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Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
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Allo stesso
Amore un tempo in così lento foco arse mia vita, e sì colmo di doglia struggeasi 'l cor, che quale altro si voglia martir, fora ver lei dolcezza e gioco.
Poscia sdegno e pietate a poco a poco spenser la fiamma, ond'io più ch'altra soglia libera da sì lunga e fera voglia, giva lieta cantando in ciascun loco.
Ma 'l ciel nè sazio ancor (lassa) nè stanco de' danni miei, perchè sempre sospiri, mi riconduce a la mia antica sorte;
e con sì acuto spron mi punge il fianco, ch'io temo sotto i primi empii martiri cader, e per men mal bramar la morte.
Componimenti poetici, ecc., ediz. cit., pag. 115. Parnaso italiano ovvero raccolta di poeti classici italiani, Venezia 1787, presso Antonio Zatta, vol. XXX, pag. 240. Scelta di sonetti e canzoni dei più celebri rimatori d'ogni secolo. Quarta edizione con nuova aggiunta. Parte seconda che contiene i rimatori dal 1550 sino al 1600 e del 1600. In Venezia, presso Lorenzo Baseggio, 1784 in-12, a carte 532.
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