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Tullia d'Aragona
Le rime

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1172-atta | atte-contr | conve-espri | essen-ingra | inimi-nitre | niuno-provi | provv-sensu | senta-trass | trast-zoie

                                                                grassetto = Testo principale
     Parte,  Componimento                                       grigio = Testo di commento
1509 Intro, 0(9) | dilettava delle rime volgari, essendole stato in ciò esortatore, 1510 Intro | richiedersi necessariamente di esserle pari se non superiore, avere 1511 | essersi 1512 ATull, 56 | se 'l più cocente ardore~estivo il lento tuo correr affrena,~ 1513 Eclog, V | soggiorno.~Ma da la patria ad estrani paesi~dal Tebro a l'Istro 1514 Intro, 0(40) | giallo di Tullia d'Aragona. Estratto dalla Rivista critica della 1515 Eclog, V | che morte.~Ed è ragion, ch'estremamente amaro~mi sia 'l partir da 1516 RimeEle, XXII | servendo, insino a l'ore estreme~ ~Il disìo d'ora in ora 1517 Intro | della donna, condusse a due estremi sostanzialmente diversi 1518 RimeEle, LV | sole~scemar misera a me l'estremo fuoco,~con cercar chiari 1519 Intro, 0(55) | Biblioteca rara con prefazione di Eugenio Camerini (Carlo Téoli).~ 1520 Intro | che superano tal somma: evidentemente le condizioni finanziarie 1521 Intro | allorchè gli errori erano evidenti, respingendo allora in nota 1522 Intro | imitazioni al Petrarca, evidentissime e nel pensiero e nello stile, 1523 Intro | nell'arte del vestire, saper evitare non meno ciò da cui si può 1524 Intro | il suo canzoniere50» non eviti quella freddezza che nasce 1525 | ex 1526 Intro, 0(36) | inde lata, testibus in eo examinatis decreto predicto, et omnibus 1527 Intro, 0(36) | Spectatissimi Domini Executores Generalis Gabelle Magnifici 1528 Intro, 0(7) | servitoribus et aliis ibidem existentibus, primo in vestibus suis, 1529 Intro, 0(36) | Sigismundi Manni notarii, etc., exponente qualiter praefata Domina 1530 Intro, 0(7) | et aspicientibus. Tandem exposita dona ultima, diploides de 1531 Intro, 0(44) | Archivio di Stato in Roma, Fabbriche camerali.~ 1532 Intro, 0(12) | acomodoli a la sua famiglia. (Fabretti, La prostituzione in Perugia 1533 ATull, 53 | a Dio;~ ~voi sol vi sete fabricato un tempio~di glorie tal, 1534 Eclog, VII | alla cui simiglianza vi fabricò natura quando ella volse~ ~ 1535 Intro | adulazione. Assettate le faccende vostre e poi tornate a rivederci». 1536 Eclog, II | dilettevol suono,~che d'intorno facean le pecorelle~tondendo il 1537 Intro, 0(36) | et questus sui corporis facentibus desponente, sibique licuisse 1538 | facesse 1539 | facessero 1540 Intro, 0(52) | Il Domenichini nelle sue Facetie, etc. pag. 32, ricorda una 1541 Intro | suo conversare, serio e faceto, dev'essere adatto alla 1542 Intro | appoggio dei letterati che facevanle corona non sarebbe stato 1543 | facevano 1544 Intro, 0(24) | della quale il Domenichi (Facezie, motti e burle, Venezia, 1545 Intro | da Sassoferrato, come più facili, sono i suoi divoti per 1546 Intro, 0(9) | tomba crediamo siasi troppo facilmente accettata la tradizione 1547 Intro, 0(36) | licentie in forma. Et fuit factum infrascripti tenoris:~ ~ 1548 Intro, 0(36) | et ita sibi licentiam et facultatem concesserunt, mandantes 1549 Eclog, II | mossi, e vidi a piè d'un faggio~sedersi un solo. E quanto 1550 | fagli 1551 Intro | una severa critica e sono falsati nelle date come quelli di 1552 ATull, 51 | vinca 'l ver dunque, e 'l falso a terra caggi,~e 'n dolce 1553 Intro | andando soavi soavi co' loro famigli a la staffa, su la quale 1554 Intro, 0(48) | elevato spirito~BROZZI (famiglio). O degli uomini inferma 1555 Intro | supposizioni a farsi; era forse un familiare del cardinale d'Aragona 1556 ATull, 47 | belle opre vostre alte e famose.~ ~Ma non solo Arno oggi 1557 Intro | fu sentita in età ancor fanciullesca disputare e scrivere nel 1558 Intro, 0(33) | salse~a la dolce e vezzosa fanciulletta~i lascivi delfin festosi 1559 Intro, 0(3) | abiti disonesti e lascivi; i fanciulli quasi tutti lavati da molte 1560 Intro | acquistati dagli orafi Pompeo Fanetti a Santa Lucia della Chiavica, 1561 Intro | altra cosa dove ponete la fantasia, non vorrei di presente 1562 Eclog, IV | frondi, a te festosi giri~faran dolce iterando il tuo bel 1563 Eclog, III | la facesse conta,~si la farìa quell'amoroso orrore~ch' 1564 | farla 1565 | farle 1566 Intro | damigella d'onore di Vittoria Farnese duchessa d'Urbino, nella 1567 | farò 1568 | farti 1569 | farvi 1570 Intro, 0(34) | storica mantovana, vol. I, fasc. 1-2, 1885)~ 1571 ATull, 33 | mia benigna stella,~da le fasce mi diero e da la cuna.