'ei 1167 RimeEle, XXXIV | vita.~ ~V. 2 D. Sei; E. desia.- 5 si andasse.- Componimenti 1168 RimeEle | alcuno appresso le genti. Ma desiderando io di mostrare in qualche 1169 Intro | sensevoli sogliono essere desiderate29.~La Tullia tornata in 1170 Intro | non cela gli ardenti desideri le bramate conquiste. 1171 Intro, 0(36) | sui corporis facentibus desponente, sibique licuisse et licere 1172 | dessa 1173 | desse 1174 | desso 1175 Eclog, IV | e di virtute ardente:~e destando le selve e le campagne,~ 1176 RimeEle, LIII | celebrarvi in versi e in rime;~destano i chiari spirti,~ond'or 1177 Eclog, VII | or in or con le sue rime~destare i boschi intorno; e ad ora 1178 Eclog, 1 | a suon di chiara tromba~desti i bianchi destrier, ch'in 1179 ATull, 31 | donar, poi che nel lato destro e manco~per le nevi del 1180 Intro | pasquinate avevano molto deteriorata, radunarle intorno un'eletta 1181 Intro | che rendono stupore, nel dettar politamente, nel spiegar 1182 Intro | marzo dello stesso anno dettava le sue ultime volontà al 1183 Intro, 0(44) | Tulja d'Araona a fronte alle dette dee dar per sua tassa imposta 1184 Intro | conversare, serio e faceto, dev'essere adatto alla convenienza 1185 Intro | manoscritto fosse tra le carte devolute a Celio figliuolo dell'Aragona 1186 Intro | onestà e le virtù domestiche devono essere d'accordo con le 1187 ATull, 40 | virtuti intorno~vi fur quasi devote e fide ancelle,~e 'l ciel 1188 RimeEle | modo qualche parte della devotissima servitù mia verso V. Eccell. 1189 RimeEle | presento umilmente con devotissimo cuore queste mie poche, 1190 Eclog, VI | il tuo buon Mopso,~il tuo devoto il tuo costante Mopso,~il 1191 Intro | poema vicino al libro di devozione di una vergine o di una 1192 Eclog, 1 | timor caldo disio.~Da quel innanzi entro 'l mio petto 1193 Intro | amore55, giudicato «uno dei dialoghi più vivi che noi abbiamo, 1194 Eclog, VII | que' pastor onorati che pur dianzi~hai detto c'han per lei 1195 Intro | ripetere che quantunque il diavolo si vesta da frate, quattro 1196 Intro, 0(29) | di virtù, di che innanzi dicemmo. Et non pure traheva costei 1197 Intro, 0(9) | 1878. Per l'epitafio che dicesi posto sulla sua tomba crediamo 1198 Intro | attuata col suo Guerino; dichiarandosi di tutto debitrice a Dio 1199 Intro | venissero a luce, dalle precise dichiarazioni che Girolamo Muzio fa nell' 1200 Intro, 0(41) | altre pene che di sotto si dichiareranno. (Contini. Legislazione 1201 Intro, 0(45) | cardinale Cornaro, istituisco dicio et faccio detto Celio herede 1202 Intro, 0(7) | alia pro illis qui pluries dictas meretrices carnaliter agnoscerent; 1203 Intro, 0(36) | 1544 Die dicto (5 februarii) de sero.~Hieronymus 1204 Intro, 0(7) | cena danzarono ignude e diedero altre prove di valentia 1205 Eclog, VI | dir, le triste sue querele~diedi a serbar ad una antiqua 1206 RimeEle, XXXIII | ch'ardendo lieto vive e lo difendi,~che forza di vil foco nol 1207 Intro, 0(36) | et iniuste reputatur et diffamatur, eidem non licuisse nec 1208 Intro | maternità dell'Aragona, la sua differenza con le Rime non è prova 1209 Intro | corona non sarebbe stato difficile trovare un tipografo che 1210 Intro | coltura era più vasta e diffusa: dalla corte pontificia 1211 Intro | Giulia e ne parlano spesso diffusamente, mentre dànno particolari 1212 Intro | del poeta... Con la musica diletta sovente le orecchie delle 1213 Intro, 0(9) | Ella non mezzanamente si dilettava delle rime volgari, essendole 1214 Eclog, V | a i dolci alberghi,~a le dilette vostre compagnie.