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Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
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Io che fin qui quasi alga ingrata e vile sprezzava in me così l'interna parte, come u' di fuor, che tosto invecchia e parte da noi ben spesso nel più bello aprile,
oggi, Lasca gentil, non pur a vile non mi tengo (mercè de le tue carte) ma movo ancor la penna ad onorarte, fatta in tutto a me stessa dissimile.
E come pianta che suggendo piglia manda fuor frutti e fior, benchè s'attempi:
tal'io potrei, sì nuovo mi bisbiglia pensier nel cor di non venir mai meno, dar forse ancor di me non bassi esempi.
V. 3 B. un; C. D. u' - Risposta al sonetto del LASCA: Se 'l vostro alto valor, Donna gentile.
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