~ ~ 1572 Intro | suo pugno sull'istanza «Fasseli gratia per poetessa»; e 1573 Intro | torno che mi hanno dato fastidio pensando che un par vostro, 1574 ATull, 39 | le aggrada il mio destin fatale,~versi in me pur ognor doglie 1575 RimeEle, XXXVIII| crediate, no, Piero, ch'anch'io~fatico ognor per appressarmi al 1576 ATull, 47 | nutrì, dolce essendo ogni fatiga~a chi co 'l spirto e 'l 1577 Intro, 0(25) | sepolcro con iscrizione fattagli fare dal cardinale Franciotto 1578 ATull, 46 | bionde~ornò natura e di fattezze conte;~poi la pietà del 1579 Intro, 0(45) | miei beni siano venduti et fattone dinari siano posti in luogo 1580 RimeEle, XXXVIII| materia, o fosse il gran Fattore,~non pensate ch'ancor disìo 1581 Eclog, VII | tiene intenti al suo dir Fauni e Napee.~Già sono impressi 1582 Intro | Michelangelo Buonarroti, Faustina Mancina: Niccolò Martelli 1583 Intro, 0(32) | dotata; per tanto come veri fautori ed amatori di quella e per 1584 Eclog, VII | pria farà ritorno,~m'udirai favellar. creder dei~ch'io sia 1585 Eclog, VII | non quel che di Medusa~si favoleggia che sua fiera vista~altrui 1586 ATull, 21 | Dello stesso~ ~Ebbe la favolosa antica etade~chi co 'l tenor 1587 RimeEle, LIII | infiora,~e l'aria empie d'odor Favonio e Flora.~ ~Fra tanto almo 1588 Eclog, VII | e voi stata mi sete Musa favorevole, mi è novamente venuto fatta 1589 Intro, 0(30) | la Tullia solo come molto favorita. Il Biagi ricorda ancora 1590 Intro, 0(41) | velo, o vero sciugatoio o fazzoletto o altra peza in capo che 1591 Eclog, VII | sponde~del Re de' fiumi fe 'l suo nome chiaro76~cantando 1592 RimeEle, LV | raggi dell'almo mio sole~che fean sgombrar le nube e fuggir 1593 Intro, 0(36) | 1544 Die dicto (5 februarii) de sero.~Hieronymus de 1594 Intro, 0(7) | Lucrezia Borgia. «In sero fecerunt cenam cum duce Valentinense 1595 Intro | Bergalli-Gozzi (E): le abbiamo fedelmente riprodotte, salvo allorchè 1596 Eclog, VII | cielo. E sopra ogn'altro~felicissima lei, ch 'l gran legnaggio~ 1597 Eclog, VI | mutabil, de l'avare voglie~del femineo desir. Chi mi conforta~in 1598 Eclog, VI | fermi pensieri~del sesso feminil? Ahi! dunque lasso~avrò 1599 RimeEle, XL | voglie,~muterò, disse; e femmi prigioniera~di tua virtù, 1600 Intro, 0(60) | le guide ammirandone il femmineo volto gli chieggono se egli 1601 Intro | mostri grazia, dolcezza femminile e non rassomigli all'uomo». 1602 Intro | Filiberta fu cantata modello di femminili virtù, che «la coltura della 1603 Eclog, VII | colui~ch'un tempo parlar feo le nostre Muse~con quelle 1604 RimeEle, XLI | offesa.~ ~Dolce, che mi feristi, aurato strale,~dolce, ch' 1605 ATull, 28 | ma sentirem sanarsi ogni ferita~come diam luogo a le future 1606 ATull, 20 | de la dolcissima armonia~ferman le penne i tempestosi venti;~ 1607 Eclog, 1 | Tirrenia, un giorno a grado~di fermar così presso e così fisso~ 1608 Eclog, IV | parole: e voi piacevoli aure~fermate l'ali e eco non risponda:~ 1609 Eclog, VI | del breve amor, de' mal fermi pensieri~del sesso feminil? 1610 Intro | suoi Annali del Giolito de' Ferrari, editi dal Ministero della 1611 Intro, 0(9) | poter la tenne, e fu da lei ferventissimamente amato, come la fine di lei 1612 Intro | predicato ivi con mirabile fervore, e gli diresse il sonetto 1613 RimeEle, XIII | altari,~che 'l nuovo parto a festeggiar n'invita.~ ~V. 3 B. De la 1614 ATull, 5 | Dello stesso~ ~Mentre le fiamme più che 'l sol lucenti,~ 1615 ATull, 11 | mortal parte e ne l'eterna,~fiammeggia il sol de la bontà superna,~ 1616 Eclog, II | SOLE~ ~Mopso, solo.~ ~Già fiammeggiava presso a l'aurea Aurora~ 1617 Intro | un paio di colombi, due fiaschi d'acqua ed uno di malvagia, 1618 ATull, 24 | terreno~entrando il mal fidato messaggero~fa ne l'alma 1619 Intro | Giraldi non prova nulla; più fiduciosi in un passo dei Ragionamenti 1620 Eclog, IV | con eterne lode~or del fier Marte, or del soave Amore,~ 1621 Eclog, 1 | perché con tant'arte~sì fieramente a' miei desir contrasti?~ 1622 Intro | Madonna Smeralda cura 3 figlie piacevoli cortegiane».~Il 1623 Intro, 0(34) | canzone, per rasone di canto figurato; ne li discorsi del suo 1624 Intro | con tropi eleganti, con figure eloquenti, con parole terse, 1625 Intro | documento ancor più chiaramente «Filia quondam Constantii de Palmeriis 1626 Intro | Medici, la cui consorte Filiberta fu cantata modello di femminili 1627 Intro, 0(36) | nomine Nobilis domine Tullie filie quondam Constantii de Palmeriis 1628 RimeEle, XL | Allo stesso~ ~Qual vaga Filomela, che fuggita~è da l'odiata 1629 Intro | rara scientia di poesia e filosofia che si ritrova con piacere 1630 | finalmente 1631 Intro | evidentemente le condizioni finanziarie della Tullia non erano troppo 1632 Intro | Sta infatti che il Giraldi finge sia raccontata la novella 1633 RimeEle, XXVIII | s'i me pur così convien finire,~la penna vostra almen, 1634 Eclog, VI | sangue~sbramando fiera e pia, finisca a un punto~il mio amor, 1635 Intro | alimentare l'agonia di una vita finita.