~Voi non 1215 Eclog, II | quercia,~notava intento il dilettevol suono,~che d'intorno facean 1216 Eclog, III | rami,~suonano in dolci e 'n dilettosi accenti~mille amorosi eterni 1217 Eclog, V | annoi~di por le dotte e dilicate labbra~a le mal culte mie 1218 Eclog, 1 | Mopso tuo, che te sola ama.~Dillo, Tirrenia, e scopri il caro 1219 Eclog, V | i' mi dolgo, e tuttavia~dilungando mi vo dal mio desio,~e per 1220 Intro | compilatore della statistica dimentica l'aridità del suo lavoro 1221 Intro | corteggiandola, facessero dimenticare il suo passato poco onorevole 1222 ATull, 7 | fosse lunga a lei la mia dimora!~Pensa ella almen ch'io 1223 Intro | nelle quali era cresciuta. Dimorava nella stessa epoca in Roma 1224 Eclog, 1 | ne sente altero sdegno,~e dimostrar ne suole agre vendette,~ 1225 Eclog, VII | immantenente~si volgerebbe a dimostrarlo altrui.~E ciò n'avvien perochè 1226 Eclog, VII | suo ingegno~n'ha poi fuor dimostrati ardenti lampi.71~ tra 1227 Eclog, III | scorgesti a mirar. Tu mi dimostri~com'io lei segua, cui più 1228 Intro, 0(9) | amato, come la fine di lei dimostrò. E perciò che egli è molto 1229 | dinanzi 1230 RimeEle, XXX | ogni uom saggi e beati:~ ~dinne, caro Damon, s'almavile~ 1231 Eclog, III | al glorioso fonte~fate dintorno mille dolci giri,~premendo 1232 Eclog, II | vista~da me si parte, al dipartir di lei~a me in un punto 1233 Eclog, V | commosse e tanti sdegni~per dipartirmi dal maggior mio bene.~O 1234 Intro | letterati perchè da essi dipendeva in massima parte la rinomanza 1235 Eclog, VI | di sé privo, col pensier dipigne~il dolce amato viso; in 1236 ATull, 6 | disegno~del bel, ch'entro dipinge il divo aspetto.~ ~Ma come 1237 Eclog, III | ognor novelli odori~van dipingendo il variato suolo;~qui non 1238 Intro | Agostini «con tal'arte seppe dipingerli e con tal frase adornarli 1239 Intro | ritratto della poetessa dipinto da Alessandro Bonvicino 1240 Intro, 0(7) | Tandem exposita dona ultima, diploides de serico, paria caligarum; 1241 Eclog, 1 | andar gli occhi vaghi al lor diporto~tra i diletti di Flora e 1242 ATull, 16 | mie rime in ogni parte~e diran que' ch'avran più vivo ingegno:~ 1243 Intro | alcun che di speciale, quasi direbbesi di proprio, che le riavvicina 1244 Intro | mirabile fervore, e gli diresse il sonetto XXXV trattandolo 1245 Intro | Tullia che per stessa oggi dirittamente da ogni uomo è giudicata 1246 Intro, 0(24) | gentildonna adirata cominciò a dirle villania. Rispose la Giulia: « 1247 RimeEle, LI | interamente;~ ~potess'io dirne appien quanto 'l cor brama,~ 1248 Intro, 0(25) | che cronologicamente può dirsi padre della Tullia è Luigi 1249 Eclog, VII | non vo' lasciare ancor di dirti~che se di lei scorgessi 1250 Intro, 0(49) | Noli discedere a muliere sensata et bona, 1251 Intro | poetessa, la letterata, la discendente di sangue reale: e riuscì 1252 RimeEle, VIII | dal bel monte d'Elicona~discendete sovente a far soggiorno~ 1253 RimeEle, XXXIII | con dolce folgorar in me discendi,~mio intenso affetto lietamente 1254 Eclog, VII | gli alpestri gioghi~onde discendon l'acque a i lieti paschi,~ 1255 RimeEle, XIX | ognor tanto ugualmente,~che discerner non puote umana mente,~di 1256 Eclog, VII | voi medesima non sapreste discernere se in voi o in me sia più 1257 Eclog, IV | d'odorati allori.