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652 da
Anonimo
Mastro Titta, il boia di Roma

IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-710

    Capitolo
1 I | attendeva. In faccia alla porta era stato collocato un grande 2 I | Penitenti Bianchi ai quali era serbato il posto d’onore: 3 I | Giacomo Dell’Ascensione. Era costui un pericolosissimo 4 I | di morte, che la sentenza era un abbominio. E ci volle 5 I | carceriere e sua moglie. Era il Pacifico Santinelli l’ 6 I | confessabili e non confessabili. Era in voce di grassatore, ma 7 I | orribilmente; il viso s’era fatto paonazzo, poi quasi 8 II | collina di Monte Mario. Era uomo assai danaroso, amava 9 II | che Tota, la sua fantesca, era un pezzo di ragazza forte 10 II | fatto caso.~La sua villetta era ben munita di solide imposte: 11 II | Monte Mario, si coricò.~Era ancora immerso nel primo 12 II | del padrone.~Tutta la casa era stata messa a soqquadro: 13 II | convinti che la condanna era stata giusta e non credendo 14 II | essermela ben meritata.~Ma non era ancora finito.~Per segreta 15 II | raccolto il maggior frutto, era stato un tal Bernardino 16 II | Sebastiano. Ma l’interesse era già esaurito dall’antecedente 17 III | da un servitore.~Il fatto era avvenuto così.~Ad un miglio 18 III | mano sul petto e che questo era rigonfio.~— Datemi quel 19 III | contro il pistone di cui era armato.~Il colonnello allora 20 III | stesso metallo, sulla quale era la sigla F. R. (Ferdinando 21 III | che godeva pessima fama ed era indiziato di aver rubato 22 III | mulattiere, che il D’Andrea s’era messe, questi si scusò dicendo, 23 III | densità della folla, che s’era agglomerata in piazza del 24 IV | furono d’accordo. La partita era forte e pericolosa, ma prometteva 25 IV | medaglione.~Puerio, che era giovane e di civile condizione, 26 IV | dal delirio sensuale onde era in preda.~— Lasciatemi dunque! — 27 IV | sul muschio, dal quale s’era rialzata a mezza vita, cercando 28 IV | vendetta dell’atroce offesa era stata così rapida, così 29 IV | loro la donna assassinata era una principessa spagnuola, 30 IV | del 27 gennaio però tutto era pronto. Mi recai alle carceri 31 IV | nazioni, perché la principessa era assai conosciuta e benevisa, 32 IV | e le circostanze in cui era seguito il suo assassinio, 33 V | pratiche del negozio del Conti, era una leggiadrissima giovinetta, 34 V | discorrere col Conti, ch’era un bel giovanotto dalle 35 V | piacevano alla giovinetta; ma era dessa ben lontana dal supporre 36 V | giorno mentre la fantesca era uscita dal negozio per un 37 V | altri cinque amici, ove gli era stato detto che c’era buon 38 V | gli era stato detto che c’era buon bottino a fare. Girando 39 V | filo di luce. Entrarono. Era la camera da letto, ove 40 V | masnada lasciò la preda: non c’era tempo da perdere: legarono 41 VI | luglio 1801.~Domenico Treca era un giovinotto che si guadagnava 42 VI | chiamava costei Felicita ed era dotata di un personale molto 43 VI | d’amore.~Quando Domenico era fuori, stava in casa con 44 VI | benché la sapesse onesta, ne era naturalmente geloso.~Molti 45 VI | gelosia.~Se nonché Felicita era pia e devota: frequentava 46 VI | confessava e comunicava, ed era il curato stesso che aveva 47 VI | la notizia che Felicita era l’amante del curato.~Domenico, 48 VI | egli comprese che tutto era finito per lui; non più 49 VI | i colpevoli. La sua vita era infranta? Avrebbe infrante 50 VI | fu addosso al prete, che era sceso dal letto, al rumore 51 VI | rabbia del tradito.~Treca non era più un uomo, era una belva 52 VI | Treca non era più un uomo, era una belva inferocita.~Continuò 53 VI | curiosità.~Domenico Treca era caduto parecchi giorni prima 54 VI | salendo il patibolo non era più un uomo, era un automa.~ ~ ~ 55 VI | patibolo non era più un uomo, era un automa.~ ~ ~ 56 VII | colla fune intorno al collo, era lui. Aveva grassato un povero 57 VII | ucciso un ebreo.~L’affare era andato così:~Il Pace, oriundo 58 VII | casa. L’idea del sartore era di farsi restituire le obbligazioni. 59 VII | alla pietà dei fedeli. Ma era una vita, dirò così, fittizia 60 VII | quando gli bendai gli occhi era diaccio, e giurerei che 61 VIII | barbaramente trucidato tre figli.~Era l’Agostina rimasta vedova 62 VIII | riconducendola all’altare. Fra questi era un giovane macellaio, una 63 VIII | annunziandogli che i suoi bambini era venuto a prenderli un fratello 64 VIII | mano la delinquente, tant’era il furore onde erano invasi 65 VIII | marito.~Antonio Scarinei era suo amante e la Rosa n’era 66 VIII | era suo amante e la Rosa n’era pazza: lo voleva per sé, 67 VIII | di sotto il letto ove s’era nascosto e inferse al disgraziato 68 IX | convento di quella città.~Era il Nucci un giovane caposcarico, 69 IX | occasione.~Il cappuccino era in fama di libidinoso e 70 IX | poiché l’osteria a quell’ora era deserta, non essendo ancora 71 IX | nella macchia; il priore era bevuto parecchio e tornava 72 IX | obbiettando che il luogo non era opportuno e che avremmo 73 IX | spianato, dove più fitta era l’alberata.~— Continuate.~— 74 IX | un momento in cui egli si era chinato, gli avete vibrato 75 IX | Nucci, col quale il frate era stato veduto. Il Nucci fu 76 X | parte dei suoi bottini.~Era così giunto a quell’età, 77 X | procurarselo, quando seppe che era stata messa un enorme taglia 78 X | ripeto, enorme a quei tempiera di tremila scudi. Ma nessuno 79 X | parlargli.~Monsignore, che era di buon umore e sapeva d’ 80 X | dalla tavola, nella quale si era pulita la mano lorda di 81 X | accorse dell’ironia che era nel fondo, di queste parole 82 XI | in frate francescano, s’era stabilito in una capanna, 83 XI | un pastore.~Meschinissimo era l’aspetto esteriore: curioso 84 XI | scompartimenti. Il primo era una specie di laboratorio, 85 XI | ogni genere. Nel secondo c’era un piccolo desco di legno, 86 XI | si apriva dall’interno ed era al di fuori mascherata da 87 XI | compartimento segreto della capanna era riccamente arredato e munito 88 XI | avervi affinato il suo gusto.~Era quello scompartimento il 89 XI | La fama dell’Eremita si era diffusa a parecchia distanza; 90 XI | campagna. Informazioni ch’egli era sollecito di fornir loro, 91 XI | costeggiando la macchia.~— Era di notte?~— Di mattina verso 92 XI | Pasquale. E fra Pasquale, che era in rapporti d’affari col 93 XI | passare, nei luoghi ove era agevole il grassarli. E 94 XI | qualche delitto, per il quale era ricercato dalla giustizia, 95 XI | La sua clientela abituale era composta in gran parte di 96 XII | in alto dalla parte donde era calata, ora al basso della 97 XII | basso della valletta, ove era diretta. Si vedeva dalle 98 XII | Ma il diavolo da mancina era pronto ad incoraggiarla 99 XII | ripreso il sopravvento. Era ormai giunta a tre quarti 100 XII | fu vicino s’accorse che era svenuta e si fermò ad ammirare 101 XII | compartimento segreto.~La giovinetta era in preda ad un deliquio, 102 XII | Nulla di più leggiadro si era mai offerto a’ suoi avidi 103 XII | riuscita a svincolarsi, s’era messa a ginocchioni ed abbracciava 104 XII | veramente il suo parossismo era giunto a tale, che faceva 105 XII | insinuanti, più umili parole. Era stato un delirio momentaneo. 106 XII | rinfrancò e, ingenua com’era, credette alla mendace parola 107 XII | amante che la doveva sposare. Era partito da parecchio e ancora 108 XII | Desiderava di sapere che cosa era accaduto; se il suo Felicino 109 XII | ardentemente bramava. Perciò era venuta.~Ma mentre scendeva 110 XII | tornare sopra i suoi passi, era caduta e da quel momento 111 XII | rapirle il suo affetto: era necessario neutralizzare 112 XII | la tracannò d’un fiato; era un sonnifero potente, misto 113 XII | sul sentiero fatale, d’ond’era caduta.~Intanto Fra Pasquale 114 XII | che all’indomani mattina. Era irriconoscibile. Pareva 115 XII | potuto dar un’idea di lei.~Era trascorso un mese circa 116 XII | 7 luglio io l’impiccai.~Era Felice Rovina, l’amante 117 XIII | salvezza dell’anima sua.~Era costui un giovinotto di 118 XIII | bene dell’anima e non c’era stato verso di distoglierla 119 XIV | barcollare, poi cadere.~Pepita s’era trattenuta nella stalla 120 XIV | verso alla porta.~Il cielo era annuvolato ed era buio. 121 XIV | cielo era annuvolato ed era buio. Ma un raggio di luna 122 XIV | umidiccio del sangue, ond’era soffuso, lo richiamò subito 123 XIV | interrogatorio dichiarò che s’era imbattuto per via in un 124 XIV | Aveva dovuto difendersi. S’era sentito spruzzare sul volto 125 XIV | sangue dello sconosciuto ed era fuggito. Dell’altro non 126 XIV | affranta dal dolore, s’era frattanto ritirata nella 127 XIV | la svegliò. Tutta la casa era sossopra: si udivano voci 128 XIV | del figlio del padrone ed era corso a darne avviso al 129 XIV | padre. La triste nuova si era diffusa in un baleno per 130 XV | fra la ragazza ed il Guidi era stata così abilmente condotta, 131 XV | abilmente condotta, che non ne era trapelato nulla. E a nessuno 132 XV | autore del misfatto.~L’ucciso era un bel giovane, aitante 133 XV | animo del giudice inquirente era radicato il convincimento 134 XV | Guidi, e la sua fantasia si era esaurita senza raggiungere 135 XV | chiostro delle Clarisse, era stata riconosciuta gravida. 136 XV | escluso. La vita claustrale era mantenuta con tale rigidità, 137 XVI | uscita il colore del Guidi s’era fatto cadaverico.~— Persisterete 138 XVI | scopo? Per portarli con sé. Era dunque a una fuga che si 139 XVI | bruciapelo.~— Non lo so. La cosa era stata così improvvisa, che 140 XVI | giunse ai piedi del patibolo, era più morto che vivo. L’intimazione 141 XVI | siffattamente colpito, mentre era così lontano dall’aspettarla, 142 XVII | lei medesima. Luigi Masi era il suo nome.~Di carattere 143 XVII | estremamente violento, si era innamorato di Elvira Placenti, 144 XVII | posizione stabile. La fanciulla era esperta quanto leggiadra, 145 XVII | Ma il padre d’Elvira, che era vedovo, ed aveva quell’unica 146 XVII | siccome anche la fanciulla era innamorata di lui, su questo 147 XVII | Stando in negozio, bella com’era, aveva naturalmente degli 148 XVII | intraprendente, mentre egli era andato a caccia, s’era trattenuto 149 XVII | egli era andato a caccia, s’era trattenuto lungamente nel 150 XVII | negozio, innanzi al quale s’era addensata la folla, chiamata 151 XVII | riuscì, perché la fanciulla s’era disgustata e forse già pullulavano 152 XVII | Giunsero a mezza via che era notte fatta, essendosi di 153 XVII | il padre che un pericolo era imminente e spinto dall’ 154 XVII | All’infuori dei tre non v’era anima viva.~Masi si gettò 155 XVII | gli tremava, commosso com’era dalla passione d’amore.~— 156 XVIII | supplizio.~Gioacchino Rinaldi era uomo sulla quarantina, piuttosto 157 XVIII | provetta sua età Gioacchino era ancora robusto e fervente 158 XVIII | Tanto che la sposa gli era uscita quasi subito gravida. 159 XVIII | dichiarazioni alle quali non era rimasta sempre insensibile. 160 XIX | Fiori. Solo ad ignorarla era il marito.~Ma ci fu chi 161 XIX | fatale. Tutta la sua felicità era distrutta: l’avvenire non 162 XIX | portava in seno forse non era suo. Nella sua casa, se 163 XIX | entrato un bastardo. E se era suo, chi gli avrebbe potuto 164 XX | Marianna! — Marianna!~Marianna era la rispettabile sua metà, 165 XX | pistole in mano, che si era tolto dalla cinta.~— Come! 166 XXI | Li troverò io.~Il buio si era fatto intanto profondo e 167 XXI | diavolo lo protegga.~La notte era buia, senza luna e senza 168 XXI | fuoco rintronò nell’aria.~Era diretto contro l’assalitore 169 XXI | consegnarmela.~Il viaggiatore che era stato qualificato per Corriere 170 XXI | Corriere di Sua Santità, si era intanto rannicchiato nel 171 XXII | Il malandrino non si era ingannato; pochi momenti 172 XXII | agenti della legge ciò che era accaduto, asserendo che 173 XXII | la corrispondenza di cui era latore era stata salvata 174 XXII | corrispondenza di cui era latore era stata salvata dall’accorto 175 XXII | Corriere, il quale se n’era cacciato il piego nel fondo 176 XXII | bargello di Macerata, che era venuto coi birri.~— Perfettamente.~— 177 XXII | campagnuolo, che altri non era se non uno dei più famosi 178 XXII | luogo sicuro.~Il brigante s’era cacciato fra le coltri e 179 XXII | suo letto. L’altro letto era disfatto.~Indispettito si 180 XXII | preda.~Il manutengolo se n’era già andato prima, mentre 181 XXII | grassazione e dal fatto che ne era stato vittima un Corriere 182 XXII | 1806. Pasquale Rostelli era il suo nome, le sue gesta 183 XXIII | condannato alla forca.~Non era costui un malfattore nel 184 XXIII | un suo compare.~Ecco com’era andata la cosa:~Salvati 185 XXIII | e d’invitati.~Il compare era un intimo amico di Bernardino.~ 186 XXIII | Bernardino.~Intanto a casa si era preparato un pranzo fastoso, 187 XXIII | nessun altro mai.~La tavola era imbandita in un ampio locale, 188 XXIII | ritornando dalla cucina, dove era andato per ordinare qualche 189 XXIII | stupefatto, intontito.~Il compare era vicino al letto di sua moglie, 190 XXIII | sempre stata imprudente.~— Era cosa che si sapeva da tutti — 191 XXIII | propria responsabilità. Era in preda alla più completa 192 XXIV | grande popolarità, perché era uno di que’ tipi di masnadieri 193 XXIV | contro le persone; se non vi era costretto da necessità di 194 XXIV | collo, quel disgraziato era tanto sicuro di rimanervi, 195 XXIV | chiedeva ricovero o vitto, era sicuro d’essere servito 196 XXIV | Il suo arrivo alla tenuta era sempre salutato con gioia, 197 XXIV | inenarrabili. Il campagnolo s’era chiuso in un impenetrabile 198 XXIV | siccome, dopo tutto, non era roba loro, si lasciarono 199 XXV | cognato, lo irritava perché era di animo perverso ed invido. 200 XXV | di voce del macellaro non era tale da ammetter repliche 201 XXV | esclamò il macellaro, che era un buon diavolo ed aveva 202 XXV | esercizi di qualche funambolo.~Era proprio uno spirito forte.~ ~ ~ 203 XXVI | impossibile. L’amava troppo e ne era anche ricambiato con sufficiente 204 XXVI | suo uomo e sapeva che non era tale da far ciarle inutili, 205 XXVI | braccia, dalle quali si era tolto, stringendoselo con 206 XXVI | conduce all’infamia.» Ed era la voce della coscienza, 207 XXVI | ti ispirerà disgusto.» Ed era la voce della passione brutale.~ 208 XXVI | uomo gioisse di lei, quando era certo che ella non ne avrebbe 209 XXVII | macellaio.~ ~Agostino Paoletti era un uomo sulla cinquantina 210 XXVII | troppo. Non aveva famiglia ed era quindi naturale che giunto 211 XXVII | si divertivano insieme. Era insomma un vero matrimonio 212 XXVII | relazione sulla quale non c’era nulla da dire nelle esteriorità.~ 213 XXVII | prosperavano. Da semplice sensale era salito al grado di mercante 214 XXVII | persuasero che quella non era una buona strada per lei. 215 XXVII | esserlo?~Ormai la botta era partita, non c’era più da 216 XXVII | botta era partita, non c’era più da indietreggiare. Agostino 217 XXVII | Paoletti dal loro consorzio. Si era abituato a quella felicità 218 XXVII | con voce cupa ad Agostino.~Era la prima volta che alludeva 219 XXVII | sottosegnato dalla voce del compare era una pugnalata per il cuore 220 XXVII | avermi posto sull’avviso.~— Era mio stretto dovere d’amico.~— 221 XXVII | mi avvicinai per aprirla; era chiusa. Udendo all’interno 222 XXVII | sempre più che Margherita era con te, certo sola non si 223 XXVII | giovinastro. Ma dietro a lui v’era un’ombra bianca.~— La sgualdrina.~— 224 XXVII | Beppe, la vendetta non era completa. Gli bastava per 225 XXVII | soppiantato un altro. Egli non era più che un secondo compare, 226 XXVII | impassibile. La sua decisione era presa: avrebbe ucciso l’ 227 XXVIII | L’inesorabile vendetta.~ ~Era una fresca mattina di primavera: 228 XXVIII | aere di aromi silvestri. C’era una pace d’amore nella natura 229 XXVIII | quel punto alla porta ed era naturale che il drudo non 230 XXVIII | aperta campagna. La strada era deserta. Soltanto giù per 231 XXVIII | delusione.~Il giovane si era fermato anche lui. La strada 232 XXVIII | difensiva.~Il più accanito era il più anziano. Non aveva 233 XXVIII | hai visto.~Il macellaro s’era frattanto recato il cadavere 234 XXVIII | dietro il Paoletti, che si era messo per una stradicciuola 235 XXVIII | quasi mortale.~La prova era assai grave, ma non definitiva 236 XXVIII | confessare che il macellaio era stato da lui e aveva voluto 237 XXVIII | trovavano i due amanti, che vi era pur tornato col sensale 238 XXVIII | l’oste da pazzo. Intanto era stato arrestato anche Agostino 239 XXIX | incarico di punire colla morte. Era Giuseppe Romiti un vignarolo 240 XXIX | egoista, crudele, egli era odiato, quanto temuto. Viveva 241 XXIX | ma il suo matrimonio non era stato benedetto dalla prole. 242 XXIX | solo un sentimento buono ed era quello di voler continuata 243 XXIX | tempo Giuseppe Romiti si era accorto che si commettevano 244 XXIX | vigilanza esercitasse, non era mai riuscito a cogliere 245 XXIX | specie di chiaroveggenza. Gli era entrata nell’animo la persuasione 246 XXX | premeditato, alla forca semplice.~Era stato trovato dai gendarmi 247 XXX | portone di un palazzo dove era stato commesso un assassinio 248 XXX | nulla. Pareva inebetito. Era orrore del misfatto commesso? 249 XXX | orrore del misfatto commesso? Era timore delle conseguenze 250 XXX | penali che lo aspettavano? Era una prostrazione d’animo 251 XXX | sopra coscenza.~L’ucciso era un giovane di belle sembianze, 252 XXX | portone innanzi al quale era caduto. Accorse il portiere, 253 XXX | catena d’oro al panciotto?~Era infatti così.~Gli frugarono 254 XXX | accasciamento nel quale era caduto subito dopo che fu 255 XXX | di semistupidità, in cui era da tanti giorni immerso: 256 XXX | indovinare, riprese:~— Don Enrico era il suo amante?~— Il suo 257 XXXI | seduzione.~ ~Virginia Perelli era una bellissima ragazza di 258 XXXI | rione, perché quanto bella era virtuosa ed onesta.~Orfana 259 XXXI | Francesco a Ripa e, abile com’era, guadagnava discretamente. 260 XXXI | discretamente. La sorella era una bravissima restauratrice 261 XXXI | agiatezza; la camera di Virginia era civettuola, quella di Francesco 262 XXXI | confessione della quale non v’era d’uopo, perché il giovane 263 XXXII | giovani continuò: Enrico era ardito, intraprendente e 264 XXXII | riparare. Ma il suo spirito era troppo conturbato e cadeva 265 XXXII | queste parole, Virginia era diventata una fiera. Con 266 XXXII | situazione. Per lei non c’era più salvezza possibile e 267 XXXII | salvezza possibile e non c’era più amore. Ma restava la 268 XXXIII | trovò socchiusa. Entrò ed era buio, accese un lume e salì 269 XXXIII | annunziò che sua sorella era partita da Roma, per andare 270 XXXIII | svelta come prima. Non c’era da formalizzarsene. Sono 271 XXXIII | dicevan le donnicciuole, ormai era fatta. Non c’era che d’andare 272 XXXIII | ormai era fatta. Non c’era che d’andare in montagna.~ 273 XXXIII | avrebbe voluto sposarla ed era stato da lei rifiutato, 274 XXXIII | una sera coll’amante ed era certo di riconoscerlo sotto 275 XXXIII | Florida. Allora s’informò chi era e lo seppe.~All’indomani 276 XXXIII | ucciderlo. Ma Enrico si era recato alla villetta d’Albano 277 XXXIII | sua diletta Virginia, e s’era accertato che suo fratello 278 XXXIII | risaputo il suo ritorno, si era posto in agguato vicino 279 XXXIII | cuore che lo estinse!~Enrico era caduto al suolo fino dal 280 XXXIII | primo colpo e Francesco si era rovesciato sopra di lui.~ 281 XXXIII | conseguenze del medesimo. Ma egli era quasi inconscio di sé. Quando 282 XXXIII | aveva pugnalato Enrico, era già scorsa una buona mezz’ 283 XXXIV | morte rispose che vi si era preparato fin dal momento 284 XXXIV | cancellata l’onta di cui s’era coperta. Sollecitazioni, 285 XXXIV | vendicati.~Pochi momenti dopo era lanciato nell’eternità.~ ~ ~ 286 XXXV | grassatore Carlo Castri, che era stato condannato — per quel 287 XXXV | sulla piazza del Popolo, ch’era gremita d’una folla impaziente 288 XXXV | Eccolo! Eccolo!~E siccome era già giunta la notizia delle 289 XXXV | per le minaccie.~Ma non era stata agevole l’impiccagione 290 XXXV | discendessero a liberarlo. Non era svenuto come tanti altri, 291 XXXV | ancora tutte le sue forze; ma era mestieri trascinarlo e portarlo 292 XXXV | calore naturale. La giornata era rigida; soffiava la tramontana 293 XXXV | parecchio tempo. Non mi era mai accaduto di vedere un 294 XXXVI | cacciatori.~ ~Carlo Castri era un vinaio che aveva una 295 XXXVI | sotto Ponte Molle. Quando era buon tempo, di primavera, 296 XXXVI | guardava bene dal recarvisi.~Era molto passionato per le 297 XXXVI | malcontente, perché Carlo era un bell’uomo, alto, con 298 XXXVI | incautamente nel suo negozio, era stata da lui trascinata 299 XXXVI | che incontrava, dei quali era certo d’aver facilmente 300 XXXVI | facilmente ragione. Ma s’era sempre condotto con tanta 301 XXXVI | correvano sul suo conto, non era mai caduto in fallo, né 302 XXXVI | gli avanzi nelle macchie. Era un metodo molto spiccio 303 XXXVI | starne e di beccaccie. Uno era anziano, colla barba intera 304 XXXVI | osterie di campagna, perché s’era impegnata fra loro una scommessa 305 XXXVII | porta e vide che il cielo era terso e biancheggiante per 306 XXXVII | dietro una siepe, alla quale era giunto prima di loro, per 307 XXXVII | non perder nulla di quanto era di loro proprietà.~Nella 308 XXXVII | strano, minaccioso. Egli era invaso da un panico che 309 XXXVIII | briganti della Faiola.