~Delle imitazioni al Petrarca, 1636 Intro | manoscritto era assicurata: finiva in qualche bottega di droghiere 1637 Intro | servendomi anche di documenti finora non messi a profitto dai 1638 RimeEle, XXVI | Ben può celar il ver finta bugia,~a qualche tempo, 1639 Eclog, VI | accesi, in lacrimosi rivi,~in fiochi, rotti ed angosciosi accenti.~ 1640 ATull, 32 | Tacciomi dunque fuor gelato e fioco,~per tema di scemarchiare 1641 Eclog, II | graziosa pianta,~in cui fiorendo i miei gentil concetti~fanno ' 1642 Intro | talvolta per una certa saporita fiorentinità ch'ella attinse per avventura 1643 Intro | Giovanni Battista della Valle fiorentino e Francino Francini d'Arezzo 1644 ATull, 47 | vede altera andarne oggi Fiorenza~de le belle opre vostre 1645 Intro, 0(48) | divina~e Tullia e Totta e Fioretta e Nannina~che, bench'elle 1646 Eclog, III | suo bel verziero;~qui la fiorita e verde primavera~move d' 1647 Intro, 0(30) | Tullia la madre ragiona» firmato F. C. che conservasi in 1648 Eclog, II | oro:~quand'io, ch'avea col fischio e con la verga~scorta mia 1649 Intro | improbabile e per le condizioni fisiche della Tullia e per l'appellativo 1650 Eclog, III | belle alme bella,~in cui fiso mirando d'ora in ora,~si 1651 Intro | de Aragonia stia per fissaril luogo natio di quel buon 1652 Eclog, III | intorno pur con gli occhi fissi~ne la cornuta diva. E 'n 1653 Eclog, 1 | fermar così presso e così fisso~que' tuoi begli occhi dentr' 1654 ATull, 56 | 56.~Dello stesso~ ~O fiumicel se 'l più cocente ardore~ 1655 Eclog, III | mormorando~fugge tra l'erbe e i flori, a mi chiama.~Ma donde 1656 Eclog, IV | pensier di letizia, in su la foce~del Formion, dove il 1657 Eclog, IV | sopra i sacrati altari in fochi eterni~spargerà lieta a 1658 Eclog, V | insin dove, per diverse foci,~si scorga in Adria, in 1659 Eclog, VII | n'avvien perochè al suo focile~non s'accende altro che 1660 RimeEle, XVIII | voi si prenda a sdegno~mio folle ardir, che se 'l sapere 1661 Eclog, III | verdeggia nel mio cor? La folta selva~de l'odorate, verdi, 1662 RimeEle, LV | lassa, errando, gir tra folti boschi;~ma ben seguirò io 1663 Intro, 0(58) | cit., vol. I, carte 331. - Fontanini G. Dell'eloquenza italiana, 1664 Eclog, VII | e da' suoi chiari raggi~formar lo stile, e le parole, e ' 1665 Intro | ed il modello su cui si formarono, ricavando stima maggiore 1666 Intro, 0(9) | varie e preziose materie formati, con pietre alabastrine, 1667 Intro | Un Petrarchino di piccolo formato, di edizione elegante era 1668 Intro | completa dissolutezza, nelle forme più sozze delle aberrazioni 1669 Eclog, V | Antiniano, o bel Sermino,~o vago Formione, o scoglio amato~quando 1670 Intro, 0(45) | moglie di Matteo hoste questo fornimento di camera cioè queste spalliere 1671 Eclog, III | albergo.~Così diceva il forsennato Mopso:~e così detto, muto 1672 ATull, 15 | prego lui, ch'ognor più forte~con tal foco, in tai lacci 1673 ATull, 38 | celo.~ ~Ben è la vostra fortunata pianta,~che lieto il Re 1674 RimeEle, VIII | mondo adorno,~sceso col fortunato Capricorno,~per cui l'antico 1675 Intro | le sue rime sono spesso forzate, e la eco dell'onda classica 1676 Intro, 0(32) | sommo grado che per le umane forze sia possibile esaltata e 1677 Intro, 0(9) | poi attorno molti cofani e forzieri riccamente intagliati, e 1678 ATull, 28 | allor questi intelletti foschi~in tenebre sepolti, e 'l 1679 ATull, 49 | gir al chiaro e uscir dal fosco fora;~e l'alto sangue, lo 1680 ATull, 37 | santo amore~più ch'altri fosser mai lieti e beati:~ ~com' 1681 | foste 1682 Intro | de' Medici, il Tolomei, il Fracastoro, il Martelli, il Lasca, 1683 ATull, 44 | bello, e non questa rozza e fragil scorza.~ ~E spero ancor, 1684 Intro | per una certa franchezza e disinvoltura, e anche 1685 Intro, 0(59) | preda,~de la qual poi che 'l francioso s'accerta~non sa s'ancor 1686 Intro, 0(25) | fattagli fare dal cardinale Franciotto Orsini suo esecutore testamentario.~ 1687 Intro, 0(36) | Conterius de Sansedoniis~Franciscus Arengherius~ ~. . . . . 1688 Eclog, VII | circonda 'l mar fin ove frange~l'orribil Scilla i legni 1689 Intro | vescovo di Tolone e Mario Frangipane, chiese all'auditore della 1690 Intro | seppe dipingerli e con tal frase adornarli che servono agl' 1691 RimeEle, XXXVII | paro~del valoroso vostro fratel caro,~che morendo portò 1692 RimeEle, XX | antica gente,~che di novo i fratelli ancisi vede,~e in acerbo 1693 Intro | in un sonetto diretto al fratello Emilio39. Certo ella ignorava 1694 Eclog, III | volto~tutta splendente del fraterno lume.~Taceva il mondo, in 1695 Intro, 0(60) | Meschin suo la gola~ma ben che freddamente fosse centa~da lui nel mezzo 1696 Eclog, V | dispietato amore.~Tu con fredde paure in van sospetti~mi 1697 Intro | canzoniere50» non eviti quella freddezza che nasce da ogni ripetizione, 1698 RimeEle, XXVI | ma 'l poter e l'oprarfreddi e spenti,~ch'io mi veggo 1699 Intro, 0(45) | di Tolone e Messer Mario Fregapane, i quali supplico per l' 1700 ATull, 35 | empio ardir suo, ch'indarno freme.~ ~ ~ 1701 Eclog, V | dogliosi accenti~allargò 'l fren, facendo in ogni verso~gemer 1702 Intro, 0(59) | innamorata figlia~non potendo frenar l'accesa voglia,~ch'ognun 1703 RimeEle, XLIX | vaghi fiori e d'odorata fronda:~perchè ragion è ben s'a 1704 Eclog, III | donne~cinte le terapie di fronduti rami~fan la nova armonia; 1705 RimeEle, LV | starne a l'ombra~ne i più fronzuti e solitarii boschi;~ma quanto 1706 Intro | cantan lamenti, disperazioni, frottole, stanze e terzetti, canzoni, 1707 Intro, 0(45) | siano posti in luogo chelli fructino possi disporre Celio 1708 Eclog, 1 | più schiva d'amor e più fugace~ch'innanzi a cacciator timida 1709 RimeEle, LV | sole;~biasmi chi vuole e fugga i raggi a l'ombra,~ch'io 1710 RimeEle, XL | Qual vaga Filomela, che fuggita~è da l'odiata gabbia, e 1711 Intro | perchè avea dal pergamo fulminato «le finte apparenze, e il 1712 RimeEle, XIII | infiori,~suonino i tempii, e fumino gli altari,~che 'l nuovo 1713 RimeEle, XXVII | che dorato scanno:~se come fumo innanzi a lei sen vanno~ 1714 ATull, 13 | il mio intelletto~sopra i fuochi celesti non ascende.~ ~ ~ 1715 ATull, 33 | scorgo, o penso, o sento fuora~di lei, che per bearmi in 1716 Intro, 0(45) | para uno et una coperta, fuorchè lo sparviere, et più una 1717 Intro | accorge che la mariuola gli ha furfato in versi, senza essere discoverta 1718 Intro | madrigali del Parabosco, il Furioso, l'Amadigi, l'Anguillara, 1719 | furon 1720 Intro, 0(32) | prefata signora, se pure non fussino a sufficenza noti e chiari, 1721 ATull, 28 | ferita~come diam luogo a le future genti.~ ~Vedransi allor 1722 Intro, 0(32) | potere essere nei secoli futuri». I sostenitori del valore 1723 RimeEle, XL | che fuggita~è da l'odiata gabbia, e in superba~vista sen 1724 Intro, 0(36) | Domini Executores Generalis Gabelle Magnifici Comunis Sen., 1725 Intro | fiorentina garbata, a una gagliarda polita, a una moresca graziosa, 1726 Intro | politamente, nel spiegar galantemente, nell'esprimer secretamente 1727 Intro, 0(33) | sepolcrale è riportata dal Galletti e dal Forcella; in essa 1728 RimeEle, LIII | valore~tanto si gloria l'una Gallia altera,~e l'altra tutta 1729 Intro | Vittoria Colonna e Veronica Gambara, due cortigiane: Veronica 1730 Eclog, VII | di lodar lei fa ognuno a gara,72~e ne l'udir di lei ciascun 1731 Intro | gentile, a una fiorentina garbata, a una gagliarda polita, 1732 Intro | su di essa e spingerla a gareggiare con le donne oneste, spesso 1733 Eclog, V | a l'Istro e dal Po alla Garonna,~d'oltre il Carnaio a l' 1734 ATull, 35 | di mille insieme,~per la Garza, e Forcella, e Tavaiano,~ ~ 1735 RimeEle, XIII | il 10 giugno 1547, e D. Garzia nacque il 5 luglio dello 1736 Intro, 0(37) | Horatio Pecci, Il Signor Gaspare servitore del Signor D. 1737 ATull, 64 | valor le rive infiora~al gel, come d'april nel mezzo 1738 Eclog, 1 | vendette,~arder facendo i lor gelati cori~d'amor di tal, che 1739 ATull, 22 | vide alle sue sponde il gelid'Ebro~Orfeo cantare, e tacite 1740 Intro | occupasse scrupolosamente e gelosamente, e, diseppellendo dalle 1741 RimeEle, XXII | mia ne giace, e 'l petto geme,~di non poter mostrar nel 1742 Eclog, V | fren, facendo in ogni verso~gemer le sponde al nome di Talia;~ 1743 RimeEle, IX | raro,~ d'argento e di gemme ampia ricchezza,~che men 1744 Intro | accusarono agli Esecutori Generali di Gabella di vestire e 1745 Intro, 0(36) | Spectatissimi Domini Executores Generalis Gabelle Magnifici Comunis 1746 Intro, 0(36) | esecutori di Gabella, 1544 gennaio I, 1545 giugno 30, c. 12- 1747 Intro | distinguerla dalle oneste gentildonne. La Tullia ricorse a D. 1748 Intro | eletta schiera di poeti e gentiluomini che adulandola, corteggiandola, 1749 Intro | storia, alla cronologia, alla geografia, e con buona pace dell'ottimo 1750 Eclog, IV | l'alme inesta~quel caro germe ch'è chiamato Amore;~e Melpomene 1751 Eclog, II | me fa tal radice~che poi germoglia in graziosa pianta,~in cui 1752 Eclog, IV | virtute~fa verdeggiando germogliar gl'ingegni~di verdura immortal 1753 Eclog, VII | che tra le sue arene~sia germogliata piantafelice,~che di 1754 Eclog, III | frutto,~che prodotto ha 'l germoglìo del tuo seme;~e mentre io 1755 Intro | aveva prescelto, serve a gettare luce in quell'ambiente triste 1756 Eclog, IV | verdura~si trecceranno a te ghirlande fresche.~E da i colli e 1757 Intro, 0(45) | questo letto ove io ora giaccio con suoi matarazzi, lenzuoli 1758 Eclog, IV | tempie d'odorati allori.~Giacquesi con lei Giove, e tante notti~ 1759 Intro, 0(41) | di seta o d'altra materia gialla e in luogo che ella possa 1760 Intro | indirizzava un esemplare a Gian Francesco della Stufa con 1761 Intro | in Roma un tedesco, detto Gianni, uomo ricchissimo, ma così 1762 Eclog, III | le dorate porte~del gran gìardin, ch'i muri ha di zaffiro;~ 1763 Intro, 0(46) | disordinato da un naso lungo, gibbuto et nella estrema parte grosso 1764 Eclog, 1 | dolci pomi e gli odorati gigli.