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Tullia d'Aragona
Le rime

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  • RIME A TULLIA D'ARAGONA
    • 42. Dello stesso
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42.

Dello stesso

 

Se 'l dolce folgorar de i bei crini d'oro,

e 'l fiammeggiar de i begli occhi lucenti,

e 'l far dolce acquetar per l'aria i venti

co 'l riso, ond'io m'incendo e mi scoloro,

 

son le cagion che per voi vivo e moro,

piango e m'adiro e fo restar contenti

gli spirti afflitti in mezzo i miei lamenti,

e mi par dolce il grave aspro martoro;

 

non voi sì bella, io non così bramoso;

voi non sì dura, io non sì frale almeno

fossi; non voi d'amor rubella, io servo;

 

ch'io sperarei nel stato mio gioioso

goder un giorno almen lieto e sereno,

piegando alquanto il core empio e protervo.


 

 




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