Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
XLVI.
Spirto gentil, s'al giusto voler mio non è cortese il cielo e amico tanto, ch'io possa con ragion lodarvi quanto me fate, e io far voi spero e desio;
dolgomi del mio fato acerbo e rio, che ciò mi niega, rivolgendo in pianto il mio già lieto e dilettoso canto, per cui fan gli occhi miei si largo riso.
Ma se fortuna mai si mostra amica a le mie voglie, non dubito ancora poter cantarvi tal qual mio cor brama,
e far sentir per questa piaggia aprìca quant'è 'l valor, ch'in voi mio core onora, piacciavi s'or lo riverisce e ama.
Risposta al sonetto dell'ARRIGHI: S'un medesimo stral duo petti aprìo.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |