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Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
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62.
Quando la Tullia mia che vien dal cielo, che d'altronde non può sì bella cosa, umilemente altera e disdegnosa, toglie al mondo 'l suo sol con un bel velo;
allora agghiaccia 'l fuoco ed arde 'l gelo, e Amor tremando l'armi in terra posa, vertù si fugge e cortesia sta ascosa, e spegnesi ogni ardente onesto zelo.
Ma s'avvien poi che a le tranquille ciglia ridendo levi il velo, allor più incende il foco e 'l ghiaccio è freddo in ogni parte;
virtù ritorna e Amor l'armi riprende ch'ella governa, e non è meraviglia ciò che può far 'l ciel, natura ed arte.
Sta nel: Libro quarto delle rime di diversi eccellentissimi autori nella lingua volgare nuovamente raccolte. In Bologna, presso A. Ciccarelli 1551, pag. 217.
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