~Quinci discesi quegli spirti eletti~sopra 1258 ATull, 30 | da l'eterno regno~in te disceso, tu fra noi comparti;~ ~ 1259 Eclog, 1 | pomi.~Man bella, cara man disciogli il laccio,~allarga il velo, 1260 ATull, 20 | mia, che mai da lei non si discioglie,~col vago spirto suo da 1261 Intro, 0(32) | onorate leggi de la militar disciplina, a tutto il mondo, per un 1262 Intro | corpo suo e tuttavia si disconvenga non men forse a lei che 1263 ATull, 17 | convien ch'in riva d'Arno si discopra.~ ~ ~ 1264 RimeEle, XXXI | quando 'l sereno~ciel si discopre lor di stelle pieno;~ ~e 1265 Intro | dell'amore libero tra liberi discorre Speron Speroni nel Dialogo 1266 Intro, 0(34) | di canto figurato; ne li discorsi del suo parlare è unica, 1267 Intro | furfato in versi, senza essere discoverta da nessuno». Dell'amore 1268 Intro | anche ai nostri giorni, e se discutibile dal lato psicologico, non 1269 ATull, 51 | dissi che mai sempre ira e disdegno~portiate in seno, e sol 1270 Eclog, IV | cingono i lauri: a lui non si disdice~spenger la sete al fonte 1271 Intro | scrupolosamente e gelosamente, e, diseppellendo dalle biblioteche ed archivii 1272 Eclog, V | sia mai luogo o tempo che disgiunga~da me 'l tuo amor, che mai 1273 Eclog, V | sarà l'amor mio dal tuo disgiunto;~meco sia 'l tuo pensier, 1274 Eclog, VI | non capendo ne l'alma, si disgombra~per lo petto, per gli occhi 1275 Intro | apparisce quasi per sua disgrazia, molte sarebbero le supposizioni 1276 Intro | come adesso, e come forse disgraziatamente lo saranno sempre, più ricchi 1277 Eclog, 1 | te rimira, te cerca e te disia.~Braman le pecchie gli odorati 1278 RimeEle, XXXIV | quel bel, che più l'alma disìa,~e di cui brama ognor la 1279 Intro, 0(59) | timor lieta si spoglia:~disiando il camin di molte miglia,~ 1280 RimeEle, XIV | col divin raggio spira~del disiato tuo santo favore,~ch'io 1281 ATull, 24 | è qualitade~ch'in mortal disiderio il mortal cade,~e così bassa 1282 Intro | per una certa franchezza e disinvoltura, e anche talvolta per una 1283 Intro, 0(3) | quasi tutti lavati da molte disonestà e ridutti ad uno vivere 1284 Intro, 0(29) | diè a fare guadagno di disonestamente, allettando i giovani con 1285 Intro | che alle altre l'essere disoneste e sconcie nel parlare e 1286 Intro | una ragione abbastanza disonorevole. Egli narra, come convenendo 1287 Intro | trentasei in tutto, appaiono disordinati e spesso senza nesso tra 1288 Intro, 0(46) | et le labbra sottili era disordinato da un naso lungo, gibbuto 1289 Intro | mentre si cantan lamenti, disperazioni, frottole, stanze e terzetti, 1290 Intro | lascivia, ruina i costumi, disperde l'onestà, infiamma l'alma 1291 ATull, 58 | d'ogni virtù ch'oggi è dispersa:~deh! perchè non ho io gli 1292 RimeEle, IV | indegno scorno.~ ~ vi dispiaccia, ch'el mio oscuro e vile~ 1293 Eclog, V | doglio,~protervo, iniquo e dispietato amore.