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Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
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37. Dello stesso
Ninfa, di cui per boschi, o fonti, o prati, non vide mai più bella alcun pastore ver di Diana e de le Muse onore, cui più inchinano sempre i più pregiati:
così siano a Damon men feri i fati nè gli renda mai Filli il dato core; e ella arda per lui di santo amore più ch'altri fosser mai lieti e beati:
com'alma esser non può sì cruda e vile, la quale essendo veramente amata non ami un cor gentil già presso a morte.
Dunque s'a dotto no, ma fido stile credi, ama e non dubbiar, che ben pagata sarà d'alta mercè tua dolce sorte.
Risposta al sonetto della TULLIA: Se 'l ciel sempre sereno e verdi i prati.
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