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Tullia d'Aragona
Le rime

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  • RIME A TULLIA D'ARAGONA
    • 33. Dello stesso
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33.

Dello stesso

 

Io non miro giammai cosa nessuna,

o in terra, o in ciel, ov'io non veggia quella,

ch'amor in sorte e mia benigna stella,

da le fasce mi diero e da la cuna.

 

Ogni nube m'assembra e sole e luna

la mia donna gentil più d'altra bella;

monte o valle non veggio, o poggio, ov'ella

per lo mio ben non sia, ch'è nel mondo una.

 

L'erbe, gli alberi, i fior, le frondi, i sassi,

mi rappresentan sempre, e l'onde, e l'ora,

quel viso dopo il qual nulla mi piacque.

 

U' gli occhi giro, ovunque movo i passi,

nulla non scorgo, o penso, o sento fuora

di lei, che per bearmi in terra nacque.

 

 




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