~Tu con fredde paure 1294 Intro | casa, per trovarsi male disposta così dell'animo come del 1295 Eclog, VI | Talia, m'ha dunque il cielo~disposto ad amarti perch'amando i' 1296 Eclog, 1 | cori~d'amor di tal, che gli disprezza e fugge.~Che doglia, che 1297 RimeEle, LII | fatiche~fuggir le pompe, e disprezzar la morte,~tenendo sempre 1298 Intro | Aragona; talchè ella vedendosi disprezzata e sfuggita, se ne partì 1299 Intro | in età ancor fanciullesca disputare e scrivere nel latino e 1300 Intro | sostanzialmente diversi che si disputarono il campo per quasi tutto 1301 Intro | Canestrini21 e dal Labruzzi22 la dissero romana a ciò confortati, 1302 Intro | società nella più completa dissolutezza, nelle forme più sozze delle 1303 Intro | autore, apparse anche a distanza di molti anni l'una dall' 1304 Intro, 0(60) | seco e fu sopra un tappeto~disteso in terra, e tal fu la sua 1305 Intro | giallo che doveva servire a distinguerla dalle oneste gentildonne. 1306 Intro | veneziane in massima parte, e distinte in cortesane honeste, cortesane 1307 Intro, 0(59) | pensa che 'l Meschin se ne distoglia:~ponglisi a canto ignuda, 1308 Intro, 0(41) | luogo la preventione da distribuirsi come l'altre pene che di 1309 Intro, 0(7) | arbitrio praesentium, dona distributa victoribus». Diarium sive 1310 RimeEle, XLII | in me, pianto e martìre~distruggendomi pur come far soglio;~ ~ma 1311 ATull, 66 | strane genti,~rare bellezze e disusati accenti,~degne parole a 1312 RimeEle, XXI | camino~ove ti sprona un disusato ardire,~perduta hai meco 1313 ATull, 2 | dietro a bassi pensier non vi disvia.~~  ~ ~ 1314 RimeEle, XXII | rispetto onesto mi ritiene:~e disvoler conviemmi quel ch'io voglio.~ ~ 1315 Intro | vesta da frate, quattro dita di coda gli spuntano sempre 1316 Eclog, V | suo pianto o santo coro~ditelo a' boschi nostri, e non 1317 Intro, 0(41) | habbi una lista larga un dito d'oro o di seta o d'altra 1318 ATull, 61 | scorge~d'essere amata non divenga umile.~ ~ ~ 1319 Eclog, 1 | per li lor rami~quai d'oro divenir, e quai vermiglie:~e tu 1320 Eclog, IV | d'altrettanti parti~madre divenne. O ben felice madre~il mondo 1321 Intro | daremo in breve le rime, divenute di meravigliosa rarità, 1322 Intro, 0(32) | immortal gloria invidioso, diversamente o parlasse o sentisse, possa 1323 Intro, 0(29) | Mazzucchelli, loc. cit. Molto diverso è però il ritratto che ne 1324 ATull, 57 | suggetto incolto e vile~divien qual più pregiato oggi è 1325 ATull, 50 | sappian com'ei m'arde e divora.~~  ~ ~ 1326 Intro | più facili, sono i suoi divoti per ogni occasione... Si 1327 Intro | assumesse l'edizione. Se dobbiamo pur credere alla dichiarazione 1328 Eclog, V | protervo amore di te mi doglio,~protervo, iniquo e dispietato 1329 Eclog, V | accenti,~a sì pietosi, a sì dogliosi accenti~allargò 'l fren, 1330 RimeEle, XLVII | ingegni mille, non pur uno o doi~suggetti degni de i più 1331 RimeEle, XLIX | altri d'invidia si lamenta e dole.~ ~V. 7 adorata; C. D. odorata. - 1332 Eclog, VI | ploro~seguite o dive le dolenti note.~Fedel mio, se 'l mio 1333 Eclog, V | mia fortuna.~Di te m'ho da doler, di te Tirinto,~crudel Tirinto, 1334 Eclog, V | in alcun tempo avare.~Da dolermi ho di mia crudel fortuna,~ 1335 Eclog, V | è ben che mia lingua si dolga,~e che sospiri il core e 1336 Eclog, V | sospira.