~N’era capo Vincenzo Bellini; i 310 XXXVIII | piazza del Popolo, questa era gremita da migliaia e migliaia 311 XXXVIII | fosse guarnita di gente. Era una stupenda giornata primaverile; 312 XXXVIII | prima d’essere giustiziato. Era un bell’uomo dalle forme 313 XXXVIII | Poco dopo si seppe che era morta per lo scoppio di 314 XXXIX | della Faiola.~ ~Come mai era avvenuto l’arresto di quella 315 XXXIX | quella dei cittadini, si era deciso ad intraprendere 316 XXXIX | fucile, per sentire se c’era del vuoto sotto.~ ~ ~ 317 XL | inoltrata.~La bocca della grotta era chiusa e dissimulata da 318 XL | passi.~Il capobrigante s’era subito accorto del passaggio 319 XL | dei soldati e non se ne era dato il menomo pensiero 320 XL | facesse la povera madre non c’era modo di farlo tacere. Piangeva, 321 XLI | passato per le mie mani.~Era un giovane contadino di 322 XLI | per quanto villereccia, era pulita e fornita di tutto 323 XLI | ricca coperta di broccato.~Era l’ara dove celebrava i suoi 324 XLI | procurava.~Gioacchino De Simoni era aitante di persona e di 325 XLI | pochi mesi di matrimonio era stanca ed annoiata della 326 XLI | intima; esordita come svago, era diventata una passione che 327 XLI | sbrigato, perché il reo era confesso e diede tutti i 328 XLI | rimproverarsi; che il suo delitto era un castigo ispiratogli da 329 XLI | il supplizio, al quale s’era da lungo preparato, colla 330 XLII | tutti i paesi circonvicini, era accorsa una folla immensa, 331 XLII | defraudati.~Saverio Gattofoni era un bel giovane di ventott’ 332 XLII | una vera venerazione, e n’era da lui contracambiata, se 333 XLII | soggezione benché sapesse che non era certo nata in un letto sormontato 334 XLII | sì. Sei ammogliato. Me n’era scordata.~Così dicendo la 335 XLIII | trattenuta dal cordone s’era aperta fino ai piedi. Ella 336 XLIII | persona della signora, che si era rovesciata completamente 337 XLIII | Giacinta.~La povera donna era ancora lontana dallo spiegarsi 338 XLIV | assassinio.~ ~La sinistra idea era ormai penetrata nella testa 339 XLIV | ad una settimana Saverio era in preda al delirio erotico. 340 XLIV | aveva fatto fra le coltri, era rimasta tutta scoperta e 341 XLIV | coltello affilatissimo che s’era procurato per perpetrare 342 XLIV | del cadavere irrigidito era steso verso di lui ed egli 343 XLV | verso le carceri.~In città s’era intanto diffusa la notizia 344 XLV | trovata la porta aperta era entrata!~Non appena lo videro 345 XLV | minacciosa. Dagli insulti orali era passata alla persona, gli 346 XLV | quale colava copioso sangue.~Era orribile a vedersi, cogli 347 XLV | voluto così.~— La contessa era la vostra padrona?~— La 348 XLV | sposare un domestico?~— Non era di nascita nobile. Aveva 349 XLV | Aveva sposato un conte, ma era rimasta qual’era.~— Dunque 350 XLV | conte, ma era rimasta qual’era.~— Dunque voi asserite che 351 XLV | non gli piacevo più, ch’era annoiata.~— E voi ve ne 352 XLV | lungo viaggio marittimo.~Era fiera, rosea, sorridente. 353 XLVI | in Vincoli.~La faccenda era andata come mi faccio a 354 XLVI | narrare.~Agostino Del Vescovo era un giovinotto dedito ad 355 XLVI | maniaco per le donne, s’era sciupato i quattrini che 356 XLVI | parrocchia. Fra i celebranti c’era un buon prete che viveva 357 XLVI | dell’elemosina per vivere. Era entrato al servizio di don 358 XLVI | A breve andare Agostino era diventato il maestro di 359 XLVI | castelli; don Asdrubale non era insensibile alle grazie 360 XLVI | da emendare.~— Peccato. Era tanto carina.~— Se don Asdrubale 361 XLVII | Roma e il bravo domestico era continuamente assediato 362 XLVII | divideva le propine.~Talvolta era don Asdrubale che gli affidava 363 XLIX | sua fermata.~La giornata era stata calda ed afosa, ma 364 XLIX | afosa, ma al dopo pranzo s’era levata una fresca brezza 365 L | agenti di polizia.~Agostino s’era buttato su di una poltrona, 366 L | trattava di una burla; che era ritornato da lei dopo la 367 L | aveva preso il largo, s’era recato ad Ancona, dove contava 368 LI | pochi passi da Gubbio v’era un’amena villetta, abitata 369 LI | Faustina, mentre suo marito era fuori, dovendo recarsi a 370 LI | inseguire l’assassino che si era gettato attraverso i campi 371 LI | avrebbero fatto a pezzi, se non era Gaetano a trattenerli.~Lo 372 LI | Evelina. Il povero Paolo era già morto. Il fratello e 373 LI | si trovava la villa, ove era stato commesso l’orribile 374 LI | la testa sotto la mannaia era completamente incanutito, 375 LI | segno del terrore dal quale era stato invaso.