~Leva, Tirrenia, l'inimico 1765 RimeEle, VII | fiorito per te purpureo giglio;~ ~io che scampata da crudele 1766 Intro, 0(56) | Poema. In Venezia, per Gio. Battista Melchior Sessa, 1767 Intro, 0(3) | villanie gli uomini disonesti e giocatori e le donne di abiti troppo 1768 RimeEle, XVII | Signore eternamente~ne' giochi di Parnaso il vostro onore;~ ~ 1769 Intro | suo sempre vago e sempre giocondo quelle grazie maggiori che 1770 ATull, 10 | tronchi il chiaro nome;~ ~ella gioiosa e umile in tanto onore~forse 1771 RimeEle, X | Non più la Spagna omai gioisca tanto,~che s'ella ha 'l 1772 Eclog, II | intorno il tenebroso velo:~gioiscon gli occhi miei: l'anima 1773 Intro, 0(51) | Cosmopoli, 1660, parte I, giornata III. - Graf A. op. cit. 1774 ATull, 54 | ch'oggi solinga l'universo giostra~non trovando di lei pregio 1775 RimeEle, XIX | in cui valore e cortesia~giostrano insieme ognor tanto ugualmente,~ 1776 ATull, 58 | 58.~Di Latino Giovenale~ ~Vide già la famosa antica 1777 Eclog, VII | ancor un'altro Tosco,~un giovin pastor, ch'in riva d'Arno~ 1778 Eclog, III | mie canne.~Or ecco che giovinette donne~cinte le terapie di 1779 Intro | decimosesto secolo.~Della giovinezza della nostra poetessa poche 1780 RimeEle, IV | non vede pari il sol girando intorno:~me, che quanto 1781 RimeEle, V | Tebro; e le stelle migliori~girano tutte al gran valor seconde;~ ~ 1782 Eclog, VII | il nome tolse.~Poi co 'l girar del ciel volgendo gli anni~ 1783 Intro | che cambiato indirizzo, giravano d'adoratore in adoratore 1784 RimeEle, XXX | se tanto in tuo favor girino i fati,~che mai tor non 1785 RimeEle, III | opre e sì diversi~effetti gite al ciel per mille strade:~ ~ 1786 Intro | certa forza vivace che parea gittassero fuoco negli altrui cuori», 1787 Eclog, VI | pianti~ti mando d'or in or giù per quest'acque,~alcun tuo 1788 Intro | parole, i fatti allegri con giubilo di cuore... porta seco i 1789 Intro | dirittamente da ogni uomo è giudicata unica e vera erede così 1790 Intro | dell'infinità di amore55, giudicato «uno dei dialoghi più vivi 1791 Intro | tradizione, appalesa per bocca di Giuliano de' Medici, la cui consorte 1792 Intro | rilegrati in quelle feste giulive, addormentati in quelle 1793 Eclog, 1 | fiore ispira a le sue brame.~Giungansi insieme gli amorosi petti:~ 1794 ATull, 51 | eterno muoi~di me non mai giungendo al santo regno;~s'il dissi 1795 Eclog, V | voi se 'l giorno~i buoi giungete e col gravoso aratro~sottosopra 1796 ATull, 25 | lontanato dal terrestre suolo~giungo a l'esempio de l'amato volto,~ 1797 Intro | che pagava di più; poche giungono ai cinquanta scudi, rare 1798 Intro | Marchiani nessuna notizia giunse sino a noi; forse lasciarono 1799 RimeEle, III | e son parca) può vedersi~giunta a sommo valor, somma bontade.~ ~ 1800 Eclog, V | veramente i cieli~contra me son giurati; e 'l fiero Marte~ha tant' 1801 RimeEle, XIV | caduco e frale,~mostri qua giuso il gran valore interno:~ ~ 1802 Eclog, VII | fora~non sodisfare a sì giusti disiri.~Or porgi orecchie 1803 Eclog | AMOROSE~EGLOGHE DEL MUZIO GIUSTINOPOLITANO~ALLA SIGNORA TULLIA D'ARAGONA~ ~ 1804 RimeEle, XXXIX | sì lunga e fera voglia,~giva lieta cantando in ciascun 1805 ATull, 47 | voi fra leggiadre donne e gloriose~elesse sola; e per esperienza~ 1806 RimeEle | a quella dello invitto e gloriosissimo consorte suo, presi ardimento, 1807 Intro, 0(29) | promettere loro di lasciarli godere di lei, qualunque volta 1808 ATull, 59 | gregge fra leggiadri fiori,~godete, poi che da i superni cori~ 1809 Intro | stampe, e per il nome che godeva e l'appoggio dei letterati 1810 Eclog, IV | rimembranza del lor nascimento,~godon di luoghi solitarii ed erti.~ 1811 RimeEle, LV | suo far ombre,~ben d'arder godrei toccando il sole.~ ~Deh, 1812 Intro | Ippolita Sforza, Elisabetta Gonzaga, e delle città ove l'elemento 1813 Intro, 0(58) | Gordon di Percel. Biblioth. des 1814 Intro | Caro, o il Veniero, o il Gorellini l'abbiano fatto allora allora; 1815 Eclog, 1 | la beltà de le purpuree gote,~invano al bel de le rosate 1816 Intro | volto troppo severo. Sappia governar la casa e la sostanza e 1817 Intro | i magistrati della città governino in nome suo, in fatti il 1818 Intro | nome suo, in fatti il Duca governò in tutto,31» scriveva al 1819 Intro | tuttora oscuro. «Imita il grammatico nel scrivere le lettere 1820 Intro | della Chiavica, Maurizio Grana piemontese e Francesco Alarçon 1821 Intro, 0(29) | sconvenevole et non proportionata grandezza, con voce di contrario sentimento. 