Capitolo
1 VII| aprile 1802, recatomi a Fermo, mazzolai e squartai Domenico
2 VII| a Recanati.~Ricondotto a Fermo più morto che vivo per la
3 VIII| accompagnata dal confessore, con fermo passo e morì coraggiosamente.~
4 XII| colle ginocchia, per tenerlo fermo, lo strozzò.~Compiuto l’
5 XVII| del 1805 dovetti recarmi a Fermo, l’antica capitale delle
6 XVII| teneva negozio in piazza di Fermo, e dopo averla per parecchio
7 XVII| passata metà della giornata, a Fermo, salendo la costa che vi
8 XVIII| gelosia, come per il Masi di Fermo, e per l’autore del misfatto,
9 XXXI| con fare sciolto, se vi fermo per la strada. Ma ho bisogno
10 LXVII| giustiziandi scesero con un fermo passo, intrepidamente salirono
11 LXIX| Egli era invece sempre là, fermo al posto dove l’aveva lasciato,
12 LXXIII| fissarono sopra un uomo che fermo sull’angolo della via dirimpetto
13 LXXVII| palco, scese dal veicolo con fermo passo, in modesto, ma non
14 XCIV| Sì — rispose con accento fermo, pieno di muta disperazione
15 Appen| lei fatto, disse restando fermo il detto testamento e le
16 Appen| si cantino solo di Canto fermo che si faranno per il medesimo
17 Annot| mazzolato e scannato» in Fermo li 3 aprile 1802, per avere
18 Annot| Luigi Masi, «impiccato» a Fermo li 30 marzo 1805 per avere
19 Annot| Capriotti, «decapitato» in Fermo, per omicidio volontario
20 Annot| S. Benedetto, diocesi di Fermo, li 23 ottobre 1830.~285
21 Annot| Luigi Serenga di anni 24, di Fermo, reo per aver ucciso un
22 Annot| Giovanni, di Monteleone di Fermo, di anni 34, muratore, per
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