~Parmi d’aver 376 LII | pieno petto il disgraziato era caduto estinto.~Il Gigli 377 LII | caduto estinto.~Il Gigli era andato tosto a consegnarsi, 378 LII | sulla piazza del Popolo.~Era costui figlio di un agiato 379 LII | boscaiolo. La moglie gli era morta da parecchio tempo, 380 LII | Tale.~Antonio Emili non era uomo di molte parole. Visto 381 LII | Siete impazzito?~Antonio non era uomo di sopportare una ingiuria 382 LII | sanguigno, l’Antonio Emili era di carattere estremamente 383 LII | accetta, che il vecchio s’era deposto accanto, e gli menò 384 LIII | Raffaele, per converso, era di un temperamento che lo 385 LIII | la foia lo investiva, non era più un uomo, ma una belva, 386 LIII | una suora infermiera. Le era sempre accanto, giorno e 387 LIII | stesso.~La povera malata ne era rapita; dimenticava tutto 388 LIV | LIV.~L’avvelenamento.~ ~Era appoggiato al tavolo dietro 389 LIV | affievolita, in fondo alla quale c’era una sottilissima punta d’ 390 LIV | lavato. Aveva ella udito? O era realmente un presagio dell’ 391 LIV | l’ossa. Ma pur pensò che era un effetto della paura, 392 LIV | piccolo piego sul quale era scritto a matita: «Al mio 393 LIV | inviandogli il piego.~Raffaele era ancora al letto della morta, 394 LIV | dicendogli:~— Siete in arresto.~Era il bargello.~All’indomani 395 LIV | corrispondente a quello di cui c’era un saggio nella cartolina 396 LIV | sposare una ganza che s’era fatta, della quale era pazzamente 397 LIV | s’era fatta, della quale era pazzamente innamorato, perché, 398 LIV | fierissimo sdegno.~Ce n’era più di un migliaio ne’ dintorni 399 LIV | popolo.~La vendetta umana era così soddisfatta.~ ~ ~ 400 LV | ghigliottina, in Perugia.~Era costui un giovane aitante 401 LV | lotte amorose, nelle quali era validissimo campione e a 402 LV | permanentemente esposta ch’era il suo naso.~La signora 403 LV | forse più a tempo.~Quest’era la solita conclusione dei 404 LV | Il suo maestro di piano era un giovane di cinque lustri 405 LV | onda di voluttà perenne.~Era stato presentato in casa 406 LVI | La signora Facenni non era molto portata per la musica. 407 LVI | la sfiorò colle labbra.~Era il secondo bacio e fu l’ 408 LVI | allieva ripresero le prove.~Era tempo.~La signora Facenni 409 LVII | eminentemente pratici.~Elsa era leggiadra, passionata, cara, 410 LVII | fanciulla. Mille volte gli si era gettata nelle braccia e 411 LVIII | stato truffato da lui. Se c’era un frutto proibito da godere 412 LVIII | più ragionevole di quanto era a sperarsi.~Elsa trovò modo 413 LVIII | servizio, della quale si era procurata la chiave. Corrado 414 LIX | nido — Dubbiezze.~ ~Elsa si era ritirata nella sua camera 415 LIX | battista trasparente, s’era seduta allo scrittoio e 416 LIX | lettera, e giunta a mezzo se l’era ripetutamente fatta a brani.~ 417 LX | riflessa la propria immagine.~Era veramente leggiadra e affascinante 418 LX | averla da mia madre.~Elsa s’era tolto l’anello dal dito 419 LX | terrore.~Il Binzaglia non era più un uomo, ma una belva 420 LX | non tacendo che la bisogna era stata condotta da Giovanni 421 LX | fuga col maestro. Disse che era entrato nella camera d’Elsa 422 LX | aveva tolta la ragione e che era stato costretto ad ucciderla 423 LXI | incaricato dell’operazione. Era un popolano d’animo deliberato 424 LXI | l’attendeva. Spontini non era morto.~Chiama aiuto; accorrono 425 LXI | Peretti a chiedere se c’era qualche medico, per aiutare 426 LXI | malcapitato e giudicare se era trasportabile. Esce fuori 427 LXI | mio dovere senza esitanza.~Era uno spettacolo imponente. 428 LXI | imponente. Piazza del Popolo era gremita di gente, come non 429 LXII | riputazione d’onesta donna s’era solidamente stabilita. Ingravidata 430 LXII | da un capogiro: mai gli era apparsa tanto bella la sua 431 LXII | possederla. Ma questo gli era impossibile, perché era 432 LXII | era impossibile, perché era stabilito per patti, che 433 LXII | Dopo tutto non ha torto. Era il più bel pezzo di carne 434 LXII | ora e il momento in cui si era lasciato vincere dalla gola 435 LXII | catena ch’egli stesso si era fabbricata, accordando il 436 LXII | mezzo alla via.~Il Macchia era diventato livido: il suo 437 LXIII | mangiatoia e attese.