1822 Intro | vicino ai nomi di quelle due grandi che furono Vittoria Colonna 1823 Eclog, III | cocente sole:~non la molesta grandine pioggia:~non la crolla 1824 RimeEle | fatiche, alle moltissime, grandissime e altissime virtù di lei, 1825 Intro, 0(9) | tali che tutti erano di grandissimo prezzo. Si vedeva poi nel 1826 Intro | Lelio Torelli, ministro del granduca. I luogotenenti del duca 1827 Intro | alla bella Aragonese il suo granello d'incenso cantando:~ ~se ' 1828 Eclog, VI | non i ricchi pastor di grassi armenti.~Ma non di gregge 1829 Intro, 0(19) | pubblicava nel 1885 per nozze Grassi-Rinaldi il sonetto della Tullia 1830 RimeEle, XXVI | Onde non lodi no, ma gravi offese~mi son le rime vostre, 1831 Intro, 0(60) | innamorata donzella apparisce gravida.~ 1832 Eclog, V | giorno~i buoi giungete e col gravoso aratro~sottosopra voltate 1833 Intro | Squarcina conosceva benissimo il greco: la Nicolosa leggeva i salmi 1834 RimeEle, XX | potendo vendetta arditamente~gridar da' monti, e piaghe, e mille 1835 RimeEle, XXX | tuo santo amore,~onde vi gridi ogni uom saggi e beati:~ ~ 1836 Intro, 0(12) | in una lettera ad Ugolino Grifoni segretario di Cosimo I scrive 1837 Intro, 0(46) | gibbuto et nella estrema parte grosso et atto a porre sommo difetto 1838 Eclog, VII | colli, e gli alberi, e le grotte~mandin cantando al ciel 1839 Intro, 0(47) | egli diceva: La Tullia ha guadagnato un tesoro che per sempre 1840 Intro, 0(29) | converrebbe, si diè a fare guadagno di disonestamente, allettando 1841 ATull, 43 | chiaro intelletto,~sempre guardando a la più bella parte~di 1842 RimeEle, IV | chiaro, e più gentile;~ ~non guardate Signor, quanto lo stile~ 1843 ATull, 60 | oggi rado s'ode:~cui non guasta fortuna, o 'l tempo rode;~ 1844 Intro, 0(3) | di abiti troppo lascivi. (Guicciardini, Storia, fiorentina, cap. 1845 Intro | la casa e la sostanza e guidar l'educazione de' figliuoli. 1846 Intro, 0(33) | re de' fiumi;~poi come la guidava il suo destino~varcati d' 1847 Intro, 0(60) | alla corte di Pacifero le guide ammirandone il femmineo 1848 RimeEle, LII | caritade acceso e d'Amor pieno,~guidi fuor del mortal camin terreno,~ 1849 Eclog, VII | intorno~di fior in fior gustare il dolce succo:~o come innamorata 1850 Eclog, 1 | vitella,~ch'ancor non ha gustato erba fonte;~e delicata 1851 ATull, 29 | disir, mai di gelosia~gustiate 'l tosco: e sempre intenta 1852 Intro | quanto palesa mancanza di gusto. Il suo conversare, serio 1853 Intro, 0(36) | Tulliam de Aragona Sen. habitantem, non esse comprehensam in 1854 Intro | costumi e sugli ornamenti et habiti degli huomini e delle donne. 1855 Intro, 0(36) | suum libitum, et vestes ac habitum deferre prout et sicut et 1856 Eclog, III | desio, che qui condotto m'have,~u' condur non poteami altro 1857 Intro | vedendo la madre che costei haveva di virtù principio grande 1858 Intro, 0(45) | pagata del vino che io ho havuto da lei;~Item lasso alla 1859 Intro, 0(1) | pag. 215 e seg. - Nell'Hermaphroditus del Panormitano (1471) ( 1860 Intro, 0(36) | dicto (5 februarii) de sero.~Hieronymus de Ballatis Prior~D. Achilles 1861 Intro, 0(34) | accomodatamente si porta che non c'è homo donna in questa terra 1862 Intro, 0(41) | dalle donne da bene e di honesta vita, sotto pena se la ne 1863 Intro, 0(41) | et alli Offitiali dell'Honestà intra li quali magistrati 1864 Intro, 0(36) | narratis de vita, moribus et honestate et qualitate dicte Domine 1865 Intro, 0(36) | praefata D. Tullia ducet vitam honestissimam et propterea ea que supradicta 1866 RimeEle, LII | RUSCELLI, al molto Reverendo et honoratiss. Monsignor Girolamo Artusio. 1867 Intro | trasportata fortuna e che hor vi governa la vostra virtù.~ 1868 Intro, 0(29) | nella nostra città, ove hora le pari a lei, per lo mal 1869 Intro, 0(37) | Statuti.~Ottaviano Tondi, Horatio Pecci, Il Signor Gaspare 1870 Intro, 0(45) | sia sepulta a ventiquattro hore senza cerimonie, semplicemente.~ 1871 Intro, 0(45) | creata moglie di Matteo hoste questo fornimento di camera 1872 Eclog, III | Non è tra lor, non è colei ìa mia?~Ahi! m'è tolta la voce. 1873 Intro, 0(35) | vero martis VIII mensis Ianuarii Silvester olim . . . . . 1874 Eclog, VII | tributo al sale interno,~e Ibero è 'l suo nome: or quanto 1875 Intro | anche degli umanisti. L'idea della Tullia, se togliesi 1876 Intro | trasse in massima parte le idee. Nessuno ignora la rinomanza 1877 Intro | altrimenti; il Petrarca era l'idolo al quale si prostesero quasi 1878 RimeEle | Eccell., così picciola e così ignobile fatica, come è quella de' 1879 Intro | massima parte le idee. Nessuno ignora la rinomanza che il Guerino 1880 Intro | Francini, uomo probabilmente ignorante e privo di criterio letterario, 1881 Intro | come del pari rimase sinora ignota la satira summentovata.~ 1882 Intro | L'anno di sua nascita è ignoto: il Labruzzi e poi il Biagi26 1883 Intro, 0(59) | distoglia:~ponglisi a canto ignuda, e gli si accosta~ fu 1884 Intro | che la poetessa fu, pure illegittimamente, del sangue d'Aragona.~Sembra 1885 Eclog, VII | penetrando i seni~de l'aspra Illiria e di Liburni e d'Istri,~ 1886 | illis 1887 | illius 1888 | illud 1889 ATull, 11 | voi s'interna~che tutta illuminar l'alma si sente;~ ~poi, 1890 ATull, 45 | oscure e le campagne meste,~d'illustrar queste piagge e premer queste~ 1891 Intro, 0(1) | Panormitano (1471) (Quinque illustrium postarum, Antonii Panormitani, 1892 ATull, 56 | entro il tuo ricco seno~la imagin bella del leggiadro volto:~ 1893 Eclog, VII | voi o in me sia più vera l'imagine di quella forma ab eterno 1894 Intro | triste e tuttora oscuro. «Imita il grammatico nel scrivere 1895 Intro | de' figliuoli. Non tenti d'imitar l'uomo negli esercizi del 1896 Intro | ricavando stima maggiore chi imitasse più servilmente il cantore 1897 Intro | di una vita finita.~Delle imitazioni al Petrarca, evidentissime 1898 Eclog, VII | scorto~prima l'avesse, così immantenente~si volgerebbe a dimostrarlo 1899 ATull, 11 | poi, non capendo in me l'immensa fiamma,~convien ch'in alcun 1900 Eclog, VI | sé è ritornato, il duolo immenso~non capendo ne l'alma, si 1901 Intro | quelle vegghie pellegrine, immersi in quei conviti di Venere, 1902 Eclog, IV | lucid'onde~in raccolto, immobile e pensoso~si stette alquanto; 1903 RimeEle, XXXV | di frale carne e d'ossa immonde,~ma sete un voi de le schiere 1904 Intro, 0(32) | esser quella che concede immortalità ad ogni animo generoso, 1905 Intro | Ariosto stesso che non ne fu immune dichiara che nel 1518 il 1906 Intro, 0(45) | senne nutrisca et serva per impa[ra]re littere et altre virtù. 1907 ATull, 39 | seguir vostre amorose insegne impare;~non siano almen vostre 1908 ATull, 54 | stil, dov'io ch'al mondo imparo~a riverir la chiara virtù 1909 Intro | 151827, indi a Siena, ove «imparò a parlare sanese» poi «vedendo 1910 Intro | Strozzi.~Vario e non sempre imparziale fu il giudizio dei contemporanei 1911 Intro | divini di arpicordi e lauti, impazziti in quei moti e in quei giri 1912 Intro, 0(45) | sostenersi. Et per essere io impedita ho fatto scrivere questo 1913 ATull, 19 | e se Amore al mio stile impenna l'ale~da gir portando al 1914 Eclog, V | monte: tu con l'auree penne~impenni i miei pensier; tu nel mio 1915 Intro | partirsi, che si degni d'impetrare tanto di grazia dall'Eccell. 1916 ATull, 25 | s'ancor da voi tal grazia impetro,~promette a noi tranquilla 1917 ATull, 15 | lega ogni mio disir, m'impiaga il petto;~e l'alma del suo 1918 ATull, 50 | ch 'l colpo caro~di voi impiagommi, onde sì ardente e chiaro~ 1919 ATull, 30 | a superno desio l'anime impiumi?~ ~Come dinanzi a Borea 1920 Eclog, V | cruda dipartita.~Lasso, che importa a poverel pastore~quel che 1921 Intro | quando le varianti assumevano importanza assoluta, come per i componimenti 1922 Eclog, IV | una in una a loro i nomi impose.~Quella cui diede il cerchio 1923 Intro | vincoli della società, siano impossibili a leggersi, senza frutti 1924 Intro, 0(44) | dette dee dar per sua tassa imposta come di sopra S. 40 - 4». 1925 ATull, 26 | veri~com'io voi, viva, ho impressa in mezzo 'l core;~ ~e ch' 1926 Eclog, VII | Fauni e Napee.~Già sono impressi in più ch'in una pianta~ 1927 Intro | poema ci abbia fatto triste impressione, fino a crederla apocrifa 1928 Intro | dopo il 1547, cosa molto improbabile e per le condizioni fisiche 1929 Intro, 0(9) | trovò che il luogo meno improprio a ciò fare era il viso del 1930 Intro, 0(47) | spenderlo mai non iscemerà, e l'impudicitia sua per sì fatto onore può 1931 Intro | bella o brutta, sana o impura, che venga a chiarire la 1932 Intro, 0(56) | Battista Melchior Sessa, 1560, in-4.~ 1933 Intro, 0(55) | Venezia dal Giolito nel 1547 in-8 e ristampato a Milano nel 1934 Eclog, III | rami~fan la nova armonia; ina che vegg'io?~Non è tra lor, 1935 RimeEle, XLI | aurato strale,~dolce, ch'inacerbir mai non potranno~quante 1936 Eclog, III | lucidi cristalli,~onde s'inaffian così rare piante,~qual radice 1937 Eclog, VII(68)| cerchi inalzar con le tue.~ 1938 RimeEle, XXXIII | caldo dal caldo tuo, cerchi inalzarsi~per cantar tue virtuti in 1939 Eclog, V | pensier battendo l'ali~m'inalzavano al cielo altero e lieto;~ 1940 Intro, 0(45) | Dio non voglia) mancasse inanzi all'età di venticinque lascio 1941 Intro | rarità, desiderio ardente e inappagato di bibliofili senza numero, 1942 Eclog, II | pianeta maggior nell'oriente,~inargentando i nuviletti d'oro:~quand' 1943 ATull, 34 | Bench'io, poi ch'ognor più m'inaspro e induro~del duol, cui lungo 1944 Intro | Francesco della Stufa con incarico di presentarlo alla Tullia 1945 Intro | più venturati13: essa è l'incarnazione della donna libera del cinquecento 1946 Intro | adornarli che servono agl'incauti di vigoroso solletico alla 1947 ATull, 42 | venti~co 'l riso, ond'io m'incendo e mi scoloro,~ ~son le cagion 1948 ATull, 37 | de le Muse onore,~cui più inchinano sempre i più pregiati:~ ~ 1949 RimeEle, XLIX | perchè ragion è ben s'a voi m'inchino.