~Misero me, i' mi dolgo, e tuttavia~dilungando mi 1337 RimeEle, XLVI | far voi spero e desio;~ ~dolgomi del mio fato acerbo e rio,~ 1338 RimeEle, XXXVI | conforto,~che fra tanti dolori il primo è 'l vostro.~ ~ 1339 Eclog, V | insieme~fermo suggetto a dolorose note.~Or il vago pensier 1340 Eclog, VI | altrui cori,~che dovran far i dolorosi lai?~Il miserel ad or ad 1341 Eclog, II | sospirando~e lagrimando, il doloroso Mopso~spargeva a l'aura; 1342 Eclog, V | una volta~dir: qui sarà domane il mio soggiorno.~Ma da 1343 Intro, 0(52) | Il Domenichini nelle sue Facetie, etc. 1344 Intro | morali, l'onestà e le virtù domestiche devono essere d'accordo 1345 Intro, 0(36) | exponente qualiter praefata Domina Tullia ob novam compilationem 1346 Intro, 0(36) | solemniter, etc., audito pluries Domino Aurelio Manno Ugolino procuratore 1347 Intro, 0(36) | quibuscumque personis locandi domos dicte domine Tullie, et 1348 RimeEle, XVI | avara~di ciò, ch'altrui donando, non vien meno.~ ~Voi sete 1349 ATull, 31 | tregua pur, ma eterna pace~donar, poi che nel lato destro 1350 Intro | Celio; la Tullia poteva donare il manoscritto al Ranieri 1351 ATull, 32 | parole e i modi,~che mi donaro a cor gentile e fido.~~  ~ ~ 1352 ATull, 21 | affogava i naviganti:~ ~e or donata ci ha l'alta bontade~donna, 1353 Intro, 0(45) | forza di codicillo et di donatione infra vivi o per causa di 1354 RimeEle, XVIII | sol d'ogni saper maestro e donno,~ ~desta apro gli occhi, 1355 Eclog, IV | uno in uno il re de' cieli~donò loro il governo ad una ad 1356 RimeEle, LVI | ch'in te rinnovi~acciò di doppia morte il viver pruovi.~ ~ 1357 RimeEle, XXVII | non sarìa a voi più che dorato scanno:~se come fumo innanzi 1358 RimeEle, XVIII | l'alto disìo.~ ~V. 2 B. dormì; - C. D. dormii. - 3 E. 1359 RimeEle, LVII | seccarà, le frondi e il dorso.~ ~Questa stanza è attribuita 1360 Eclog, IV | fiori e de' cui dolci frutti~dovea goder il cielo e 'l nostro 1361 ATull, 6 | il nostro spirto altero~a dover informar cosa mortale.~ ~ 1362 Intro, 0(32) | noti e chiari, secondo il dovere si manifesteranno a lo ardire 1363 RimeEle | indirizzati, che per credenza di doverne acquistar fama o pregio 1364 Intro, 0(32) | declarono detto sostenimento, doversi intendere totalmente secondo 1365 ATull, 63 | gentile,~esser lodato pur dovesse in parte,~uopo sarebbe al 1366 RimeEle | dubbio gran tempo se io dovessi indirizzare a così grande 1367 Eclog, VI | ne gli altrui cori,~che dovran far i dolorosi lai?~Il miserel 1368 ATull, 19 | i miei caldi disiri,~ben dovreste pensare al mio conforto.~ ~ ~ 1369 Eclog, V | Musa il suo poeta?~Ben ti dovria Tirinto esser a grado~d' 1370 Eclog, III | i piedi, i panni,~far la dovrian pur conta a gli occhi miei.~ 1371 Intro, 0(9) | mura coprivano, tutti di drappi d'oro, riccio sovra riccio, 1372 Intro, 0(41) | possino portare vesti di drappo e seta d'alcuna ragione, 1373 Eclog, VI | mortale,~non Naiada, non Driada od altra Ninfa;~ma de l' 1374 Eclog, VI | e pastorelle~e Ninfe, e Driadi e Naiacli, e Napee~son di 1375 ATull, 4 | prende:~ ~e com'aquila al sol drizzando gli occhi~al foco vostro 1376 ATull, 63 | d'onore il mondo pieno,~drizzare al vostro nome altare e 1377 Eclog, II | del mondo eterno,~e più drizzi i tuoi raggi sopra noi,~ 1378 Intro | finiva in qualche bottega di droghiere o salumaio. Converrebbe 1379 Intro | sufficiente a porre dei dubbi; respingiamo però assolutamente 1380 RimeEle, LIII | spente~poter nudrir ne l'alma dubbia e mesta,~se mirate, Signor, 1381 Eclog, VII | spirto~che morendo lasciò dubbiosi i boschi~tra le Muse di 1382 RimeEle, XXII | quel ch'io voglio.