~La scuderia era illuminata da una lampada 438 LXIII | appiattato il macellaro era immerso nell’oscurità più 439 LXIII | cocchiere, ma questi si era buttato giù dalla finestra, 440 LXIII | l’esempio del cocchiere era saltato dalla finestra nella 441 LXIV | aveva posti gli sguardi era una pretesa al disopra dei 442 LXIV | mai nulla di nulla, e si era procurata una folla di cugini, 443 LXIV | grosso curato. La tavola era fornita d’ogni ben di Dio. 444 LXIV | Ma Domenico Valeri non era un grullo. Da quella cena 445 LXV | casa di Domenico Valeri era sempre fornita d’ogni ben 446 LXV | suoi ornamenti. Il prete era ricco e generoso, la donna 447 LXV | Ma il bravo prete se ne era andato perché alla mattina 448 LXV | prezioso metallo.~Domenico era diventato più pallido del 449 LXV | che per il momento non c’era a far nulla, propose di 450 LXV | Michelina consentì.~Il letto era come di consueto, quando 451 LXV | La testa di Domenico s’era mutata in un vulcano, gli 452 LXVI | ora dopo, mentre Tolentino era ancora immersa nel sonno 453 LXVI | precisione. La Michelina era ben nota per la sua vita 454 LXVI | mostrarsi ignaro di ciò che era avvenuto e mettere intanto 455 LXVI | che lo fece rabbrividire. Era il bargello, al quale s’ 456 LXVI | misfatto senza testimoni ed era stato invece veduto da un 457 LXVI | giovane contadino, il quale s’era affrettato a portar l’avviso 458 LXVII | fierissima setta politica che si era proposta di rovesciare tutti 459 LXVII | scoppiare.~Il governo pontificio era informato in parte delle 460 LXVII | veri o supposti, come s’era già veduto in Roma, nel 461 LXVII | fuori.~Intanto il domestico era balzato in terra da cassetta 462 LXVII | banditi le pistole di cui era munito, disgraziatamente 463 LXVII | sotto buona scorta, perché era corsa voce che i carbonari 464 LXVIII | eccentrica.~ ~Geltrude Pellegrini era la perla di Monteguidone, 465 LXVIII | che la leggiadra fanciulla era un po’ romanzesca: le avevano 466 LXVIII | sbrigate le sue faccenduole, era la lettura. L’inverno, di 467 LXVIII | sera, mentre la famiglia era adunata nel tinello e gli 468 LXVIII | dovevano persuadersi che non era vero, e il loro stupore 469 LXIX | le sue indicazioni. Egli era invece sempre , fermo 470 LXIX | negli occhi del cacciatore. Era più che una risposta, era 471 LXIX | Era più che una risposta, era più che una confessione. 472 LXIX | più che una confessione. Era un assenso.~ ~ ~ 473 LXX | alta del bosco e la strada, era mestieri attraversare quel 474 LXX | attraversare quel torrente; e non c’era tempo da perdere, perché 475 LXX | nel torrente. Ma il fondo era sdrucciolevole; l’acqua 476 LXX | soave di Geltrude che si era confuso col suo, il contatto 477 LXXI | frequenti e più lunghe.~Ella s’era data pienamente in balìa 478 LXXI | pur sempre bella. Lo sposo era raggiante di felicità. E 479 LXXI | tranquilla e serena. Toto era innamorato di sua moglie, 480 LXXI | solo dispiacere provava, ed era quella di non aver figli. 481 LXXI | ci riuscite.~Tanta e tale era la fiducia che riponeva 482 LXXI | primo ed unico amore? Si era completamente atrofizzato 483 LXXI | atrofizzato il suo cuore? Si era spento quell’ardore del 484 LXXII | lascia dei figliuoli?~— No. Era il primo, dopo parecchi 485 LXXII | dal giovinotto biondo, che era stato designato per il vedovo 486 LXXIII | Quando si svegliò la vittoria era rimasta in pugno ad Amore.~ 487 LXXIII | in pugno ad Amore.~Toto era uscito, senza destarla, 488 LXXIII | dissero?~Una sola cosa. Enrico era libero di sposarla. Geltrude 489 LXXIII | di sposarla. Geltrude non era più tale. Apparteneva ad 490 LXXIV | ritirarsi dagli affari. Era abbastanza ricco per poterlo 491 LXXIV | suoi amplessi.~Geltrude era in preda ad una straordinaria 492 LXXIV | effervescenza della passione era calmata, questi le destava 493 LXXIV | ripugnanza invincibile. Ma era abbastanza destra, e già 494 LXXIV | estenuato dalla lotta amorosa s’era assopito, Geltrude scese 495 LXXIV | assicurata che il marito era immerso in un sonno duro 496 LXXIV | dal letto seminuda come era e afferrato il pugnale, 497 LXXIV | colpito. Dopo brevi momenti era morto e irrigidito nel letto. 498 LXXV | strane ed arrischiate; ma era ben lontano dal credere 499 LXXV | momento in momento. Egli non era per nulla disposto a mettersi 500 LXXV | incontrando Geltrude, gli era parso possibile tutto. Ma


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