Silvio Pellico
Dei doveri degli uomini

CAPO SESTO.   Filantropia o carità.

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CAPO SESTO.

 

Filantropia o carità.

 

Unicamente mediante la religione l'uòmo sènte il dovere d'una schiètta filantropia, d'una schiètta carità.

La parola carità è stupènda voce, ma anche quella di filantropia, sebbène molti sofisti n'abbiano abusato, è santa. L'Apòstolo se ne servì per significare amore dell'umanità, ed anzi l'applicò a quell'amore dell'umanità ch'è in Dio medesimo. Leggesi nell'Epistola a Tito, c. II. ̡̬Ότε Hote he chrestotes kai he philanthropia epephane tou soteros hemon Theou

(quando apparve la benignità e la filantropia del salvator nòstro Iddio....).

L'Onnipotènte ama gli uòmini e vuòle che ciascuno di noi gli ami. Non c'è dato, come già notammo, èsser buòni, èsser contènti di noi, stimarci, se non a condizione d'imitare Lui in questo generoso amore: desiderare virtù e felicità al nòstro pròssimo, beneficarlo ove possiamo.

Quest'amore comprènde quasi ogni umano prègio ed è fino parte essenzialissima dell'amore che dobbiamo a Dio, siccome da parecchi sublimi passi de' Libri Sacri e notabilmente da questo:

«Il re dirà a coloro che saranno a sua dèstra: Venite, o benedetti dal Padre mio, possedete il regno a voi preparato sin dalla costruzione del mondo. Ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui stranièro, e m'accoglieste; nudo, e mi copriste; infermo, e mi visitaste; carcerato, e veniste a me. Allora gli risponderanno i giusti dicèndo: Signore, e quando ti vedemmo noi famèlico, e ti pascemmo? sitibondo, e ti demmo da bere? quando vedemmoti stranièro, e t'accogliemmo? e nudo e ti coprimmo? e quando vedemmoti infermo od in carcere, e venimmo a te? E rispondendo il re, dirà loro: Sì, vi dico: ogni vòlta che ciò faceste ad uno di questi mièi fratèlli, per quanto picciolo fosse, a me il faceste (Matt. c XXV).»

Formiamoci dell'uòmo un tipo elevato nella mente e procacciamo d'assomigliarci a lui. Ma che dico? il tipo ci è dato dalla nòstra religione; e oh di qual eccellènza! Colui ch'ella ci offre da imitare è l'uòmo fòrte e mansuèto in sommo grado. - il nemico irreconciliabile dell'oppressione e dell'ipocrisia, - il filantropo che tutto perdona, fuòrchè la malvagità impenitènte, - quegli che può vendicarsi e non vuole, - quegli che s'affratèlla a' pòveri e non imprèca a' fortunati della tèrra, purchè si rammentino èssere fratèlli de' pòveri, - quegli che non valuta gli uomini dal loro grado di sapere o di prosperità, ma dagli affètti del cuòre o dalle azioni. Egli è l'unico filosofo, in cui non si scèrne la più piccola macchia; egli è la manifestazione pièna di Dio in un ènte della nòstra specie; egli è l'Uòmo-Dio.

Chi ha nella mentedegno mòdello con quanta riverènza non guarderà l'umanità? l'amore è sèmpre proporzionato alla stima. Per amar molto l'umanità, bisogna molto stimarla.

Chi per lo contrario ha dell'uòmo un tipo meschino, ignòbile, incèrto; chi si compiace di considerare il genere umano qual gregge di astute e di sciòcche fière, nate a null'altro che cibarsi, procreare, agitarsi e tornar polvere; chi non vuòl vedere nulla di grande nell'incivilimento, nelle sciènze, nelle arti, nella ricerca della giustizia, nella incontentabile nostra tendènza al bèllo, al buòno, al divino, ah! qual ragione avrà costui di rispettare sinceramente il suo simile, d'amarlo, di spingerlo seco all'acquisto della virtù, d'immolarsi per giovargli?

Ad amare l'umanità, è d'uòpo saper mirare, senza scandalezzarsi, le sue debolezze, i suòi vizi.

Laddove la veggiamo ignorante, pensiamo quale alta facoltà dell'uòmo pur sia il potere uscire di tanta ignoranza, facèndo uso dell'intellètto. Pensiamo quale alta facoltà dell'uòmo pur sia il potere, anche in mezzo a molta ignoranza, praticare sublimi virtù sociali, il coraggio, la compassione, la gratitudine, la giustizia.

Quegl'individui che mai non procèdono ad illuminarsi mai si danno a praticare la virtù sono individui, e non l'umanità. Se e quanto saranno scusabili, è nòto a Dio. Ci basti che non sarà dimandato conto ad alcuno, se non della somma che avrà ricevuto.

 

 

 


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