~ ~Il cantar vostro l'anime 1950 ATull, 3 | più famosi e più purgati inchiostri;~ ~mentre s'affannan gl' 1951 ATull, 57 | Appo questo suggetto incolto e vile~divien qual più pregiato 1952 Eclog, V | raccogli il triste canto.~Incominciate o Dee: le selve e gli antri~ 1953 Eclog, IV | e le ninfe e i tritoni, incoronati~di liete frondi, a te festosi 1954 RimeEle, XL | martìre e pena acerba~de l'incredibil duol, ch'in riserba~qual 1955 Eclog, 1 | del vostro ardor: e non v'incresca~mirar talor com'io mi struggo 1956 | inde 1957 Intro, 0(36) | Sen., a nonnullis videlicet indebite et iniuste reputatur et 1958 Intro, 0(36) | pro iustitia consulente indemnitati prefate Domine Tullie, servatis 1959 Intro | quel parecchi, posto per indicare un lasso di tempo non superiore 1960 Intro, 0(35) | Anno Domini M.D.XLIII indictione secunda die vero martis 1961 Intro | al 1535 e con la massima indifferenza li intitolava d'Aragona 1962 RimeEle | gran tempo se io dovessi indirizzare a così grande e così onorato 1963 RimeEle | quelli che i loro mi aveano indirizzati, che per credenza di doverne 1964 Intro | Cicerone (Venezia 1536) ne indirizzava un esemplare a Gian Francesco 1965 Intro | quei sonetti che cambiato indirizzo, giravano d'adoratore in 1966 Intro, 0(60) | asse;~ma quel lussurioso ed indiscreto~senza aspettar che più ' 1967 Intro | della Tavola Rotonda, è indiscutibile che da questo ne trasse 1968 Intro | di edizione elegante era indispensabile al cortigiano effeminato 1969 Eclog, VII | anima mia sia con la vostra indissolubilmente congiunta, bramo ancora 1970 Intro | poetessa, ed eleva i suoi canti indistintamente a tutti, principi e cardinali, 1971 Intro | pubbliche non era il migliore indizio dell'essersi data a Dio. 1972 RimeEle, XVIII | parte miglior per voi m'indonno:~ ~e quanto posso il più 1973 ATull, 55 | non tanto il secol nostro indora~vostra virtute, e non dal 1974 Intro, 0(32) | passione o fine mossi ed indotti, si offeriscono non pregiudicando 1975 ATull, 34 | ch'ognor più m'inaspro e induro~del duol, cui lungo a voi 1976 Intro, 0(54) | di G. Leopardi e con note inedite di F. Ambrosoli. Firenze, 1977 Intro, 0(8) | Leone X tratto da un codice inedito dell'Archivio Vaticano. 1978 ATull, 47 | canta,~ma dove ancora l'inesperto auriga~cadde, di voi terrà 1979 Eclog, IV | Erato bella, che ne l'alme inesta~quel caro germe ch'è chiamato 1980 Eclog, VI | aspetto solo~può pietade inestar ne gli altrui cori,~che 1981 Intro, 0(32) | gloriosi cavalieri; e così gli inestimabili meriti de la prefata signora, 1982 Intro | libertà, condusse poi per inevitabile antitesi all'educazione 1983 Intro | fronde sparte...~(DANTE, Inf. XIV).~ ~Uno dei fatti più 1984 Eclog, VII | render la salute a i membri infermi.~T. Forse di lui vuoi dir, 1985 Eclog, II | ogni aspetto uman si trova infermo.~Sorgi sol del mio sol sola 1986 RimeEle, LIII | mirate, Signor, quel che m'infesta~noioso e aspro duolo~che 1987 ATull, 2 | specchia e si fa bella,~per infiammarvi in me del vostro lume.~ ~ 1988 ATull, 3 | in terra alma più rara,~infiammata dal sol, ch'in te riluce,~ 1989 Eclog, 1 | fonti;~e te, Tirrenia, l'infiammato Mopso.~Mostra, ninfa gentil, 1990 Intro | tutte le altre proteste che inficiano le rime e quei sonetti che 1991 Intro, 0(32) | Tullia de Aragonia per le infinite virtù quali in lei risplendono 1992 Intro | il Boccaccio a memoria ed infiniti e bei versi di Virgilio, 1993 Intro | lavorìo dell'Aretino, sono infirmate quasi tutte le liriche di 1994 Intro | cinquecento non poteva non influire su di essa e spingerla a 1995 RimeEle, LVII | fin che 'l bianco amor m'infondi~non per ornar le tempie 1996 Intro | liberamente i suoi amori: non s'informa a platonismo o castità irrisori, 1997 ATull, 6 | nostro spirto altero~a dover informar cosa mortale.~ ~L'anima 1998 Intro, 0(36) | Habita plena notitia et clara informatione de omnibus supra narratis 1999 | infra 2000 Intro, 0(36) | in forma. Et fuit factum infrascripti tenoris:~ ~Spectatissimi 2001 Intro, 0(32) | Considerando gli infrascritti cavalieri la virtù solamente 2002 ATull, 23 | alto suggetto,~dal vostro infuori, ogni altro stile è indegno;~ 2003 Eclog, VII | artificiosa, nella quale ingegnato mi sono di far un disegno 2004 Intro | ripetizione, quella noia che s'ingenera dalla descrizione di una 2005 RimeEle, VII | artiglio,~provo gli acerbi e ingiuriosi strali~quanto sian di fortuna 2006 RimeEle, IV | il gran duolo~de l'altrui ingiusto oltraggio, e indegno scorno.~ ~ 2007 Eclog, II | le montagne d'occidente~ingombran la tua luce, e tu t'invii~ 2008 RimeEle, XLVIII | Io che fin qui quasi alga ingrata e vile~sprezzava in me così 2009 RimeEle, LV | dunque mi fora grato il foco,~ingrati i monti, e le fontane, e


1172-atta | atte-contr | conve-espri | essen-ingra | inimi-nitre | niuno-provi | provv-sensu | senta-trass | trast-zoie

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