~ ~In sì dubbioso stato mi conforta,~che ben 1383 Intro | rilassate, e non crediamo, come dubita il Bongi, che il poco profitto 1384 Intro, 0(32) | saranno, onde ciascuno poi non dubitano che confessare sarà costretto, 1385 RimeEle, XLVI | amica~a le mie voglie, non dubito ancora~poter cantarvi tal 1386 Intro, 0(36) | quod praefata D. Tullia ducet vitam honestissimam et propterea 1387 RimeEle, IV | adorno:~Duce fra tutti i Duci altero e solo:~Cosmo, di 1388 RimeEle, XXXII | valore a l'alma mia,~ben duolmi de la dura e alpestra via~ 1389 ATull, 23 | pronte~com'è la voglia, duolsi e ne sospira.~ ~Di così 1390 Intro | Tullia narra del cavaliere di Durazzo, di Brandisio e della figlia 1391 Intro | vita che rese allora meno dure e servili le leggi sul costume, 1392 | ea 1393 | ebbero 1394 | ebbi 1395 Intro | Nicolosa leggeva i salmi in ebraico, e molte ancora che sarebbe 1396 ATull, 22 | alle sue sponde il gelid'Ebro~Orfeo cantare, e tacite 1397 Intro, 0(45) | ho detto. A tergo autem, ecc L'entroacluso è il testamento 1398 ATull, 62 | quarto delle rime di diversi eccellentissimi autori nella lingua volgare 1399 ATull, 47 | natura in darvi a pieno ogni eccellenza,~e fece il ciel quasi restarne 1400 RimeEle, XVI | ambe le chiavi~di quegli eccelsi, e gloriosi cori~che fan 1401 Intro, 0(49) | verecundiae illius super aurum. (Eccl. VII, 21).~ 1402 Intro | vergogna, come si legge nell'Ecclesiastico49, è più che oro preciosa... 1403 | Eccomi 1404 Intro, 0(42) | Edita dal Bongi, op. cit., ed 1405 Intro | rime e nelle lettere di lui edite dal Biagi e dal Bongi40. 1406 Intro | del Giolito de' Ferrari, editi dal Ministero della Pubblica 1407 Intro | indispensabile al cortigiano effeminato e strisciante, i leggiadri 1408 RimeEle, XXXIV | di pari n'andasse in me l'effetto~con le tue lode, onor render 1409 ATull, 13 | in carte~de la tua chiara effigie il bel sembiante:~ ~so ch' 1410 Eclog, IV | tutt'Adria in alcun scoglio~Egida bella l'onorate tempie~cinta 1411 | Ego 1412 Intro | messi a profitto dai due egregi scrittori.~Il Crescimbeni15, 1413 Eclog, V | Eco~ti pon far fede che eia le pendici~de l'alto giogo, 1414 Intro, 0(36) | reputatur et diffamatur, eidem non licuisse nec licere 1415 Intro, 0(36) | erant, vigore auctoritatis eisdem concesse a Statutis Reipublicae 1416 | eius 1417 Intro | parlar fecondo, con tropi eleganti, con figure eloquenti, con 1418 Intro | compassiona perchè non seppe eleggere il verso a forma del Decamerone, 1419 Intro | Gonzaga, e delle città ove l'elemento borghese ottenne spesso 1420 ATull, 47 | leggiadre donne e gloriose~elesse sola; e per esperienza~si 1421 Intro | deteriorata, radunarle intorno un'eletta schiera di poeti e gentiluomini 1422 Eclog, IV | Quinci discesi quegli spirti eletti~sopra tutt'altri, con eterne 1423 Eclog, VII | l ventre,~onde