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Tullia d'Aragona
Le rime

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  • RIME A TULLIA D'ARAGONA
    • 31. Di Benedetto Varchi
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31.

Di Benedetto Varchi

 

Quando doveva, ohimè, l'arco e la face,

l'una spenta del tutto e l'altro stanco,

a questo ardito e tormentoso fianco

per suo gran danno e mio, troppo vivace,

 

non breve tregua pur, ma eterna pace

donar, poi che nel lato destro e manco

per le nevi del capo omai vien bianco

il crin fatto d'argento, che sì spiace;

 

più che mai fresco e più che mai cocente,

mi saetta lo stral, m'accende il foco

di tal ferite e così caldo ardore,

 

ch'ogni salute a mio soccorso è poco:

anzi cresce la piaga e fa maggiore

incendio, ch'al suo mal l'alma consente.

 

 




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