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Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
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65.
Se bella voi così le Grazie fero, che pari al mondo non fu mai nè fia; il dolcissimo latte ancor vi diero:
qual piena voce e qual giudicio intero, il valor giunto a somma leggiadria, e scorgere e cantar sì ben potria, ch'almen di lungo ne apparisse il vero?
Questi che vostri sono alteri onori, e fanno altrui veracemente adorno, scemar non può fortuna aspra e nimica.
E questa spero che di giorno in giorno averete con doti assai maggiori, di fosca e trista, omai lieta e aprica.
Risposta al sonetto della TULLIA: Più volte, Ugolin mio, mossi il pensiero.
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