fruttoeletto al mondo nacque:~e più felice 1424 Intro | cortigiana con la poetessa, ed eleva i suoi canti indistintamente 1425 ATull, 38 | armonia risponde~di chi fa in Elicon dolce soggiorno;~ ~qualora 1426 Intro | In base a tali documenti, eliminando del tutto l'ipotesi che 1427 Intro | d'Este, Ippolita Sforza, Elisabetta Gonzaga, e delle città ove 1428 | ell' 1429 Intro | Crescimbeni fa di questo poema elogi sperticati, dicendo che « 1430 Intro | tropi eleganti, con figure eloquenti, con parole terse, con un 1431 RimeEle, LVII | dalla Biblioteca Vittorio Emanuele il sonetto n. XXX porta 1432 Eclog, V | al cor passando~tutto l'empiea di vivi ardenti spirti;~ 1433 Eclog, V | suo bene~fatto lontan, va empiendo selve e campi~di dolor, 1434 Eclog, IV | Euterpe, a la cui voce~s'empion l'alme di gioia e di diletto.~ 1435 ATull, 59 | alloro adorno~gli altari empir de i più soavi odori;~che 1436 RimeEle, LI | cor brama,~che d'invidia empirei e di dolore~ogni spirto 1437 Eclog, VI | vider Pan lieto e tristo Endimione.~Mal fida luna, avara luna; 1438 | enim 1439 Intro | Vallicelliana~maggio 1891.~ ~ENRICO CELANI~~  ~ 1440 | entrambe 1441 ATull, 24 | ingombro di piacer terreno~entrando il mal fidato messaggero~ 1442 RimeEle, XVII | profondo seno~di vostre glorie entrar mia navicella~sotto la scorta 1443 Intro, 0(60) | si sdegna, e vorrebbe non entrare in tal corte, ma il re gli 1444 Intro, 0(45) | anni venticinque, ma dell'entrata senne nutrisca et serva 1445 Intro, 0(9) | qualunque straniero in quella entrava, veduto l'apparato ed ordine 1446 Intro, 0(45) | detto. A tergo autem, ecc L'entroacluso è il testamento di me Tullia 1447 Eclog, III | n'accoglie Diana; e qui n'envia~per la verdura del suo bel 1448 Intro | opera rinvengonsi altri episodi che forse non reggerebbero 1449 Intro | ingegno, di madrigali, di epistole che di quattrini, esaltavano 1450 Intro | l'amor patico, nato nelle epoche di maggior coltura e diffuso 1451 RimeEle, XL | libertate e in lieta vita;~ ~er'io da gli amorosi lacci 1452 | erant 1453 | erasi 1454 Intro, 0(9) | molti belli e vaghi colori. Eravi poi una cornice tutta messa 1455 Eclog, II | si veggon gli alberi e l'erbette.~Sorgi sol del mio sol sola 1456 Eclog, IV | acceso,~posto a seder in una erbosa riva,~al dolce mormorio 1457 Eclog, IV | Quella, ch'un tempo per l'erbose sponde~de l'ampio laco de 1458 Eclog, IV | alma mia, che le mie rime~s'ergan sopra l'invidia, e i miei 1459 RimeEle, LIII | chiari spirti,~ond'or s'ergano i mirti,~e i lauri spargon 1460 RimeEle, XLI | ch'a tant'alta impresa~ergi la mente mia, che ad or 1461 Eclog, IV | monta per luoghi alpestri ed ermi;~raro sentier v'appar, rari 1462 RimeEle, XLVII | suggetti degni de i più alti eroi,~e d'inchiostro al mio tutto 1463 RimeEle, XII | io, dove 'l pensier non erra;~dove luogo non ha terreno 1464 RimeEle, LII | ameno~questa tua pecorella errante e vile;~ ~sì che possa ridotta 1465 ATull, 21 | porto e salute a l'alme erranti.