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Tullia d'Aragona Le rime IntraText CT - Lettura del testo |
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IV. Allo stesso
Signor d'ogni valor più d'altro adorno: Duce fra tutti i Duci altero e solo: Cosmo, di cui dall'uno all'altro polo, e donde parte, e donde torna il giorno,
non vede pari il sol girando intorno: me, che quanto più so v'onoro, e colo, prendete in grado, e scemate il gran duolo de l'altrui ingiusto oltraggio, e indegno scorno.
Nè vi dispiaccia, ch'el mio oscuro e vile cantar, cerchi talor d'acquistar fama a voi più ch'altro chiaro, e più gentile;
non guardate Signor, quanto lo stile vi toglie (ohimè) ma quel che darvi brama il cor, ch'a vostra altezza inchina umile.
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