~ ~Voi, Donna mia, voi sete 1466 Eclog, III | trasportato, solo e vago,~errava, intorno pur con gli occhi 1467 Intro | che vide la luce, se non erriamo, solo nel 1565? A noi il 1468 Intro | riprodotte, salvo allorchè gli errori erano evidenti, respingendo 1469 Eclog, VII | Batto: Batto, che per l'erta~del sacro monte sale a' 1470 RimeEle, XXI | etade,~a gran passi salìa l'erte contrade~che menan dritto 1471 Intro | Aragona dare ad intendere agli eruditi, massime fiorentini, di 1472 Intro | critica ed abbondanza di erudizione ben note, esita a dare giudizio 1473 | es 1474 Intro | notte tanto era il puzzo che esalava quel ricco tedesco. Risaputosi 1475 Intro, 0(47) | 1537 e scritta allo Speroni esaltandogli il suo Dialogo egli diceva: 1476 Intro | Muzio, il Tasso, il Varchi esaltarono l'Aragona: il Molza, Beatrice 1477 Intro, 0(32) | umane forze sia possibile esaltata e tanto più quanto ella 1478 Intro | finissimi di un biondo oro, esaltati spesso da' suoi ammiratori, 1479 Intro | epistole che di quattrini, esaltavano le cortigiane, dedicavano 1480 ATull, 46 | priego il ciel, che sì v'esalti e v'ami,~ch'eterno sia con 1481 Intro | formare tale confronto ed esaminare a fondo il Guerino, non 1482 Intro | carte dell'archivio romano, esaminate dal cav. Corvisieri, ci 1483 Intro | il poema non corrisponde esattamente al Guerino, in prosa, romanzo 1484 Intro, 0(59) | chiaramente creda~s'ei non esce a battaglia più aperta~dicendo: 1485 Intro | modo è assolutamente da escludere che quel de Aragonia stia 1486 Intro, 0(25) | paternità poco lodevole. Escluso costui, l'unico cardinale 1487 Intro, 0(25) | cardinale Franciotto Orsini suo esecutore testamentario.~ 1488 Intro, 0(45) | doppo la mia morte fare eseguire a puntino queste mie ultime 1489 RimeEle, XLVIII | forse ancor di me non bassi esempi.~ ~V. 3 B. un; C. D. u' - 1490 Intro | 1536) ne indirizzava un esemplare a Gian Francesco della Stufa 1491 Intro | Tullia Aragona venga fatta esente da tutto quello a che ell' 1492 Intro, 0(45) | madre et mia et alle mie esequie non voglio altro che i frati 1493 RimeEle, XX | ancisi vede,~e in acerbo esilio a pianger riede,~Signore, 1494 Intro | più che della Tullia, se esistito, non rimase che semplice 1495 Intro | di erudizione ben note, esita a dare giudizio decisivo, 1496 Intro, 0(25) | 1553; in tal guisa viene esonerato di sua paternità poco lodevole. 1497 Intro | cortigiane sono notate in numero esorbitante, spagnuole e veneziane in 1498 Intro | Firenze ed il desiderio di far esordire la Penelope nella più vasta 1499 Intro | pertanto avere la Penelope esordito nella triste carriera, anzi 1500 Intro, 0(9) | essendole stato in ciò esortatore, e come maestro il nostro 1501 Intro | dubitare di tutte queste espansioni cantate così altamente e 1502 ATull, 47 | gloriose~elesse sola; e per esperienza~si vede altera andarne oggi 1503 ATull, 48 | mortal mio vedreste, e fora espressa~la colpa vostra, send'io 1504 ATull, 44 | altamente in voi tutta espresse~dal piacer vinto, che mi 1505 ATull, 26 | miei pensieri~son tutti espressi così vivi e veri~com'io 1506 ATull, 19 | vedete 'l cor ne gli occhi espresso,~e le mie pene, e i miei 1507 Intro | spiegar galantemente, nell'esprimer secretamente il suo pensiero... 1508 Intro | e sincero, e che i versi esprimevano molto meno di quel che il


1172-atta | atte-contr | conve-espri | essen-ingra | inimi-nitre | niuno-provi | provv-sensu | senta-trass | trast-zoie

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